(AGENPARL) – mer 15 novembre 2023 *COMUNICATO STAMPA*
*15 NOVEMBRE 2023*
*L’INDAGINE CONGIUNTURALE DI CONFAPI*
*PRIMO SEMESTRE COL SEGNO PIÙ NONOSTANTE L’AUMENTO *
*DEI COSTI, MA SUL FUTURO PESA L’INCERTEZZA*
*CONFAPI PADOVA: «PRIORITARIO SOSTENERE *
*INVESTIMENTI E CAPITALIZZAZIONI»*
*Fabbrica Padova, di concerto con l’Ufficio Studi di Confapi nazionale, ha
interpellato un panel selezionato di 100 imprenditori delle industrie
manifatturiere del territorio: il 64% ha visto aumentare produzione e
fatturato nel primo semestre 2023 e il 44% ha continuato a investire. Solo
il 29% degli imprenditori è però ottimista sull’evolversi del mercato nel
prossimo anno. Il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio: «Favorire
l’afflusso di capitali nelle Pmi e potenziare il credito d’imposta per
reggere all’aumento dei tassi». Le testimonianze dirette di Trevisan Srl,
Officine Zorzo Srl e Sirman SpA.*
Aumento significativo dei costi di produzione e delle materie prime,
livello occupazionale stabile ma anche incremento della produzione e degli
ordini nel primo semestre 2023. Più di un terzo degli imprenditori è però
pessimista in merito all’evoluzione del mercato nel prossimo anno. Sono
questi alcuni dei dati più significativi che emergono dall’indagine
congiunturale realizzata dall’Ufficio Studi Confapi su un campione
rappresentativo di 2 mila imprese che aderiscono al sistema della
Confederazione, dislocate sull’intero territorio nazionale. Fabbrica
Padova, centro studi dell’Associazione di via Salboro, ha elaborato le
risposte relative al campione delle 100 piccole e medie imprese del suo
territorio (prevalentemente industrie manifatturiere dei settori della
meccanica, della chimica, del tessile, dell’edilizia, dei trasporti,
dell’agroalimentare e dei servizi e multiservizi) che hanno partecipato
all’indagine. Ecco le indicazioni relative ai principali indicatori
economici aziendali quali la produzione, gli ordini, il fatturato, gli
investimenti, l’occupazione e altre variabili economiche.
*L’ANDAMENTO DEL PRIMO SEMESTRE 2023*
Il 64% delle imprese di Confapi Padova ha registrato un incremento della
percentuale di* produzione* e altrettante hanno indicato un aumento dei
volumi di *fatturato*. Il 40% delle aziende indica di aver registrato un
aumento degli *ordini *a fronte di un 40% che ne registra una flessione
(per il 20% la quota è rimasta stabile). La quota maggiore di aumento degli
ordini è data dal mercato interno +40%, mentre le quote Ue e Extra Ue si
attestano al 32% e 13%. Il 52% dichiara da aver aumentato il proprio
fatturato all’interno dei confini nazionali e il 20% dichiara di averlo
aumentato oltre il 10%. Il 32% dichiara di aver incrementato la quota di
fatturato totale grazie al commercio estero Ue, mentre il 16 % con quello
extra Ue.
In aumento, però, anche i *costi della produzione*, che sono lievitati per
il 64% delle imprese intervistate e che sono dovuti principalmente
all’aumento delle spese per i prodotti energetici (+32%) e delle materie
prime (+44%) e che, nel 44% dei casi, sono andati ad intaccare la
marginalità aziendale.
Il 65% delle Pmi ha dichiarato di aver riconosciuto ai propri
dipendenti *fringe
benefit*. Di questi, il 58% fino a 500 euro, il 21% da 500 a mille euro e
il 21% da mille a duemila euro. Il 69% dei dipendenti delle piccole e medie
industrie private ha poi beneficiato del taglio del *cuneo fiscale*
riservato ai redditi fino a 35 mila euro. Per quanto riguarda i *livelli
occupazionali*, nel primo semestre 2023 il 44% degli imprenditori ha
dichiarato di aver mantenuto livelli stabili, mentre il 36% ha aumentato la
forza lavoro e il 20% l’ha ridotta.
