
(AGENPARL) – mer 20 settembre 2023 *E sui canali social è record di interazioni, con quasi 600 mila
visualizzazioni in pochi mesi tra interviste, reel dietro le quinte e
contenuti inediti*
La stagione dei grandi numeri, dell’annunciata e sperata ‘fioritura’. La
*75**a** edizione dell’Estate Teatrale Veronese* si chiude con oltre *44
mila** spettatori* (per l’esattezza 44.226) in meno di 3 mesi. Da
Shakespeare, nucleo centrale del Festival, al teatro antico, dal jazz ai
cantautori alle sonorità internazionali, dalla danza classica a quella
inclusiva, fino al circo acrobatico. Una proposta a 360 gradi che ha
accontentato tutti, appassionati e cultori ma anche famiglie e giovani,
turisti stranieri e italiani da tutta la penisola. Un Festival che è sempre
più conosciuto anche fuori dalle mura cittadine.
A farla da padrone il Teatro Romano, con quasi 35 mila spettatori totali
per 35 serate di teatro, musica e danza. Praticamente una media di circa
mille presenze per ogni data (erano 866 nel 2022), oltre cento spettatori
in più a serata rispetto all’anno scorso. Da “Le allegre comari di Windsor”
dirette da Andrea Chiodi alla “Medea” con Laura Marinoni, dall’ironia di
Andrea Pennacchi nel raccontare il suo rapporto con Shakespeare al “Romeo e
Giulietta #generazionesacrificio” con gli adolescenti guidati da Silvia
Masotti e Camilla Zorzi, dal concerto di Tony Hadley all’esibizione di
Lindsey Stirling e poi ancora “Alice in Wonderland” del Circus Theatre
Elysium di Kiev, con tantissime famiglie e bambini entusiasti, anche sotto
la pioggia. Sono questi i titoli più seguiti del 2023, in un teatro sempre
più inclusivo e aperto a diversi tipi di pubblico.
Una stagione che crea indotto culturale, economico e occupazionale. Sono
stati oltre *400 i lavoratori* *e professionisti impegnati* per gli
spettacoli, tra tecnici, maschere, personale di sorveglianza-sicurezza,
staff di produzione, artisti, musicisti, maestranze e addetti alla
biglietteria.
Dal 20 giugno al 13 settembre il Festival organizzato dal *Comune di Verona*
ha portato in città 14 prime nazionali e 7 coproduzioni, confermando di
essere punto di riferimento nel panorama culturale nazionale. L’Estate
Teatrale Veronese 2023, curata dal direttore artistico *Carlo Mangolini*, è
stata realizzata in collaborazione con *Arteven*, con il sostegno del
*Ministero
della Cultura* e della *Regione Veneto*. E il sostegno degli sponsor *Banco
BPM*,* AGSM-AIM*, *Consorzio Vino Durello *e* Air Dolomiti.*
Grande successo di pubblico anche fuori dal Romano. Al Teatro Camploy il
Verona Shakespeare Fringe Festival, sezione internazionale dell’Estate
Teatrale realizzata in collaborazione con il Centro di Ricerca Skenè
dell’Università di Verona e il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale,
ha registrato 1.400 spettatori, quasi il doppio dello scorso anno.
Altri 7.950 gli spettatori nelle diverse sedi del Festival per gli *Intrecci
di programmazione*: 528 presenze nei Musei Lapidario Maffeiano e
Archeologico Cavalcaselle, 2 mila per il progetto dell’Università Veronetta
Contemporanea e altrettanti al Parco Santa Toscana per Spazio Teatro
Giovani, 1.356 alla Città dei Ragazzi di Fondazione Aida, 1.843 per il
“Romeo e Giulietta” itinerante del Teatro Stabile di Verona – Fondazione
Atlantide e 250 a Porta Palio per le serate di Commedia dell’Arte curate da
Teatro Scientifico.
A tracciare il bilancio della stagione 2023, questa mattina, a Palazzo
Barbieri, l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, il
direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini e la
vicedirettrice di Arteven Patrizia Boscolo, insieme ai rappresentanti
di produzioni,
istituzioni, sponsor che hanno collaborato alla riuscita del Festival.
“Vorrei iniziare ricordando Pierluca Donin, direttore di Arteven, che era
qui con noi per la conferenza stampa di lancio e che ci ha lasciato poco
fa. A tutto lo staff di Arteven, senza cui questa stagione non sarebbe
stata possibile, va tutta la nostra solidarietà e amicizia – esordisce
l’assessora alla cultura Marta Ugolini -. Ringrazio il direttore artistico
Carlo Mangolini assieme a tutti i professionisti, gli artisti, le
lavoratrici e i lavoratori (oltre 400 addetti) che hanno reso possibile una
programmazione di tre mesi di spettacolo, con oltre cinquanta serate tra il
Teatro Romano e gli altri luoghi iconici della città, con un programma
ricco e variegato, andato in scena di fronte a un pubblico numeroso,
superiore di circa cento persone ogni sera, che significa una media di
oltre mille spettatori a sera, nel solo Teatro Romano. Lo sforzo, anche
finanziario, profuso da parte del Comune di Verona, è volto a portare a
teatro le persone che non ci sono mai state, come i giovani o chi cede al
pregiudizio che a teatro ci si annoi. Continueremo a impegnarci per
espandere il nostro pubblico”.
