
(AGENPARL) – mar 14 novembre 2023 ‘Adesso basta!’ Scioperi e manifestazioni in Puglia di Cgil e Uil contro la
manovra del Governo
Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di
bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici,
lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A
sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non
solo è possibile ma necessaria e urgente. Sono le ragioni che hanno spinto
Cgil e Uil a proclamare una mobilitazione che si articolerà su cinque
giornate con scioperi di 8 ore e manifestazioni in oltre 60 piazze con
presidi a carattere regionale e provinciale.
?Le motivazioni che ci hanno indotto a scioperare sono quelle contenute in
una piattaforma unitaria che Cgil, Cisl e Uil già da diversi anni portano
avanti, non dobbiamo dimenticare che anche con il Governo Draghi abbiamo
scioperato per il cuneo fiscale. Noi portiamo avanti le rivendicazioni di
quella piattaforma unitaria scritta ormai qualche anno fa? affermano Gigia
Bucci e Gianni Ricci, segretari generali di Cgil Puglia e Uil Puglia.
?L?Italia è un paese che non cresce, dove i salari sono fermi, 6,7 milioni
di lavoratori hanno i contratti scaduti, c?è una crisi dei consumi e
un?inflazione che erode redditi da lavoro e pensioni. In Puglia cresce
l?occupazione ma parliamo di rapporti di lavoro a termine o precari, i
salari sono tra i più bassi d?Italia e di contro il Governo taglia le
risorse e i progetti del Pnrr. Il Sud paga sempre un prezzo più alto e la
crisi la pagano soprattutto lavoratori e pensionati?.
?Nella manovra, sulla sicurezza sul lavoro non c?è una riga. L?Inail ha un
avanzo di 2 miliardi di euro, noi chiediamo che anziché andare sulla finanza
pubblica quei soldi vengano investiti per la sicurezza dei lavoratori. Anche
con la Regione Puglia dobbiamo portare avanti una serie di questioni, come
quella legata alla sanità. Abbiamo chiuso il bilancio regionale con 470
milioni di disavanzo, la Regione ha raschiato il barile pur di non aumentare
le tasse, ad aprile quando si chiuderà il bilancio sanitario avremo
sicuramente dei problemi. È quindi il caso di intervenire ora? dichiarano
Bucci e Ricci.
?Non è Salvini che può decidere la durata di uno sciopero che è un diritto
costituzionale garantito. I sindacati rispettano le leggi. Va detto che non
esiste nessun week end, i lavoratori ci rimettono parte del salario aderendo
e tantissimi lavorano anche sabato e domenica?.
In Puglia i settori interessati dagli scioperi il 17 novembre sono tutti gli
appalti e servizi strumentali relativi alle attività di lavanderia
industriale, vigilanza privata, pulizie e servizi integrati multiservizi,
ristorazione collettiva regolamentati (e non regolamentati) che operano nei
settori pubblici, istruzione, università e ricerca, alta formazione
artistica e musicale (AFAM) ovvero conservatori ed accademie, poste e
servizi postali, trasporto pubblico locale, trasporto ferroviario, trasporto
merci e logistica, autostrade, porti trasporto marittimo, autonoleggio,
servizio taxi, NNC, consorzi di bonifica compresi nella proclamazione
nazionale, tutti i comparti afferenti la Funzione Pubblica (igiene
ambientale pubblica e privata, terzo settore, sanità pubblica e privata,
funzioni centrali, funzioni locali).
Previste manifestazioni e presidi davanti le Prefetture nei sei capoluoghi
di provincia dalle ore 9.30. Lo sciopero generale che coinvolgerà gli altri
settori in Puglia è previsto l?1 dicembre, con manifestazione regionale a
Bari in Piazza Libertà, con comizi della segretaria generale della Cgil
Puglia, Gigia Bucci, e le conclusioni affidate al segretario generale della
Uil nazionale, PierPaolo Bombardieri.