Nel primo semestre dell’anno il 44% delle aziende ha mantenuto stabile la
quota di *investimenti *rispetto al trimestre precedente. Il 48% degli
intervistati dichiara di aver investito di più a fronte di una percentuale
ridotta di imprese – l’8% – che ne ha diminuito le quantità. Da rimarcare
che il 25% degli investimenti fatti dagli imprenditori riguarda i mezzi di
produzione, seguiti dagli investimenti in formazione (21%) e nei sistemi
digitali (19% della quota totale). E proprio la voce investimenti è quella
che più differenzia le risposte degli imprenditori padovani dai colleghi
del resto della Penisola, perché solo il 25,76% degli imprenditori che
hanno partecipato all’indagine nazionale di Confapi ha effettuato
investimenti nel primo semestre del 2023. Se a Padova solo l’8% degli
interpellati ha diminuito gli investimenti rispetto al periodo precedente,
su scala nazionale si sale al 51,51%.
*L’OUTLOOK SUL 2024*
Più di un terzo degli imprenditori è pessimista in merito all’*evoluzione
del mercato *nel prossimo anno. Il 38% degli imprenditori si aspetta
infatti un rallentamento dei volumi di affari mentre il 29% è ottimista e
crede in una crescita. Il 25% ritiene che la situazione resterà pressoché
stabile e l’8% dichiara che è difficile formulare oggi una previsione.
È stato chiesto agli imprenditori quali siano le loro aspettative circa i
livelli di *produzione, ordini e fatturato*. Per il 28% degli intervistati
i livelli di produzione e di ordini saranno stabili, in aumento a sua volta
per il 28% del campione e in diminuzione per il 44%. Riguardo al fatturato,
il 36% si aspetta dei livelli stabili anche per il prossimo semestre, un
analogo 36% vede le stime dei volumi al ribasso e solo il 28% ne prevede un
incremento.
Solo un terzo delle imprese – il 34% – dichiara infine di avere intenzioni
di *assumere *nel prossimo trimestre a fronte di un 49% che lascerà
invariati gli organici aziendali.
*LE MISURE PER IL RILANCIO: PROPOSTE E ANALISI*
Agli imprenditori è stato anche chiesto di dare un giudizio sulle misure
più necessarie e urgenti per aumentare la competitività delle imprese.
La *detassazione
degli utili reinvestiti* in azienda (34%), quella delle *tredicesime* (35%)
e il *taglio del cuneo fiscale* *lato imprese* (32%) sono sicuramente i
provvedimenti che gli imprenditori auspicano possano trovare spazio nella
Legge di Bilancio 2024. Significativa anche la percentuale di imprese che
indica strategico aumentare le percentuali del *credito d’imposta* per fare
investimenti 4.0 (27%).
Dati su cui si sofferma il presidente di Confapi Padova *Carlo Valerio*:
«Non possiamo non auspicare che queste misure siano inserite nell’imminente
Legge di bilancio, perché le interviste dei nostri imprenditori non ci
stupiscono: al contrario confermano il sentore che già avevamo maturato e
la necessità di misure che sostengano investimenti e capitalizzazione delle
nostre imprese, favorendo l’afflusso di capitali nelle Pmi e potenziando il
credito d’imposta per reggere all’aumento dei tassi. Occorre adottare
politiche per cui ogni aumento e ogni premio possano essere applicati senza
tasse aggiuntive, né per i datori che li corrispondono, né per i lavoratori
che li percepiscono. È però sempre più evidente che il rilancio della
nostra economia passa dal ritorno a regime dell’inflazione, perché se
rimane alta è inevitabile che i consumi frenino e che ci siano contraccolpi
anche sui tassi d’interesse, sugli investimenti e la produttività. Gli
aumenti dei prezzi degli scorsi mesi sono stati esagerati e non sempre
motivati, e se non tornano ad abbassarsi è impossibile che la situazione
generale migliori. Abbiamo già avuto modo di sottolinearlo: dietro a questo
aumento c’è una spirale innescata in buona parte dalla paura, per cui
nessuno si prende carico per primo del rischio di abbassarli, per non
trovarsi penalizzato. Dal ritorno alla “normalità” dell’inflazione passa la
competitività delle nostre imprese».
[image: tabella_INDAGINE-CONGIUNTURALE-1.jpg]
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*Nelle foto il presidente Carlo Valerio e gli imprenditori Marco Trevisan,
Fabio Zorzo e Nicola Marzaro; nei grafici l’outlook sul 2024 degli
imprenditori padovani per i principali indicatori economici.*
Diego Zilio
*Ufficio Stampa Confapi Padova*
*Diego Zilio*
*Ufficio Stampa*
*CONFAPI PADOVA*
Via Salboro, 22/b
35124 Padova
*www.confapi.padova.it *
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