
(AGENPARL) – mer 29 novembre 2023 DIRETTIVO FISASCAT CISL PUGLIA: URGENTE RINNOVO CONTRATTI NAZIONALI
VERSO LO SCIOPERO UNITARIO DEL 22 DICEMBRE
“I mancati rinnovi a livello nazionale stanno determinando delle
difficoltà importanti per i lavoratori, che vedono le loro
retribuzioni ferme a qualche anno fa. La continua crescita dei prezzi
al consumo determina una difficoltà negli acquisti e quindi una
difficoltà ad andare avanti, guardare il proprio bilancio familiare
in un periodo molto delicato come questo”. È l’osservazione del
Segretario Generale Fisascat Cisl Puglia Luigi Spinzi, emersa durante
il Consiglio Direttivo regionale Fisascat Cisl Puglia, che ha
dichiarato come la situazione del comparto del terziario nella
regione sia allineata a quella nazionale. “Veniamo da una stagione
importante dal punto di vista turistico, che è ormai un settore
trainante della Puglia. Si verifica così un mismatch tra domanda e
offerta lavorativa che diventa una delle questioni da affrontare”,
ha aggiunto. “I lavoratori considerano tale settore un’attività
senza prospettiva e cercano pertanto lavori con percorsi di carriera
più favorevoli. Riguardo le azioni della Regione Puglia, c’è molta
comunicazione ma riscontriamo anche un difetto di sinergie fra enti.
Oggi l’offerta deve essere quanto più organica possibile, questo
deve tradursi in ricchezza da distribuire sul territorio e in dialogo
con le parti datoriali: il turismo è infatti un settore dove
facciamo fatica a tessere relazioni sindacali. Serve invece stilare
un patto con le imprese per una crescita comune, che sia uno sviluppo
economico per esse e retributivo per i lavoratori. È un lavoro da
portare avanti in tutti i settori: ci sono comparti, come sanità,
welfare, commercio, dove spesso le difficoltà dei lavoratori mal si
conciliano con le attività delle aziende, le quali proseguono nella
ricerca incessante di profitto”.
Di momento delicato e difficile dal punto di vista di rinnovo dei
contratti ha parlato anche il segretario generale Fisascat Cisl
Davide Guarini: “Siamo infatti in fase di mobilitazione e
arriveremo allo sciopero unitario del 22 dicembre. Da questo
direttivo regionale noi chiediamo forte la volontà di rinnovare i
contratti e quindi una soluzione di responsabilità da parte delle
nostre controparti, affinché si riesca a raggiungere i rinnovi dei
contratti in tempi brevissimi, a recuperare la perdita del potere
d’acquisto attraverso il rinnovo salariale ed economico a livello
dei contratti. Bisogna farlo presto. Siamo stati costretti a
proclamare lo sciopero: ora è il momento dell’assunzione di
responsabilità. Le nostre controparti non siano sorde e procedano.
Anche in queste terre noi abbiamo necessità di dare valore al
lavoro. Tante lavoratrici e lavoratori sono impegnati nei settori del
terziario e del turismo, il quale rappresenta il 13% del Pil
nazionale, cifra destinata a salire se consideriamo poi l’indotto.
Serve pertanto anche investire sul turismo e Investire sul turismo e
sulla promozione delle attività turistiche; il Paese ha le
potenzialità per un turismo che può essere diversificato, da quello
culturale al turismo religioso al wellness, al turismo
enogastronomico e congressuale, in modo da sopperire ai periodi meno
di punta. Questi lavoratori, tutti i lavoratori del terziario, devono
avere delle risposte, adeguate e in tempi brevissimi. Troppo tempo è
passato, non possiamo più aspettare”.
Anche il segretario generale Cisl Puglia Antonio Castellucci ha
parlato di necessità di tempistiche brevi per i lavoratori del
comparto, “che riguarda migliaia di persone. C’è necessità di
rinnovare i contratti scaduti, perché significa recuperare anche il
fardello dell’inflazione, diventata insostenibile per le tasche dei
lavoratori. Il comparto del terziario ha necessità di grande impegno
anche dalla politica pugliese. L’attenzione va posta anche al modus
operandi della Regione. Abbiamo necessità di sedere ai tavoli
attraverso un percorso strutturato di vera partecipazione e
programmazione – ha continuato Castellucci – Da parte nostra
siamo pronti al confronto e auspichiamo che ci sia maggiore
possibilità e opportunità nell’affrontare le questioni
riguardanti il turismo pugliese che purtroppo, lo vediamo dai dati,
si regge principalmente, nel corso del 2023 fino a questo momento,
sugli arrivi degli stranieri e meno degli italiani”.