
(AGENPARL) – gio 30 novembre 2023 /Comunicato Stampa/
/ /*Convegno sulla sostenibilità della filiera dei foraggi essiccati:*
*la redditività media dell’erba medica vale 712euro/ettaro*
*Il pubblico delle grandi occasioni ha partecipato al grande evento organizzato dall’Associazione Italiana Foraggi Essiccati e ospitato dall’azienda agricola fratelli Lodi di Terre del Reno, in provincia di Ferrara. Un’occasione per ribadire il valore di un prodotto a ridotto impatto ambientale e presentare un innovativo progetto triennale che partirà a breve con la Spagna*
/Ravenna, 30 novembre 2023 – /Oltre *350 persone* hanno partecipato al convegno sulla *Sostenibilità della filiera dei foraggi essiccati che AIFE (Associazione Italiana Foraggi Essiccati)* ha organizzato mercoledì 29 novembre 2023 presso *l’Azienda Agricola dei Fratelli Lodi a Terre del Reno (FE),* ospitato nelle moderne e funzionali strutture dell’azienda che ha messo a disposizione anche l’ampio spazio esterno dove i numerosi espositori intervenuti hanno potuto esporre le più *innovative attrezzature* dedicate alla produzione, alla trasformazione e al trasporto dell’erba medica essiccata e disidratata.
“Nel corso degli anni l’agricoltura all’interno dei Paesi della UE ha fatto molto per diventare più sostenibile – ha affermato nel suo intervento il *presidente di AIFE, Gian Luca Bagnara* – anche se a volte si è creata una sorta di contrapposizione tra settore vegetale e zootecnia. In realtà questi comparti sono *profondamente interconnessi* ed è proprio su questo collegamento fondamentale per realizzare sistemi alimentari sempre più sostenibili che *AIFE* lavora da sempre. La nostra strategia di mercato, in un quadro internazionale dove la mangimistica aumenterà la sua richiesta di prodotti completi di fibra, è quella legata al cosiddetto *Schema Nazionale Made Green in Italy,* una certificazione di prodotto a cui *AIFE* sta lavorando in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, finalizzata a programmare la produzione in base alle esigenze del mercato, caratterizzando la qualità del prodotto attraverso le *competenze degli operatori* e le *grandi opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”.*
“La riluttanza di una certa fetta di agricoltori italiani a coltivare erba medica, spesso convinti di ottenere una minore valorizzazione rispetto alla coltivazione di grano o altre colture, è sbagliata – ha scandito *Angelo Frascarelli* docente di Politica agroalimentare all’Università di Perugia – Il reddito lordo dell’erba medica, in una *media quinquennale* e senza considerare il sostegno della Pac, *arriva a 712euro/ha/anno*, mentre quello derivante dalla coltivazione del grano tenero, considerate le elevate quotazioni registrate lo scorso anno, si attesta a 742euro/ha. Una differenza minima che ha un ulteriore aspetto positivo ed è quello di impattare meno sull’ambiente perché la coltivazione di erba medica si adatta a tecniche di produzione a basso consumo idrico, contribuisce alla creazione di argini naturali, allo sviluppo di corsi e riserve d’acqua. Non solo. Rispetto alle sfide racchiuse nella Pac 2023-2027 per la sostenibilità ambientale, la coltivazione dell’erba medica rappresenta *un’opportunità da non sottovalutare per i vantaggi che garantisce alla biodiversità*, a iniziare dall’inutile necessità di utilizzare fertilizzanti e pesticidi nei terreni ad essa dedicata. Il settore dei foraggi essiccati per il nostro Paese è strategico e senza il contributo della sua filiera l’Italia dovrebbe importare maggiori quantità di proteine vegetali derivanti principalmente da soia, nella stragrande maggioranza dei casi geneticamente modificata: un adeguato approvvigionamento di proteine vegetali, inoltre, è essenziale per il *mantenimento e lo sviluppo di una zootecnia* basata su qualità e rintracciabilità”.
E di proteine vegetali, ma soprattutto della loro importanza, proprio nella mattinata del 29 novembre si è parlato al *Parlamento europeo in un simposio* promosso dall’europarlamentare francese *Jeremy Decent*, evento a cui era stato invitato il presidente di *AIFE, Gian Luca Bagnara* diversamente impegnato al convegno promosso dall’Associazione, al quale ci si è comunque collegati in streaming per ascoltare l’intervento di Decent che ha sottolineato l’anomalia esistente tra gli sforzi compiuti dai Paesi della UE in materia di sostenibilità di agricoltura e zootecnia e l’importazione di prodotti provenienti da Paesi oltreoceano che devono sottostare a regole meno stringenti e per questo meno garantiti in materia di sicurezza alimentare.
