
(AGENPARL) – gio 25 gennaio 2024 L’Associazione “Vivere senza stomaco si può”, grazie al contributo di
Ceracarta, dona alla Chirurgia di Forlì una decina di misuratori della
glicemia per i pazienti sottoposti a chirurgia gastrica
L’Associazione “Vivere senza stomaco si può”, grazie al contributo di
Ceracarta, ha donato alla Chirurgia e Terapie Oncologiche di Forlì, diretta dal
prof. Giorgio Ercolani, una decina di misuratori della glicemia “Freestyle” per
i pazienti sottoposti a chirurgia gastrica per tumore allo stomaco.
“La comunità che rappresento – spiega Claudia Santangelo, presidente
dell’Associazione “Vivere senza stomaco si può” – ringrazia
sentitamente l’ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì e specificatamente i
dottori Paolo Morgagni e Massimo Framarini che, da sempre, hanno
riconosciuto e sostenuto il percorso di cura di chi vive senza stomaco per cause
oncologiche. Nel dettaglio, con l’aiuto di Ceracarta è stato possibile portare
avanti uno studio (con il contributo di altri attori) sulla variabilità glicemica. Un
problema, questo, non studiato sufficientemente e che impatta in modo
violento con la qualità di vita di molte persone gastroresecate….E quindi
GRAZIE!”
“L’Associazione – prosegue – con sede nazionale in Emilia Romagna, sostiene
pazienti e caregiver, cercando di rispondere ai problemi del post gastrectomia.
dove, pazienti e caregiver, si “prendono per mano” condividendo la propria
esperienza (https://viveresenzastomaco.org). Collaboriamo con diversi ospedali
e istituzioni, cercando di migliorare il percorso di cura di noi pazienti.”
“La sindrome da svuotamento gastrico nel gastroresecato, in inglese dumping
syndrome – spiega il dottor Massimo Framarini – colpisce il 25-50% dei
pazienti sottoposti a chirurgia gastrica, il 5-10% dei quali sviluppa sintomi
clinicamente rilevanti. Esistono due forme di dumping syndrome, una precoce
e una tardiva. La forma precoce si manifesta 10-30 minuti dopo i pasti e
comprende sintomi gastrointestinali e vasomotori (dolore addominale, nausea,
vomito, diarrea, cefalea, vasodilatazione e arrossamento della cute, astenia e
abbassamento della pressione sanguigna). Essa deriva principalmente dal
rapido afflusso di cibo nel piccolo intestino, che ne determina la rapida e
improvvisa distensione. La forma tardiva, invece, si manifesta 1-3 ore dopo il
pasto, con sintomi prevalentemente vasomotori (sudorazione, debolezza,
confusione). È legata all’alterazione dei livelli di zucchero nel sangue. Per la
mancanza dello stomaco lo zucchero viene assorbito troppo rapidamente
nell’intestino tenue e questa sintomatologia può essere di solito aggravata
dall’assunzione di cibi dolci o bevande zuccherate.Il controllo a distanza di
questi pazienti ha evidenziato, che esistono delle forme di ipoglicemie non
riconducibili alla sindrome da svuotamento nel gastro-resecato, che si
verificano indipendentemente dall’assunzione del cibo, come per esempio nelle
ore notturne o lontano dai pasti. La glicemia in questi pazienti scende anche a
valori molto bassi e questo può inficiare anche lo svolgimento delle normali
attività quotidiane. “
“Questi pazienti non sono dei veri diabetici – prosegue – e come tali non è
semplice valutare il loro stato glicemico con un semplice controllo del valore
dello zucchero nel sangue capillare. Necessitano di un monitoraggio continuo
per valutare l’andamento nelle ventiquattro ore e nei giorni della settimana
della glicemia tali da rilevare le anomalie con valori sotto soglia < di 50 mg/dl.
Questo tipo di monitoraggio può esser eseguito con un rilevatore continuo della
glicemia come il “Freestyle”.Questo strumento è costituito da un piccolo
sensore, che si applica sulla parte postero- superiore del braccio e che misura
continuamente, di giorno e di notte, la concentrazione di glucosio presente nel
fluido interstiziale del corpo e viene trasmesso ad un rilevatore, che registra i
dati che possono essere letti anche da uno smarthphone, con l’adeguata app, e
possono essere letti ed interpretati anche da remoto da uno specialista.”
“La nostra unità operativa – conclude il chirurgo – sta conducendo uno studio
su questa nuova alterazione fisiopatologica in collaborazione con l’associazione
dei pazienti “ Vivere senza stomaco si può”, proprio attraverso questo nuovo
strumento (Freestyle), che ci è stato donato. Questi pazienti, non essendo
diabetici, non hanno diritto alla fornitura gratuita da parte del SSN di questo
strumento. Attraverso la donazione dei dipendenti e della dirigenza
dell’azienda CERACARTA di Alessandro Bandini si sono potuti acquistare alcuni
degli apparecchi necessari per monitorare i pazienti inclusi nello studio.
Ringraziamo tutti per la generosità e la disponibilità dimostrati.”