
[lid] Il tanto vociferato imminente rimpasto del governo francese di Emmanuel Macron sembra essere arrivato, con le dimissioni del primo ministro Élisabeth Borne, in mezzo ai forti sondaggi a favore dei populisti di destra di Marine Le Pen.
Lunedì il primo ministro Élisabeth Borne ha offerto le sue dimissioni dal governo francese, apparentemente su richiesta di Macron, una mossa che fa seguito alle speculazioni della stampa su un rimpasto di governo e dopo mesi di polemiche sulla sua gestione delle riforme sull’immigrazione del presidente Macron e sul suo modo di calpestare il sistema democratico in altri ambiti. Borne aveva invocato l’articolo 49.3 della Costituzione francese nel marzo 2023, l’“opzione nucleare” che consente al governo di approvare leggi senza bisogno di un voto in Parlamento, consentendo di fatto a Macron di esercitare il potere esecutivo totale.
Diverse figure politiche in Francia hanno fatto riferimento all’uso dell’articolo 49.3 da parte di Borne nelle loro risposte alla sua partenza dal potere, indicando l’enorme impatto che l’atto ha avuto sulla politica francese. Come riportato dal quotidiano francese Le Figaro, i deputati della sinistra e della destra della politica francese hanno parlato di 49,3 in relazione alla partenza di Borne oggi, con la populista di sinistra Mathilde Panot che ha affermato di aver lasciato dietro di sé una “democrazia danneggiata”.
Borne ha utilizzato l’articolo 49.3 ben 23 volte in poco meno di due anni.
Sebbene Macron abbia vinto un secondo mandato nel 2022, ha lottato per migliorare la sua immagine pubblica dopo la crisi sulla migrazione e le riforme sull’età pensionistica che hanno portato proteste e rivolte diffuse. Gli ultimi sondaggi collocano il partito di Macron al terzo posto, dietro all’ala sinistra e – costantemente al primo posto dalla scorsa estate – al Rassemblement National di destra populista di Marine Le Pen.
L’Associated Press rileva che il presunto rimpasto arriva prima delle elezioni dell’Unione Europea di quest’anno, in cui si prevede che i partiti di destra faranno bene in tutta Europa. In Francia, così come in Gran Bretagna, dove le performance straordinariamente forti di Nigel Farage alle elezioni del Parlamento europeo sono state eventi abbastanza grandi da cambiare la politica del governo e persino far cadere un primo ministro, una clamorosa vittoria della destra potrebbe essere seriamente pericolosa per il governo Macron.