“Nell’ultimo decennio la produzione nazionale di foraggi disidratati ha registrato un *incremento superiore al 58%* – ha illustrato *Fabio Del Bravo*, dirigente presso la Direzione sviluppo rurale di ISMEA – passando da *600mila a 950mila tonnellate* registrate nel 2022: il *70% del totale* è rappresentato dall’erba medica. A livello europeo il nostro Paese si posiziona al primo posto, insieme alla Francia, per capacità di trasformazione/impianto con una produzione media di *2.700ha/impianto* superando il valore medio europeo che non va oltre i *2.000ha/impianto*. Nelle diverse tipologie di prodotto il *pellet di erba medica*, che a livello mondiale vale circa 406 milioni di euro, piazza l’Italia al secondo posto a livello mondiale come esportatore con *54,5 milioni di euro nel 2022 pari al 14% del totale in valore*. Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano di gran lunga il primo importatore internazionale seguiti da Arabia Saudita e Giappone, due mercati in crescita a differenza degli Emirati dove sono state introdotte nuove politiche a favore della produzione locale che hanno rallentato i flussi di prodotto provenienti dall’estero. Sul fronte invece dei *balloni di erba medica essiccata* il valore a livello globale sfiora i *3,5 miliardi di euro* e vede il nostro Paese quinto esportatore con oltre *120 milioni di euro nel 2022,* pari a poco più del *3% del totale in valore*. Oggi Giappone e Cina sono i maggiori importatori internazionali ma tutti i principali mercati registrano una forte crescita. Tutto questo – ha concluso *Del Bravo* – dimostra non solo che la filiera della lavorazione dell’erba medica italiana è ben organizzata e strutturata, ma che dispone di una elevata *capacità di rispondere a una richiesta specifica di fibra di qualità* e di ritagliarsi un ruolo di attore protagonista in un mercato che mostra contesti di grande crescita”.
A sostegno delle grandi opportunità per il settore, il convegno organizzato da *AIFE* ha riservato uno spazio alla presentazione del progetto triennale, il cui inizio è previsto a febbraio 2024, che l’Associazione sta portando avanti con la spagnola *AEFA (Associazione spagnola di produttori di erba medica disidratata)* finalizzato a collaborare per promuovere e aumentare la commercializzazione dell’erba medica disidratata verso Paesi extraeuropei come Taiwan, Vietnam, Giappone e Indonesia, che sempre più richiederanno proteine vegetali: un processo che con le sue ricadute positive premierà in particolar modo gli agricoltori.
“Si tratta di un grande progetto – ha sottolineato *Luis Machin di AEFA* – e attraverso le sinergie messe in campo da *AEFA e AIFE* porterà a grandi risultati. Nel rispetto delle diverse realtà produttive sono certo che favorirà una collaborazione importante e soprattutto fruttuosa”.
“Tutto questo non può prescindere dalla possibilità di avere a disposizione nuove varietà di seme certificato – è stata la considerazione conclusiva di *Eugenio Tassinari, presidente di Assosementi* – capaci di *contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici*. Purtroppo la ricerca sul miglioramento genetico dell’erba medica, in Italia, non registra quell’impulso che invece meriterebbe. Per questo non possiamo che auspicare un’inversione di tendenza, a tutto vantaggio dello sviluppo di un settore dalle grandi potenzialità”.
Link alle immagini:
– Paolo Lodi [1], titolare con la famiglia dell’azienda agricola che ha ospitato il convegno organizzato da AIFE
– I partecipanti a una delle due tavole rotonde previste durante il convegno [2]
– Oltre 350 i partecipanti al convegno [3]
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[2] https://annamossini-bo.voxmail.it/rsp/pvaa6m/content/tavola_rotonda_aife.jpg?_d=8AT&_c=7cc37481
[3] https://annamossini-bo.voxmail.it/rsp/pvaa6m/content/pubblico_convegno_aife.jpg?_d=8AT&_c=562b375d
[4] https://annamossini-bo.voxmail.it/upr/pvaa6m/ksrx72c/unsubscribe?_m=jk0ztb&_t=4235ce7f