
(AGENPARL) – sab 12 agosto 2023 SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI PAESAGGIO
FERRAGOSTO E ARCHEOLOGIA
VILLA
LIVIA, TERME
CARACALLA, ARCO
MALBORGHETTO
COMUNICATO STAMPA
Roma 12 agosto 2023
Istituito da Augusto nel 18 avanti Cristo come Feriæ Augusti, il Ferragosto, anche se in una data
diversa, si festeggia ancora oggi: la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro,
in questo giorno dedicato al riposo e alle gite promuove una apertura straordinaria della Villa di
Livia, dove probabilmente il primo degli imperatori romani assieme alla moglie Livia passava i
suoi momenti di ozio e di svago. E forse anche le sue Feriæ Augusti.
Ad altri due imperatori romani sono legati i siti archeologici della Soprintendenza accessibili il
prossimo 15 agosto: le Terme di Caracalla che saranno aperte oltre che a Ferragosto anche il 14,
lunedì giorno di abituale chiusura settimanale, e l’Arco di Malborghetto che, come Villa di Livia si
trova sulla via Flaminia.
Oltre alle maestose strutture del più importante impianto termale della capitale, a mosaici tra i
pochi che si possono ammirare nel posto in cui furono in origine realizzati, alla possibilità della
visita virtuale con i visori, alle Terme di Caracalla è in corso la mostra Letizia Battaglia senza fine.
Una retrospettiva a tutto tondo della fotografa palermitana, celebre per i suoi scatti sulla seconda
guerra di mafia, ma sensibile osservatrice della società italiana nei suoi aspetti più vari che questa
esposizione permette di scoprire.
L’Arco di Malborghetto venne costruito nel IV secolo dopo Cristo per celebrare il punto in cui
l’imperatore Costantino si era accampato la notte prima della battaglia di Ponte Milvio e dove
ebbe la leggendaria visione di una scritta in cielo, in hoc signo vinces, con accanto una croce
luminosa.
Si tratta di un monumento a pianta rettangolare che, con i suoi quattro fornici, segnava l’incrocio
di due importanti strade romane, la Flaminia e la Veientana, l’Arco di Malborghetto è oggi
immerso nel verde e nella natura. Se la sua originaria copertura in marmo è andata perduta a
eccezione di alcuni importanti reperti, con il tramonto dell’impero la struttura venne utilizzata in
diversi modi – chiesa, centro di un borghetto circondato da mura, erboristeria, osteria, casale,
stazione di posta. È affascinante osservare come i riutilizzi abbiano lasciato i loro segni, più o