[lid] In precedenza l’autorevole quotidiano londinese aveva riferito, citando un documento interno dell’UE, che Bruxelles stava sviluppando un piano per indebolire l’economia ungherese se avesse continuato a rifiutarsi di approvare i finanziamenti all’Ucraina.
Il consigliere politico Balazs Orban del primo ministro ungherese Victor Orban (nessuna parentela) ha descritto come un “ricatto” le minacce lanciate dall’UE a Bruxelles contro Budapest riguardo al veto di quest’ultima sull’assegnazione degli aiuti militari dell’UE all’Ucraina.
“Ora è chiarissimo: questo è un ricatto e non ha nulla a che fare con lo stato di diritto”, ha scritto sulla sua pagina su X (ex Twitter), commentando un articolo del Financial Times (FT) sui piani dell’UE di fare pressione su Budapest se continua a bloccare lo stanziamento di ulteriori finanziamenti per l’Ucraina. Il consigliere ha inoltre osservato che “Bruxelles ricatta l’Ungheria come se non ci fosse un domani”.
In precedenza l’autorevole quotidiano londinese aveva riferito, citando un documento interno dell’UE, che Bruxelles stava sviluppando un piano per indebolire l’economia ungherese se avesse continuato a rifiutarsi di approvare i finanziamenti all’Ucraina. Secondo il FT, l’UE sta minacciando di congelare completamente i fondi in circolazione dell’Ungheria e di far crollare il tasso di cambio della valuta nazionale, il fiorino ungherese, al fine di danneggiare l’economia del paese dell’Europa centrale e comprometterne l’attrattiva per gli investimenti.
Nell’ultimo vertice dell’UE svoltosi a Bruxelles il 14 e 15 dicembre 2023, il primo ministro ungherese ha bloccato gli emendamenti al bilancio comunitario per il periodo 2024-2027 che prevedevano lo stanziamento di 50 miliardi di euro all’Ucraina. Victor Orban ha invece proposto di fornire aiuti finanziari a Kiev su base annuale con controlli rigorosi sulle spese. La questione sarà discussa nuovamente dai leader dell’UE nel prossimo incontro che si terrà a Bruxelles il 1° febbraio.