
(AGENPARL) – lun 29 gennaio 2024 C O M U N I CAT O S TAM PA
Premio di Anglistica Sergio Perosa
La cerimonia il 16 marzo a Casa dei Carraresi
Sabato 16 marzo si terrà la cerimonia di premiazione della prima
edizione del “Premio di Anglistica Sergio Perosa”, dedicato
all’illustre anglista e professore Emerito dell’Università Ca’ Foscari
di Venezia.
Il premio biennale di euro 5000 è rivolto a opere di autori/autrici italiani, pubblicate in
italiano o in inglese. Le opere concorrenti possono essere traduzioni in italiano con
introduzione e note, edizioni critiche ovvero studi critici su autori/autrici in lingua
inglese (Regno Unito, Stati Uniti, Irlanda e paesi post-coloniali anglofoni) o su aspetti
fondamentali della cultura letteraria dei suddetti paesi. Esse avranno come intento
principale l’analisi e l’illustrazione dei valori letterari, poetici, teatrali, degli
autori/autrici o degli aspetti culturali presi in esame.
Hanno concorso a questa prima edizione 17 opere di autori italiani e una di autore
americano, che la giuria, formata da Luigi Garofalo (Presidente Fondazione
Cassamarca), Pierluigi Panza (scrittore, giornalista e critico d’arte) e dal professor
Sergio Perosa, hanno attentamente valutato notando il notevole livello scientifico, il
forte impegno, la cura e il valore dei testi presentati.
La Giuria ha unanimemente decretato vincitore del Premio Enrico Terrinoni
(Roma) con l’opera critica Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma (Feltrinelli
2022). Si tratta di un’opera originale per impostazione e sviluppo da parte del massimo
esperto vivente di Joyce, da lui tradotto e studiato in una cospicua serie di opere.
Questa ricostruisce i sette mesi e sette giorni trascorsi da Joyce a Roma nel 1906-7,
prima del suo “esilio” a Trieste: un periodo di incertezza, angoscia e “terrore”, nel
quale germogliano per associazione nella sua mente e nel suo inconscio, le paure e le
fobie, le prime intuizioni e i primi elementi che costituiranno gradualmente Ulysses e si
intrecceranno poi nelle altre sue opere. La ricostruzione è altrettanto fantasiosa e
intuitiva, intreccia una capillare conoscenza biografica e dei testi minutamente
posseduti, come per “scarti quantistici”, in “maniera probabilistica”, ma tale da mettere
in luce le sotterranee, misteriose, sottilissime vie del genio. Il libro si raccomanda
anche per la leggerezza ed eleganza di scrittura.
La Giuria ha quindi deliberato all’unanimità due Segnalazioni.
La prima è Martina Zamparo (Pordenone) con Alchemy, Paracelsianism, and
Shakespeare’s The Winter’s Tale (Palgrave Macmillan COMPLETA). Il libro
nasce da una tesi di dottorato e post dottorato e da soggiorni di specializzazione
dell’autrice in centri di ricerca inglesi, in particolare il Warburg Institute, che per
primo sviluppò studi storico-artistici e di anglistica sulla tradizione ermetica, alchemica
e sapienziale dell’Europa del XVI e XVII secolo. Si veda il pionieristico saggio di
Frances Yates The Rosicrucian Enlightenment del 1972. Martina Zamparo riparte da
queste ricerche ed esplora questi temi in una delle ultime opere di Shakespeare, The
Winter’s Tale, rivelando che è intrisa di simboli provenienti da fonti alchemiche,
paracelsiane ed ermetiche quali quelli del passaggio dalla Nigredo all’Albedo, delle
Nozze chimiche e del mito di Ermete Trismegisto, dapprima conosciuto in Europa per le
traduzioni di Marsilio Ficino. I principali simboli dell’alchimia sono presenti nell’opera
di Shakespeare: i serpenti intrecciati al caduceo, il Filius philosophorum e il Rex
chymicus. Il libro è anche uno spaccato sulla cultura filosofica e medica nella corte
elisabettiana, anche in rapporto con motivi provenienti dall’Italia, dove è ambientato il
deamma di Shakespeare.
La seconda segnalazione è Rosella Mamoli Zorzi e Simone Francescato (a cura
di), The Aspern Papers and Other Tales, 1884-1888, 27° volume della
Cambridge Edition of the Complete Fiction of Henry James, 2022, CXXI-775 pp.
L’impegnativa curatela è stata affidata a due studiosi italiani esperti e studiosi di H.
James, che si son dimostrati all’altezza se non superiori agli editors inglesi e americani
degli altri volumi. È accurata e scrupolosa edizione di nove fondamentali racconti
jamesiani (fra cui Il carteggio Aspern), con una lunga e articolata introduzione (pp. IX-
CXXI), un glossario di termini, note specifiche (pp. 479-578), la trascrizione delle
notevoli varianti dei singoli racconti (anche quattro redazioni ed edizioni diverse per
racconto, pp. 579-652), Appendici dai Taccuini e dalle Prefazioni jamesiani relativi ai
nove racconti (pp. 755-775). Ne risulta una massiccia edizione esauriente sotto ogni
aspetto, un esempio di grande serietà e notevole impegno, che ha richiesto padronanza
del complesso materiale e anni di lavoro ai due curatori.
Ricordiamo che il prof. Perosa ha donato alla Fondazione Cassamarca la sua Biblioteca
che consta di circa 20.000 volumi di letteratura inglese, anglo-americana e dei paesi di
lingua inglese sia primaria (testi) che secondaria (critica), con piccole sezioni di
letteratura tedesca, spagnola, francese e russa, ampie parti di narrativa e di critica
letteraria italiana, nonché numerosi cataloghi d’arte. Essa trova collocazione a piano
terra a Ca’ Spineda, vicino alla biblioteca donata dal Prof. Manlio Pastore Stocchi.
Sergio Perosa (1939), professore emerito all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove
ha insegnato Letteratura inglese e anglo-americana dal 1958 e dov’è stato anche
preside di Facoltà (con frequenti insegnamenti alla New York University). Dal 1969 al
2014 ha collaborato al «Corriere della Sera» con oltre 500 articoli. Già presidente
dell’Ateneo Veneto e dell’EAAS, ha diretto gli «Annali di Ca’ Foscari», la «Rivista di
Studi Anglo-Americani» e co-diretto il «Tutto Shakespeare», bilingue edito da Garzanti
(40 volumi). Membro di varie accademie, associazioni professionali e del PEN Italia, ha
pubblicato numerosi studi critici, edizioni e traduzioni di W. Shakespeare (dieci drammi
e un’introduzione ai Sonetti), Henry James (due monografie in inglese e la curatela di
due ‘Meridiani’ Mondadori), Johm Ruskin, Virginia Woolf, E. A. Poe, Herman Melville,
Emily Dickinson, antologie di riferimento per la narrativa inglese e americana e per il
teatro e la poesia americani. Si veda il suo “Veneto, Stati Uniti e le rotte del mondo.
Una Memoria” (2016, versione inglese 2020).
Per maggiori informazioni
Dott.ssa Antonella Stelitano – Fondazione Cassamarca, Piazza San Leonardo, Treviso
http://www.fondazionecassamarca
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