
(AGENPARL) – mer 15 novembre 2023 “Toscana digitale”, Giani: “Investire nelle infrastrutture ma
pensando ai più fragili”
Scritto da Antonio Cannata, mercoledì 15 novembre 2023
“Dobbiamo continuare a investire nelle infrastrutture digitali, ma
pensando sempre ai più fragili e ai territori più periferici”. Lo ha
detto il presidente Eugenio Giani questa mattina intervenendo a “Toscana
Digitale, istruzioni per l’uso”, l’evento che la Regione ha organizzato
anche quest’anno per fare il punto sulla transizione digitale della Toscana
e del paese.
Davanti al pubblico presente a Palazzo Pucci di Firenze, Giani sottolinea
un aspetto della rivoluzione digitale: “dobbiamo consentirle di entrare
sempre più nelle nostre case”, però “tenendo sempre ben presente i
diritti dei cittadini e gli interessi pubblici, per garantire collegamenti
e connessioni a tutti”. “C’è la necessità – si sofferma il presidente
di equilibrare il rapporto tra pubblico e privato negli investimenti su
questo settore”.
Per questo, “prima di fare fughe in avanti, gestiamo bene quello che oggi
è interesse generale e le tecnologie che sono a disposizione affinché non
rimanga escluso nessuno”, aggiunge Giani, che si sofferma poi su due
aspetti. Il primo riguarda i servizi per le persone anziane e fragili.
Giani ricorda gli investimenti da 30 milioni di euro sulla telemedicina. Il
secondo la necessità della “formazione e della creazione di un’abilità
digitale per tutti, a cominciare dagli anziani perché sono quelli che
possono in realtà avere più potenzialità positive dai servizi della
rivoluzione digitale”.
In apertura dei lavori di Toscana Digitale era stato anche l’assessore
all’innovazione e alle infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo a
evidenziare i tratti su cui la Toscana sta sviluppando la sua Agenda
digitale, garantendo un effettivo “diritto alla connettività”:
l’infrastrutturazione e l’accrescimento delle competenze digitali.
L’assessore ha ricordato gli investimenti sulla facilitazione con la
creazione della rete dei Punti Digtale Facile e quelli per portare
connessioni veloci nelle aree bianche (le zone a fallimento di mercato),
come la Banda ultra larga arrivata a Radda in Chianti e l’attivazione del
5G a Galliano, frazione di Barberino di Mugello nota in questi anni come
simbolo del gap digitale italiano. Ma al tempo stesso Ciuoffo ha rilevato
alcune questioni fondamentali per una transizione inclusiva: “Se
l’innovazione genera ulteriore marginalizzazione ha già perso in partenza
la sua scommessa”. Per questo alle istituzioni pubbliche spetta
“accompagnare tutta la nostra comunità”, per evitare “un effetto
devastante, di perdita di pezzi di territorio e delle nostre comunità, di
marginalizzazione”. “Il rischio – ha aggiunto Ciuoffo – è che da qui a
pochi mesi molti servizi della Pa non riescano a raggiungere il cittadino
perché non ha gli strumenti per poter esercitare i propri diritti”.