(AGENPARL) – gio 16 novembre 2023 (ACON) Trieste, 16 nov – “La drammatica notizia della chiusura
del punto nascita dell’ospedale di San Vito al Tagliamento ?
l’ennesima prova, semmai ce ne fosse bisogno, che la sanit?
regionale ha imboccato una strada senza ritorno che conferma il
fallimento dell’operato dell’assessore Riccardi”.
Cos?, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) a commento delle notizie di stampa sulla
chiusura del punto nascite di San Vito al Tagliamento.
“Se, come ? stato riportato sulla stampa regionale, la causa
della chiusura del punto nascita ? dovuta alla mancanza di
sicurezza per la presenza di medici gettonisti – prosegue la
pentastellata – ci? annuncia situazioni analoghe laddove ci sono
presenze di operatori sanitari con queste modalit? contrattuali
di lavoro e di affidamento in gestione a cooperative di interi
reparti e punti di primo intervento. Chiediamo, quindi, che
l’assessore Riccardi venga al pi? presto a relazionare in
Consiglio regionale assumendosi tutte le sue responsabilit? in
merito”.
“Anzich? operare con assunzioni organiche per le nostre strutture
sanitarie pubbliche – sottolinea la consigliera – si procede
verso forme di esternalizzazione e ricorso alle strutture private
con convenzioni onerose che evidenziano come la Regione privilegi
la strade della sanit? privata che, inevitabilmente discrimina le
possibilit? dei cittadini a ricorrere alle cure di cui hanno
bisogno”.
“Il continuo perpetuarsi di tempi di attesa per le prestazioni,
che pongono il Friuli Venezia Giulia nei posti pi? bassi delle
classifiche nazionali (vedi Agenas), confermano questo indirizzo
dopo anni di servizi erogati a livelli invidiati in tutta Italia.
Il prodigarsi e la professionalit? degli operatori sanitari
attualmente impiegati – conclude Capozzi – cozzano contro una
gestione dirigenziale-amministrativa sempre pi? fallimentare”.
ACON/COM/li
161507 NOV 23