
(AGENPARL) – mer 31 gennaio 2024 COMUNICATO STAMPA
ENERGIA: ok Senato a Decreto sicurezza energetica
AERO: “Bene centralità porti per eolico offshore. Subito un piano finanziario”
“Con il voto di fiducia del Senato al Decreto sicurezza energetica si conclude positivamente l’iter di un provvedimento molto atteso dalle imprese dell’eolico offshore. Va, infatti, sottolineato l’impegno di Governo e Parlamento, nel definire il percorso per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per i tanti progetti di eolico offshore, con lo specifico articolo dedicato ai porti e alla logistica a supporto delle rinnovabili a mare”, commenta con soddisfazione Fulvio Mamone Capria, presidente dell’Associazione delle energie rinnovabili offshore.
“Sarà importante adesso individuare le risorse necessarie per dotare l’Italia di porti che possano adeguare la loro capacità cantieristica per la costruzione e l’assemblaggio delle fondazioni galleggianti e degli aerogeneratori avviando, così, la prevista selezione delle più idonee aree portuali. Uno scenario che può riscattare aree di crisi industriale, fornendo un piano straordinario di assunzioni, e che avrà come obiettivo finale la produzione di decine di GW di potenza rinnovabile. Un potenziale che potrà trasformarsi anche in idrogeno verde raccogliendo le sfide più ambiziose e innovative a livello europeo”, prosegue il presidente.
“Ringraziamo anche tutti i parlamentari che hanno consentito, emendando il testo del disegno di legge, l’eliminazione di una prevista tassa di 10 euro a kW per i primi 3 anni di esercizio a carico dei progetti rinnovabili che sarebbero stati autorizzati nel triennio 2024-26. Un appesantimento economico insostenibile per chi sta investendo, come nell’eolico offshore, ingenti risorse in studi, ricerche, valutazioni di impatto ambientale e scoping. Al contrario, proprio per l’eolico offshore, servirà lavorare sul FER2 e sull’adeguamento degli incentivi alle dinamiche inflattive, in coerenza con quanto fatto per le altre fonti rinnovabili classiche, per scongiurare che tale incertezza che preoccupa gli investitori, possa rallentare e bloccare gli investimenti”, conclude Mamone Capria.
Roma, 31 gennaio 2024