
(AGENPARL) – gio 03 agosto 2023 [image: logo_filiera.png]
*Tavolo filiera grano/pasta. Filiera Italia: “Aumentare la produzione
nazionale di grano duro ed assicurare equa ripartizione del valore lungo la
filiera, unica via per crescere tutti”*
Roma, 3 agosto – “Abbiamo imparato tutti negli ultimi due anni che
dipendere dall’estero per beni essenziali, quali cereali, grano etc, è
pericoloso perché potrebbe mettere a rischio l’intera filiera e la
sicurezza del Paese” ha detto Luigi Scordamaglia, amministratore delegato
di Filiera Italia che ha partecipato al tavolo ministeriale convocato dal
Ministro Lollobrigida sulla filiera del grano e della pasta. Nel 2022,
infatti, ben 72 Paesi a livello globale hanno introdotto restrizioni al
proprio export di prodotti agricoli e la Cina ha stoccato circa l’85% dello
stock di grano globale. “L’obiettivo – prosegue Scordamaglia – non può
quindi che essere aumentare strategicamente la produzione nazionale di
grano duro attraverso l’unico strumento che lo consente e cioè i contratti
di filiera che se adeguatamente implementati assicurano stabilità e
garanzia di un prezzo trasparente e remunerativo per tutti”.
E prosegue l’amministratore delegato “Sempre attraverso i contratti di
filiera e la ricerca di partnership pubblico private è possibile una
costante crescente valorizzazione, anche qualitativa, del grano italiano”.
In merito poi ad iniziative finalizzate a calmierare i prezzi e contrastare
eventuali forme speculative secondo Scordamaglia esiste un unico modo
“partire da una seria e oggettiva analisi dei costi di produzione da
affidare ad un organismo terzo è qualificato, come Ismea”. “Una trasparenza
nei prezzi che aiuta, non limita il mercato – sottolineano da Filiera
Italia – e che passa anche attraverso una Commissione Unica Nazionale (CUN)
che superi commissioni locali troppo spesso soggette a pressioni e
forzature strumentali”.
Infine Scordamaglia ha richiamato la necessità che “l’Italia prenda una
posizione chiara sulla proposta di riautorizzazione del glifosate chiedendo
un divieto totale per tutta Europa e per i prodotti importati per qualsiasi
uso in pre raccolta”. Uso vietato in Italia, ma purtroppo consentito nel
grano di importazione.