
(AGENPARL) – ven 27 ottobre 2023 Buona Giornata.
La Segreteria ASC Martina Franca
*COMUNICATO STAMPA*
*LEGGE STABILITA’: “PRECARIETA’ ED INCERTEZZA PER IL SERVIZIO CIVILE”. I
RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI E DEGLI OPERATORI VOLONTARI SCRIVONO AL GOVERNO*
Arci Servizio Civile Martina Franca aderisce alla lettera inviata al
Governo dalla Rappresentanza Nazionale degli Operatori Volontari (*RNVSC*),
dal Forum Nazionale Servizio Civile (*FNSC*), dalla Conferenza Nazionale
Enti per il Servizio Civile (*CNESC*), dal *CSVnet *- Associazione centri
di servizio per il volontariato, in cui viene chiesto di *“Riconoscere e
valorizzare l’Istituto del Servizio Civile quale scuola di educazione
civica e palestra di cittadinanza attiva delle nuove generazioni,
destinando risorse se non maggiori quantomeno stabili e coerenti con gli
investimenti degli anni precedenti”*
Un accorato appello dei giovani e degli enti volto a richiamare
l’attenzione sul futuro del Servizio Civile Universale in questi mesi in
cui si sta lavorando alla legge di Bilancio 2024. “Dopo un triennio che ha
visto il potenziamento del contingente, anche grazie ai fondi del PNRR, il
Servizio Civile rischia di scivolare nuovamente in una situazione di
precarietà e incertezza. Il bando che sarà emanato entro la fine del 2023,
infatti, secondo quanto previsto dal Documento di Programmazione
Finanziaria 2023 del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio
civile universale, *prevede l’avvio di appena 45.000 giovani, a fronte dei
71.000 dell’anno scorso, e di circa 80.000 posizioni messe a disposizione
dagli enti in fase di progettazione.* Ancora più preoccupante è la
disponibilità finanziaria prevista dalla Legge di Bilancio per il prossimo
anno *che ammonta a soli 150 milioni di euro, sufficienti ad avviare appena
20.000 giovani.* Numeri che ci allontanano dall’obiettivo di renderlo
davvero universale e dalla possibilità di assicurare a tutti i giovani
l’opportunità di servire pacificamente la Patria, impegnarsi per la propria
comunità e il bene comune” scrivono gli enti.
I rappresentanti chiedono quindi al Governo e alle forze parlamentari *“di
utilizzare i risparmi dei mancati avvii del bando in corso, pari ad almeno
130 milioni, per potenziare il bando 2023 e di prevedere nella nuova Legge
di bilancio almeno 280 milioni aggiuntivi per il 2024, che permetterebbero
di avviare un contingente di 60.000 operatori volontari in Italia e 1.500
all’estero”.*
“In una situazione di forte tensione sociale e di sfilacciamento delle
nostre comunità, il Servizio Civile rappresenta un potente strumento di
coesione e inclusione. È inoltre un’opportunità educativa unica, che fonda
il processo di apprendimento sull’esperienza, e forma giovani cittadini
capaci di assumersi responsabilità e di impegnarsi per le comunità,
favorendo l’acquisizione di competenze civiche, sociali e professionali
spendibili anche nei percorsi futuri, di vita e di lavoro” sottolineano
RNVSC, FNSC, CNESC e CSVNet. “Un valore sociale ed educativo dimostrato in
questi 50 anni, come più volte richiamato dallo stesso Ministro Abodi, che
ha lavorato per un riconoscimento materiale e culturale dell’esperienza di
servizio civile attraverso la previsione di una riserva di posti nei
concorsi della PA per i giovani che lo hanno svolto”.
*“*Tutto il mondo del Servizio Civile seguirà con grande fiducia i lavori
parlamentari dei prossimi giorni e ci rendiamo, sin da ora, disponibili a
qualsiasi utile confronto” concludono i promotori dell’appello.