
(AGENPARL) – sab 28 ottobre 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Migranti: in centinaia davanti al Cpr di Pozzallo alla manifestazione di
Cgil e associazioni per chiedere la chiusura di queste strutture e
diverse politiche dell’immigrazione
Pozzallo (Rg),28 ott- In centinaia hanno partecipato oggi davanti al Cpr
di Pozzallo alla manifestazione organizzata dalla Cgil e da numerose
associazioni per chiedere la chiusura dei “centri di permanenza per i
rimpatri” e nuove e diverse politiche dell’immigrazione con la garanzia
del diritto d’asilo e il rispetto dei diritti umani. “Siamo qui – ha
detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- perché
vogliamo cambiare la realtà, fare affermare un’altra idea di Paese e di
società, nel rispetto della Costituzione, e per questo la nostra
mobilitazione proseguirà”. “Chiediamo la chiusura dei Cpr, accoglienza
ma anche inclusione, devono essere le linee guida di nuove politiche
dell’immigrazione nel segno dell’umanità. Non possiamo accettare – ha
proseguito- che la nostra Costituzione venga calpestata, che i diritti
vengano calpestati. Non è accettabile- ha aggiunto- che i migranti
vengano rinchiusi in questi lager, privandoli dei più elementari diritti
e in condizioni spesso disumane. Questa manifestazione- ha sottolineato
Mannino- le ampie adesioni di tantissime associazioni, sono la
dimostrazione che c’è un’idea diversa di Paese che si vuole affermare .
Per questo ci saranno altre iniziative di mobilitazione”. “Queste
strutture- ha detto il segretario della Camera del lavoro di Ragusa
Peppe Scifo- rispondono a un principio di Paese e di Europa fortezza
che intendiamo contrastare. Ritorniamo alla nostra Costituzione, ai suoi
valori, al trattamento umano di queste persone che non devono essere
oggetto di speculazione di chi ci lucra non solo politicamente ma anche
economicamente”. Scifo ha sottolineato la debolezza sul piano giuridico
dei migranti la cui conseguenza è che finiscono spesso nella rete degli
schiavisti e dei caporali o anche della criminalità organizzata. “E’ un
modello che deve cambiare- ha sottolineato- sono politiche che devono
cambiare”.
2023 dac