(AGENPARL) – gio 16 novembre 2023 lefttop
Video messaggio di Luigi Federico SignoriniPresidente dell’IVASS
XIV Congresso Nazionale degli Attuari
Milano, 15 novembre 2023
Mi fa piacere salutare i partecipanti a questo congresso, che ha un ricco programma e tratterà molti temi, cosa del resto naturale per una categoria di operatori che deve coniugare la stretta professionalità tecnica con la comprensione dei fatti rilevanti, esterni e interni, che influenzano le variabili tecniche, economiche e finanziarie.
Colgo l’occasione per accennare, molto sinteticamente, ad alcuni temi di attualità, che nell’ottica del supervisore vedono la figura attuariale in prima linea.
Il primo riguarda i prodotti vita. Il rapido rialzo dei rendimenti a cui abbiamo assistito nel corso del 2023 ha incentivato i riscatti delle polizze vita da parte degli assicurati più sensibili ai rendimenti, attratti, in assenza di significative penalizzazioni e in presenza di un valore predefinito in caso di riscatto anticipato, dalla possibilità di beneficiare di alternative di investimento che appaiono più redditizie. Il fenomeno ha messo in luce l’importanza, per le imprese che offrono prodotti assicurativi, di presidiare attentamente il rischio di liquidità anche per evitare di esser costretti a liquidare attivi in condizioni di mercato sfavorevoli, realizzando perdite.
Nell’ambito della revisione delle norme sui prodotti vita, intendiamo valorizzarne meglio l’aspetto assicurativo, in particolare le coperture biometriche, con un orizzonte temporale preferito di lungo periodo. Lo scorso anno abbiamo delineato i tratti di questa riforma con un documento di consultazione e uno di discussione; i commenti ricevuti, numerosi e in alcuni casi complessi, hanno consentito di mettere meglio a fuoco aspetti rilevanti; le mutate condizioni finanziarie hanno rafforzato la nostra convinzione sulla necessità di intervenire. Avvieremo una seconda consultazione pubblica, anche per assicurare la massima trasparenza del processo, che potrà giovarsi del contributo e del confronto con la professione attuariale.
Il secondo riguarda le coperture catastrofali. È una materia di grande attualità, per l’intensificarsi dei fenomeni connessi ai cambiamenti climatici e, ovviamente, a livello nazionale, per le recenti novità sul piano normativo: la legge di bilancio contempla una norma che prevede l’obbligo di assicurarsi a carico delle imprese (escluse le agricole), ora oggetto di un ampio confronto e al vaglio del Parlamento.
L’assunzione e la gestione dei rischi catastrofali da parte del settore assicurativo richiede complessi modelli previsivi. Le imprese assicurative fanno uso di modelli esterni tecnicamente complessi, sviluppati da operatori che possiedono competenze specifiche nei campi oggetto di assicurazione, per esempio nel caso dei rischi legati a terremoti; in vari casi però le imprese hanno sviluppato anche propri modelli su alcuni specifici rischi come quelli idrogeologici (alluvione e grandine).
I modelli vengono utilizzati per stabilire le tariffe della copertura dei rischi catastrofali e di per definire la quota dei rischi da riassicurare, oltre che per la valutazione del requisito di capitale. Valutare questi modelli assai complessi non è cosa di poco conto. Mi pare necessario accrescere ancora la comprensione del loro funzionamento, anche tenuto conto del dettaglio dei dati necessari. Stiamo già assistendo a un aumento dei rischi di catastrofi naturali legate ai cambiamenti climatici: il perfezionamento dei modelli di valutazione del rischio acquista sempre maggiore rilevanza, anche per evitare che gli assicuratori e i riassicuratori siano indotti a limitare la copertura offerta. La capacità riassicurativa globale sembra in effetti già cominciare a registrare un calo.
Il terzo, e ultimo, punto riguarda gli standard contabili, e in particolare l’IFRS 17. Si cominciano a vedere i primi risultati prodotti dal nuovo standard nella rappresentazione della redditività del business assicurativo. Da un’esposizione dei risultati per volumi (premi emessi ed oneri relativi ai sinistri) si passa a una rappresentazione più focalizzata sui margini dei contratti. Sarà particolarmente importante comprendere e valutare le modalità di stima nel tempo degli utili e delle perdite dei contratti di assicurazione. Si amplia anche in questo contesto il ruolo e la valorizzazione delle competenze dell’attuario.
Le assicurazioni sono sempre più al centro dell’attenzione, anche per gli sviluppi dell’ambiente finanziario e del clima. La figura dell’attuario dovrà evolversi in parallelo con l’evoluzione del settore; continuerà a svolgere un ruolo centrale.
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