
(AGENPARL) – lun 23 ottobre 2023 Governo presente alla sede centrale di Poste Italiane con il Ministro
Piantedosi ma il Sindacato chiede chiarezza sulle voci di privatizzazione.
Il Segretario Generale UILposte: “No a ulteriore cessione di quote azionarie
al Mercato, rischi per la cittadinanza e per i lavoratori”.
Venerdì il Ministro dell’Interno Piantedosi ha partecipato al Security Day
di Poste Italiane. Interessante il confronto tra il Ministro e i vertici
aziendali presso la sede centrale di Poste in Viale Europa a Roma, dove
hanno partecipato anche 200 dipendenti colpiti da eventi criminosi. Dal
dibattito è emerso quanto Il ruolo di Poste Italiane sia strategico anche
per la sicurezza del Paese, attraverso soprattutto la tutela degli anziani e
dei soggetti più deboli di fronte alle frodi informatiche e nell’utilizzo
dei servizi web. Fondamentale poi il ruolo del nuovo progetto Polis anche
per la sicurezza del Paese, ha specificato Piantedosi, perché in questo modo
si sgravano gli uffici di Polizia dai compiti amministrativi (emissione
certificati) che adesso saranno svolti invece dagli Uffici Postali.
Ma anche in questa occasione il sindacato chiede chiarezza sull?assetto
della più grande azienda del Paese. A parlare è il Segretario Generale
UILposte Claudio Solfaroli Camillocci: “autorevoli quotidiani, come il Sole
24 ore, hanno riportato rumors di ulteriore privatizzazione, attraverso la
cessione del 30% delle azioni di Poste attualmente in quota MEF. Sono solo
opinioni dei giornali o il Governo intende fare cassa con l?ennesima
privatizzazione? Serve chiarezza sulla maggioranza pubblica della più grande
azienda italiana”.
“I servizi sostenuti da risorse pubbliche e a sostegno della cittadinanza
come il progetto Polis di Poste Italiane sono possibili soprattutto grazie
alla maggioranza pubblica di questa azienda, una delle più grandi Società di
Stato. Cedere ulteriori quote al Mercato significa perdere ancora una volta
il controllo su una delle maggiori infrastrutture del Paese, qual è quella
postale. Ci risulta che non fossero questi i piani del Governo: il
Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sempre rivendicato la maggioranza
pubblica delle grandi aziende di Stato come Poste Italiane e per questo
chiediamo immediata chiarezza” aggiunge Solfaroli Camillocci.
“La UILposte è contraria a qualunque ulteriore cessione di quote azionarie
sul Mercato, in quanto sarebbe un’operazione di mera cassa, contraria ai
principi di socialità e ruolo pubblico nazionale che il Governo attuale ha
sempre annunciato nei suoi programmi elettorali e che adesso vogliamo vedere
alla prova dei fatti, per il bene dei cittadini italiani e dei lavoratori.
Sulle privatizzazioni selvagge, infatti, la Storia recente ha già decretato
i pessimi risultati, come emerso anche dagli Stati Generali del lavoro
pubblico UIL tenutesi a Salerno questo fine settimana: tagli alla forza
lavoro, dumping contrattuale con utilizzo di appalti ai limiti della
legalità, precariato, peggioramento dei servizi alla cittadinanza e delle
condizioni dei lavoratori. Questi elementi assumono contorni ancora più
preoccupanti alla vigilia dell’ennesimo processo di riorganizzazione del
settore del recapito e della logistica postale, i cui contorni sono ad oggi
ambigui ma su questo tema si faranno i conti con la concorrenza dei grandi
colossi internazionali, come Amazon. Fondamentale quindi che il Governo
definisca il ruolo delle aziende di Stato in questo contesto ? avverte
Solfaroli Camillocci.
?Il 30 aprile 2026 scadrá la concessione a Poste Italiane di fornitore del
Servizio Universale, atto a garantire a tutti i cittadini la possibilità di
fruire dei servizi postali: è uno spartiacque importante, sul quale ci
aspettiamo chiarezza e preparazione, non rumors preoccupanti” conclude il
Segretario Generale UILposte.