
(AGENPARL) – gio 21 dicembre 2023 Prefettura – Ufficio territoriale del
Governo di Chieti
Gabinetto
COMUNICATO STAMPA
ADOZIONE DI CINQUE INTERDITTIVE ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DI
CINQUE IMPRESE CON SEDE NELLA PROVINCIA DI CHIETI
Nei giorni scorsi sono state notificate cinque INTERDITTIVE ANTIMAFIA, adottate
dal Prefetto di Chieti nei riguardi di altrettanti soggetti che presentano i requisiti previsti
dalla normativa vigente in materia, in particolare agli artt. 87 e segg. del Decreto
Legislativo n. 159 del 6 settembre 2011, cd. Codice Antimafia.
Si tratta di un alto numero di provvedimenti cautelari e preventivi emessi, quasi
contestualmente, dalla Prefettura di Chieti a seguito di un’imponente attività di
accertamento, durata pochi mesi e che ha interessato il territorio della provincia, la cui
conduzione era stata preannunciata dal Prefetto Della Cioppa all’atto del proprio
insediamento, esattamente un anno fa.
Come è noto l’interdittiva antimafia del Prefetto è una misura cautelare con cui viene
proibito a un’impresa o a soggetti di avere rapporti con la pubblica
amministrazione evitando così infiltrazioni nel settore pubblico e bloccando
parzialmente l’attività delle imprese quando sussiste, anche solo potenzialmente, il
rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.
Alla società colpita dal citato provvedimento è precluso ogni tipo di rapporto con
la pubblica amministrazione, inclusa la possibilità di ottenere contributi,
finanziamenti e mutui agevolati, nonché altre erogazioni dello stesso tipo, concessi
o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o dell’Unione europea, per lo
svolgimento di attività imprenditoriali, nell’ottica di evitare ogni tipo di esborso di
denaro pubblico in favore di imprese soggette ad infiltrazioni criminali.
Parimenti, l’interdittiva antimafia non consente la concessione di autorizzazioni di cui
all’art. 67 del Codice antimafia, in dettaglio, licenze o autorizzazioni di polizia e di
commercio, iscrizione in elenchi o albi professionali, alla CCIAA, altre autorizzazioni
connesse ad attività imprenditoriale, e, ove sussistenti, ne impone la revoca a cura del
medesimo Ente che ha proceduto al suo rilascio.
Queste misure rappresentano un importante risultato raggiunto dalla Prefettura e dalle
Forze di Polizia e fungono da monito alla criminalità di ogni tipo, quale dimostrazione e
prova dell’attenzione che la Prefettura- Ufficio Territoriale di Governo della Provincia
di Chieti e le Forze di Polizia, coordinate fra loro, riservano a questa attività preventiva,
per assicurare la tutela della collettività e preservare il tessuto imprenditoriale
provinciale, bloccando ogni tentativo di infiltrazione criminale.
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C.P.O.S.P. 29 dicembre 2022
Prefettura – Ufficio territoriale del
Governo di Chieti
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Per tale specifico scopo, difatti, è stato costituito a gennaio 2023, con decreto del
prefettizio, un Gruppo di Lavoro, denominato anche “Task Force di Analisi sulle
infiltrazioni criminali nel tessuto socio economico della Provincia di Chieti”, composto
dai Referenti qualificati delle Forze di Polizia, designati dal Questore e dai Comandanti
Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Il Gruppo di Lavoro ha il compito di evidenziare/individuare/risaltare soggetti, sia
persone fisiche che giuridiche, direttamente o indirettamente collegati alla criminalità di
ogni tipo le quali, eludendo la normativa vigente, anche attraverso cosiddetti
“prestanomi” compiacenti, pongano in essere condotte che, all’esito di un giudizio
prognostico circa probabili sbocchi illegali, siano riconducibili all’alveo di quelle
sanzionate con le misure normativamente previste, quali, appunto, le interdittive
antimafia prefettizie e/o le misure di prevenzione personali e patrimoniali, adottate dal
Tribunale su input del Questore o del Procuratore della Repubblica.
In tal senso, la suddetta Task Force Interforze ha “setacciato” il territorio provinciale,
alla ricerca di situazioni sospette, quali punto di partenza per le attività di analisi e
verifica, con particolare riferimento alla zona del vastese ed al territorio del Comune di
San Salvo, individuando, così, dei target che sono stati oggetto di approfonditi
accertamenti, condotti sulla base alle risultanze informative emerse sia in sede di analisi
di gruppo che dai dati a disposizione di ciascuna forza di polizia o della stessa
Prefettura.
I numerosi accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e
dalla Guardia di Finanza hanno evidenziato ben cinque posizioni (soggetti/società) nei
cui riguardi il Prefetto ha emesso le cinque misure interdittive, all’esito di un
contradditorio che, come da normativa vigente in materia de qua, ha garantito la
partecipazione dei destinatari dei provvedimenti i quali hanno potuto inoltrare memorie
o produrre apposita documentazione per fornire eventuali chiarimenti.
Le interdittive antimafia sono state emesse nei confronti di:
? una ditta della provincia di Chieti, che si occupa della “concessione di terreni
agricoli e zootecnici demaniali che ricadono nel sostegno della politica agricola
comune o terreni agricoli a qualunque titolo acquisiti, che fruiscono di fondi
europei”. Per questa ditta sono stati rilevati collegamenti con soggetti gravitanti
attorno a gruppi malavitosi del Gargano, già coinvolti in operazioni antimafia condotte
in provincia di Foggia e che hanno colpito elementi di spicco della criminalità
sanseverese e garganica, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per
delinquere armata di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, omicidi ed
estorsione, ed aventi comunque un ruolo di rilievo in quanto segmento di raccordo tra
diverse organizzazioni mafiose attive nella provincia di Foggia (Società foggiana,
criminalità organizzata sanseverese e mafia garganica);
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C.P.O.S.P. 29 dicembre 2022