
(AGENPARL) – gio 31 agosto 2023 Comunicato stampa
Circonvallazione di Altopascio: approfondimenti geologici e idraulici da parte del Comune per arrivare al costo definitivo dell’opera
Altopascio, 31 agosto 2023 – Prosegue il percorso per arrivare all’individuazione del tracciato dell’opera di circonvallazione di Altopascio, che dovrà collegare la via Romana alla Bientinese con l’obiettivo di liberare la Francesca Romea dal traffico pesante e rendere quindi pienamente funzionale l’opera di sottopasso ferroviario, la cui realizzazione spetta interamente a Rfi. In particolare l’amministrazione comunale si è fatta carico nelle settimane scorse, su richiesta della Provincia di Lucca – ente che ha in capo l’opera così come stabilito dal protocollo d’intesa con la Regione Toscana – di approfondire due aspetti rilevanti e determinanti al fine di avere il costo effettivo dell’infrastruttura: quello geologico, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento/riutilizzo delle terre; e quello idraulico, legato specialmente al parere del Genio Civile in merito all’eventualità o meno di realizzare opere per ridurre il rischio idraulico.
“Si tratta di un’opera estremamente complessa – commentano il sindaco, Sara D’Ambrosio e il presidente della Provincia, Luca Menesini – che richiede una serie di passaggi tecnici fondamentali e necessari per arrivare all’effettivo costo della strada, condizione prima per poter firmare l’accordo di programma con la Regione Toscana e stanziare le risorse previste. L’amministrazione provinciale sta concludendo la progettazione preliminare e da un computo già molto dettagliato è emerso che l’aspetto geologico da una parte e quello idraulico dall’altro facevano lievitare i costi di svariati milioni. Da qui la necessità di approfondire maggiormente questi due elementi così da avere il quadro effettivo della situazione: un lavoro, quest’ultimo, che ha portato avanti il Comune di Altopascio, sottolineando così anche la collaborazione che c’è tra i due enti per un’infrastruttura strategica per Altopascio e la Piana di Lucca”.
Per quanto riguarda la parte geologica, relativa allo smaltimento / recupero delle terre smosse in fase di costruzione dell’opera, la relazione del laboratorio che ha svolto le campionature certifica che il terreno è buono e può essere recuperato, senza che vada a discarica: questo significa abbattere i costi di svariati milioni di euro.
In particolare sono stati individuati e previsti 15 punti di campionamento (un campione ogni 100m lineari per 1.5 km): per ognuno dei punti individuati, con l’ausilio di un escavatore meccanico, è stato realizzato un campione rappresentativo del primo metro di profondità e un campione rappresentativo del secondo metro di profondità per un totale di 30 campioni di terreno sottoposti ad analisi.
La conoscenza geologica dei terreni che dovranno accogliere la nuova strada è fondamentale da un punto di vista tecnico, oltre che economico: l’obiettivo di tutti gli enti coinvolti, infatti, è evitare di creare una “Bientinese due”, con i problemi di smottamento e cedimento dell’asfalto che periodicamente si presentano.
L’altra questione, quella del rischio idraulico, è altrettanto delicata e ha a che fare direttamente con il Genio Civile. In particolare occorre stabilire se realisticamente siano necessarie alcune opere idrauliche, in una zona di fatto che è già la destinazione finale dell’acqua, con un presumibile incremento del livello liquido dell’allagamento del padule di qualche millimetro e pertanto si auspica che possa essere considerato trascurabile. Su questo aspetto il Genio Civile dovrà esprimersi.