
(AGENPARL) – gio 11 gennaio 2024 Cupparo: bene provvedimento su bolletta acqua ma la “partita” non finisce
“L’importante provvedimento della Giunta Regionale che consente di
abbattere la tariffa del Servizio idrico integrato a favore dei cittadini
lucani con reddito Isee pari o inferiore a trentamila euro annui, ai quali
sarà azzerata la bolletta del consumo idrico, comunque, non mette fine alla
questione più complessiva della gestione delle risorse idriche lucane. A
sostenerlo Francesco Cupparo, già assessore regionale, per il quale c’è
ancora molto da fare, anche in prospettiva dell’entrata in funzione di
Acque del Sud, soprattutto a favore delle comunità dei territori
macrofornitori di acqua come il Senisese e la Val d’Agri e nei confronti di
alcuni Comuni. Per chi come me nella sua esperienza di assessore ha sempre
messo questi problemi tra le priorità della propria agenda di lavoro –
aggiunge – il recupero, avvenuto di recente, degli 8 mln di euro, sul
totale dei 35, “sfuggiti” al bilancio regionale e finalmente tornati
disponibili per il Senisese, è ancora un motivo di soddisfazione. Ma,
complessivamente, il mio impegno di coordinamento del programma Speciale
Senisese, in continuità e coerenza con l’attività svolta da sindaco di
Francavilla in Sinni e rappresentante dei sindaci dell’area, è stato
indirizzato a dare pratica attuazione, in tutti i suoi aspetti, all’Accordo
di Programma per la gestione condivisa delle risorse idriche sottoscritto
nel lontano 2016 dalla Regione Basilicata, dalla Regione Puglia e dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri nello specifico per la gestione del
fondo del cosiddetto riequilibrio ambientale. Un primo risultato “storico”
è stato raggiunto della legge regionale 10/2020, a cui ho lavorato da
assessore, che ha riconosciuto il 20% delle risorse incassate dalla Regione
a favore delle popolazioni che accumulano acqua e che viene rivenduta
all’ingrosso alla Puglia, Campania, Calabria, ecc. Intanto – dice Cupparo –
auspico che entro la fine della legislatura regionale quanto maturato della
riserva 20% sia effettivamente versata per il raggiungimento degli
obiettivi riconosciuti e condivisi. Troppo tempo è stato sprecato
sull’utilizzo e l’impiego di risorse finanziarie che derivano dalla risorsa
acqua che deve diventare uno dei principali fattori di sviluppo economico
locale e regionale. Sono passati circa 50 anni dal trasferimento delle
nostre risorse idriche alla Puglia ma i Governi Regionali che si sono
succeduti non sono mai stati in grado di dare quella risposta adeguata ad
esigenze e bisogni di sviluppo ed occupazione che le comunità
macrofornitrici d’acqua attendevano, destinando il fondo-tariffa acqua
all’ingrosso per soddisfare altre richieste e altri bisogni, pur legittimi,
senza produrre condizioni di sviluppo e occupazione concrete per compensare
popolazioni ed economia locale. E’ evidente –conclude Cupparo – che
spetterà alla nuova legislatura regionale superare ritardi e
sottovalutazioni e sciogliere i tanti nodi al pettine a partire dal
recupero dalla Regione Puglia, dai Consorzi e dalle aziende pugliesi delle
spettanze dovute per il costo dell’acqua all’ingrosso utilizzata negli anni
passati”.