“Entrando a Teatro Romano la sensazione è quella di essere in una grande
famiglia – afferma Patrizia Boscolo, vicedirettrice di Arteven -. Una magia
che durante l’Estate Teatrale Veronese si compie e si moltiplica non solo
in riva all’Adige ma in maniera diffusa in tutti i luoghi coinvolti dal
Festival, dove gli spettatori vengono accolti come fossero a casa. La
volontà di lavorare su una proposta multidisciplinare, inoltre, ha permesso
di comporre un mosaico unico aperto a un pubblico diversificato”.
“Questo è un momento di grande gioia – conclude il direttore artistico
Carlo Mangolini -, è stato fatto un lavoro immane per raggiungere questi
numeri e risultati, in un periodo difficile, in cui a livello nazionale
l’andamento generale non è così positivo. A Verona c’è grande fermento
culturale e un pubblico che ha voglia di arte e spettacolo. Tra i ricordi
più belli di questa estate, sicuramente il teatro colorato sotto la pioggia
durante una delle serate di Alice in Wonderland. Genitori, bambini e
ragazzi, attrezzati per il maltempo, sono rimasti fino all’ultimo minuto
regalandoci una grande emozione. C’è stato poi il debutto di Romeo e
Giulietta di Spazio Teatro Giovani, è stato coraggioso portare degli
adolescenti sul palco, un rischio bellissimo che ci ha dato una enorme
soddisfazione. E infine Medea, due serate da tutto esaurito, con Laura
Marinoni che ha avuto grandi ovazioni da rock star”.
*PROSA.* Il tutto esaurito è stato registrato da *Medea di Euripide* con
Laura Marinoni per la regia di Federico Tiezzi. Lo spettacolo, prodotto da
Fondazione INDA, è risultato il più visto della stagione con 2.968
spettatori, seguito da Andrea Pennacchi con il suo *Shakespeare & me*, che
ha registrato 2.488 ingressi. E poi ancora l’emozionante e commovente *Romeo
e Giulietta #generazionesacrificio* di Spazio Teatro Giovani con 1.944
persone presenti, un tripudio per i ragazzi in scena assieme a Giuseppe
Sartori. *Le Allegre Comari di Windsor* con Eva Robin’s diretta da Andrea
Chiodi hanno totalizzato 1.514 spettatori in due serate. E poi da ricordare
le date celebrative di *Letti d’amore *con Giuliana De Sio, Filippo Dini,
Francesco Montanari, Laura Morante e Andrea Bellacicco, e la partecipazione
straordinaria della Banda dell’Esercito Italiano tra le vie della città con
centinaia di persone che hanno seguito il concerto itinerante. *Aspettando
Re Lear *ha portato a Verona Alessandro Preziosi, Nando Paone, Roberto
Manzi, Federica Fresco, Valerio Ameli e le opere di Michelangelo
Pistoletto. *Napoleone. La morte di Dio *di Davide Sacco ha colpito il
pubblico con l’interpretazione di Lino Guanciale.
*DANZA. *Sfiorano quota 10 mila le presenze che hanno seguito gli
appuntamenti di danza, con 7.140 spettatori per le sei serate di *Alice in
Wonderland-reloaded* del Circus Theatre Elysium di Kiev. Grande successo
anche per *Giulietta e Romeo* del Balletto di Roma, che ha registrato 1.939
spettatori e la danza classica di *Preludes of Juliet* con Anbeta Toromani
e Alessandro Macario.
*MUSICA.* Tutto esaurito per l’esibizione di *Tony Hadley* che ha fatto
parlare l’Italia intera con i suoi 1.716 fan in un Teatro Romano
indimenticabile. Così come è stato per i 1.600 spettatori di *Lindsey
Stirling* e i 1.578 degli *Incognito*. “Rumors Festival”, sezione musicale
curata da Elisabetta Fadini, e “Verona Jazz”, curato da Ivano Massignan,
hanno registrato 8.108 presenze totali, a conferma del successo delle
proposte musicali internazionali.
Nel conteggio del Teatro Romano rientrano anche “Venerazioni” e “Folk
Festival”, le due rassegne curate da Boxoffice, che hanno registrato 2.590
spettatori con Xavier Rudd e Paola&Chiara. Così come la data unica di
“Zorba il Greco” che ha visto il ritorno di Fondazione Arena al Teatro
Romano. Un tripudio da 1.720 spettatori per la grande danza classica.
*TUTTI A TEATRO.* Un successo anche il progetto voluto dall’Amministrazione
comunale per abbattere le barriere economiche e cognitive, oltre agli
stereotipi, in grado di tenere lontane le persone svantaggiate dalla vita
culturale. Nel corso di otto serate, ben 150 utenti delle cooperative e
associazioni di assistenza del territorio hanno potuto assistere agli