
(AGENPARL) – mer 10 gennaio 2024 ILVA, M5S: CALENDA DURO DI COMPRENDONIO, INTERESSE MITTAL SU TARANTO NULLO
ILVA, M5S: CALENDA DURO DI COMPRENDONIO, INTERESSE MITTAL SU TARANTO NULLO
Roma, 10 gennaio 2023 – “E’ incredibile la narrazione di queste ore su una crisi gravissima come quella dell’ex Ilva a Taranto. In pratica Calenda, che fino a prova del contrario starebbe come noi all’opposizione, continua a fare sparate un tanto al chilo solo contro Conte e il M5s. Prima tirando fuori la corbelleria dello scudo penale, ripristinato da Meloni a febbraio di un anno fa, che da anni viene agitato come spaventapasseri per giustificare l’ingiustificabile. E oggi addirittura parlando del patto parasociale, che nulla ha a che vedere con il dato di fondo che il duro di comprendonio Calenda – e il Centrodestra tutto – continuano a non voler vedere: l’interesse di ArcelorMittal sul futuro di Taranto è sempre stato insistente. E’ necessario prenderne atto tutti, maggioranza e opposizione: il colosso si è infilato otto anni fa nel bando voluto proprio da Calenda solo per evitare che lo facesse la concorrenza. Un bando “fallato”, che non ha consentito successivamente allo Stato di tornare sui suoi passi quando si è capito che a Mittal di rilanciare l’acciaieria di Taranto non poteva fregare di meno. Nel frattempo, con Meloni al governo la situazione è precipitata, perché è stato interrotto quel cammino avviato nel 2020 che doveva prevedere diversificazione industriale per il polo siderurgico e una profonda riconversione socio-economica e culturale della città. L’errore di base, che ha accomunato Calenda a Urso, Fitto e compagnia, è stato quello di pensare che l’ex Ilva potesse rilanciarsi continuando a man bassa solo con il ciclo a carbone. Una visione assurda, perché oltre ai costi sanitari di un’acciaieria che uccide, è insostenibile anche dal punto di vista industriale, visto il crollo di produzione che si registra da anni. Urso domani dia risposte serie, e Calenda invece di fare il giudice-sceriffo a latere ascolti”. Così in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Industria del Senato e Attività Produttive della Camera Sabrina Licheri, Gisella Naturale, Luigi Nave, Emma Pavanelli, Chiara Appendino e Enrico Cappelletti.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle