
(AGENPARL) – gio 08 febbraio 2024 Cestari (ItalAfrica), indicatori economici e progetti rafforzano la nostra
strategia di cooperazione in Africa
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), l’Africa sarà la seconda
regione economica a più rapida crescita al mondo nel 2024, con una crescita
prevista del 4%, seconda solo all’Asia. Alcune regioni africane sono attese
a ottenere risultati migliori. Il governo tanzaniano prevede un
significativo aumento delle Partnership Pubblico-Private, con un
investimento stimato di 9 miliardi di dollari entro il 2025. Questa
ambiziosa prospettiva deriva da una combinazione di progetti
infrastrutturali promettenti e recenti riforme che hanno rafforzato la
fiducia degli investitori. Programmi e progetti che il Ministro degli
Esteri e della Cooperazione dell’Africa Orientale della Tanzania, January
Makamba, ha discuso nell’incontro bilaterale con la Camera ItalAfrica e in
particolare il presidente ing. Alfredo Carmine Cestari in occasione della
recente Conferenza Italia-Africa. “Ad una settimana dal nostro incontro alla
Camera dei Deputati dedicato *al Piano Mattei e alle nostre proposte di
investimenti Italiani in Africa nel settore Pubblico e Privato* – commenta
l’ing. Cestari – gli ultimi indicatori economici come i progetti che
vengono dalla Tanzania rafforzano la strategia che abbiamo condiviso con
esponenti di governo e diplomatici di Paesi dell’Africa centrale. In
particolare condividiamo le priorità a cui sta lavorando la premier Giorgia
Meloni che ambisce a trasformare l’Italia in un ponte strategico tra
l’Africa e l’Europa, sfruttando la crescente domanda di energia del
continente europeo e proponendo investimenti in Africa con l’obiettivo di
contenere i flussi migratori. Meloni intende far diventare l’Italia una
porta d’accesso energetica. L’attenzione sarà anche sulle materie prime.
L’accesso a minerali strategici e critici dall’Africa, e la protezione
delle relative catene di approvvigionamento, continuerà ad essere al centro
dell’attenzione delle potenze straniere. L’Africa è ricca di minerali
strategici, tra cui terre rare come litio, grafite, bauxite, manganese e
cobalto, tutti essenziali per le moderne tecnologie. Sul fronte energetico
– sottolinea Cestari – il petrolio del futuro sono i crediti di carbonio e
il raggiungimento della riduzione di CO2 passa dal coinvolgimento dei Paesi
in via di sviluppo che sono dei grandi contenitori per questi progetti.
ItalAfrica – impegnata nel progetto “Sinergie per lo sviluppo” diretto al
continente africano con il duplice obiettivo di fare fronte alla crisi
migratoria e di offrire nuove opportunità di investimento alle imprese
italiane ed europee ancora reduci dalla crisi con il supporto delle
istituzioni comunitarie e nazionali – in proposito sta realizzando progetti
e investimenti volti alla riduzione delle emissioni di CO2 in paesi come la
Repubblica Democratica del Congo. Inoltre sarà seguito il progetto
biocarburanti in Kenya”.