(AGENPARL) - Roma, 29 Settembre 2023(AGENPARL) – ven 29 settembre 2023 COMUNICATO STAMPA
29 settembre 2023
ACQUE SOTTERRANEE, ALFONSI: RISORSA PREZIOSA PER L’AMBIENTE DI ROMA
Con il Convegno “Cosa scorre sotto i nostri piedi? Le acque sotterranee di
Roma nel contesto del clima che cambia” tenutosi a Palazzo Valentini e
promosso dall’Assessorato capitolino all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei
rifiuti, è stato presentato lo studio sullo stato delle acque del
sottosuolo condotto da Roma capitale in collaborazione con l’Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (ISPRA) con cui, dal
2020, è attiva una convenzione.
La campagna di misure, svolta dall’Ufficio geologico e idrogeologico
capitolino con i tecnici ISPRA, ha riguardato 151 tra pozzi della città, in
gran parte di proprietà comunale, distribuiti in modo piuttosto omogeneo
sul territorio, ed ha evidenziato, anzitutto, che i livelli dei depositi
idrici sotterranei registrano una crescita rispetto alla media nel 66% dei
casi mentre nel 31% del totale vi è una flessione. In particolare, la falda
presenta un andamento sostanzialmente positivo nelle aree centrali e
occidentali della città, anche grazie alla presenza del Tevere e degli
affluenti che la alimentano, mentre nel settore orientale e sud-orientale
del territorio comunale sono più frequenti gli abbassamenti. Ciò si spiega
anche col fatto che quest’area costituisce la porzione nord-orientale del
quadrante dei Colli Albani, notoriamente molto antropizzato e sfruttato dal
punto di vista idrogeologico.
“Lo studio sulle attività di monitoraggio delle acque sotterranee condotto
dall’ufficio capitolino di geologia e idrogeologia ambientale in
collaborazione con Ispra ci fornisce importanti informazioni su un
patrimonio idrico estremamente prezioso per le azioni di contrasto al
cambiamento climatico, al fenomeno delle isole di calore e delle condizioni
di siccità che si verificano sempre con maggiore frequenza. Una risorsa che
può essere utilizzata, ad esempio, per l’irrigazione dei parchi pubblici e
delle aree agricole contribuendo al raffrescamento e al miglioramento delle
qualità ambientali della città, evitando l’uso di acque potabili. Il
costante controllo dei livelli dei pozzi consente anche di adeguare i
consumi e non depauperare le riserve. Inoltre, questa attività di
monitoraggio permette di acquisire informazioni sulla permeabilità dei
suoli del territorio di Roma e di individuare le aree da dove intervenire
per favorire l’infiltrazione delle acque piovane rimuovendo l’asfalto e le
coperture impermeabili in modo da contrastare gli allagamenti. I dati
scientifici forniti dalla ricerca sono estremamente utili per orientare le
azioni dell’amministrazione nella progettazione dei futuri interventi”, ha
dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei
rifiuti di Roma capitale.
“Questa giornata di studi ha avuto l’obiettivo di richiamare l’attenzione
su un tema molto importante, perché le acque di falda di Roma hanno
utilizzi diversificati, da quello agricolo a quello industriale, ma
soprattutto sono una risorsa per l’uso irriguo nei numerosi parchi
cittadini. Tuttavia, nonostante l’utilizzo diffuso, le acque sotterranee
sono ancora prese poco in considerazione in città, dove invece sappiamo che
costituiscono una risorsa di grande valore che può costituire un volano per
migliorare le condizioni della vita cittadina, anche in considerazione dei
cambiamenti climatici. Molti parchi oggi non irrigati potrebbero esserlo in
futuro, contribuendo al raffrescamento estivo della città. I cambiamenti
climatici ci invitano inoltre a ragionare nei termini delle cosiddette
“città spugna” e Roma potrebbe essere una di queste, ovvero una città in
grado di accumulare l’acqua piovana nel proprio sottosuolo per poi poterla
riutilizzare al bisogno mettendo in moto un sistema circolare di
accumulo/recupero delle acque di falda” ha dichiarato Maria Siclari,
Direttore generale ISPRA