
(AGENPARL) – mer 02 agosto 2023 INTERVENTO DI CONFINDUSTRIA CATANIA SU INCENDIO AEROPORTO: “DISAGI NON PIÙ
TOLLERABILI, FARE CHIAREZZA SULLE RESPONSABILITÀ, INDISPENSABILE TORNARE
ALLA NORMALITA’ â€.
Catania, 2 agosto – Un calvario senza fine per i passeggeri. Perdite ancora
incalcolabili per le imprese. Un grave danno d’immagine per la città ,
proprio nell’anno in cui il sistema turistico si preparava a registrare il
“tutto esauritoâ€.
A quasi 20 giorni dall’incendio che ha colpito l’aeroporto Fontanarossa,
nessuna certezza sui tempi dell’effettivo ripristino della completa
operatività dello scalo, grande caos nella gestione dell’emergenza, nessuna
prospettiva a breve di ritorno alla normalità .
E’ inaccettabile constatare che nel momento in cui occorrerebbe una reale
presa di coscienza rispetto all’inadeguatezza di un sistema che non è
riuscito ad affrontare con efficacia l’emergenza scaturita dall’incidente,
si continuino, invece, a diffondere da parte dei vertici della Sac
dichiarazioni che stridono con la realtà dei fatti. Se è vero, com’è vero,
che ancora adesso, la situazione di caos venutasi a creare può essere
toccata con mano da migliaia di passeggeri lasciati allo sbando.
E’ ovvio che il danno diretto e materiale patito dalle imprese turistiche è
quello più evidente, con migliaia di prenotazioni cancellate o
riprogrammate, sempre in balia di informazioni carenti sulle attivitÃ
dello scalo. Ma la filiera del danno che si è abbattuto sull’intero
sistema produttivo e su cittadini e imprese è ben più articolata.
Pesa, e anche molto, il tentativo di dipingere l’accaduto come una fatalitÃ
verso la quale non si potesse reagire con migliore tempismo; verso la quale
il management della società e tutti gli attori coinvolti, responsabili
della gestione di uno tra i principali aeroporti d’Italia, non potessero
schierare le migliori competenze di cui dispongono, sia interne che
esterne.
Risalire velocemente alle responsabilità , per trarne le dovute conseguenze,
e aumentare le capacità di fronteggiare anche le emergenze minori che si
possono verificare in una struttura altamente sensibile, sarebbe il primo
passo per ristabilire un clima di chiarezza.
Servirebbe a stemperare la pesante sfiducia ingenerata tra cittadini e
imprese, che pagano lo scotto di una gestione certamente manchevole e non
più sostenibile.
Occorre un intervento politico istituzionale risolutivo e deciso, per
garantire al più presto un ritorno alla “piena operatività †e un immediato
innalzamento dei livelli di qualità e sicurezza, imprescindibili obiettivi
di un aeroporto che rappresenta la principale porta di accesso del
Mediterraneo.
*CONFINDUSTRIA CATANIA*
Patrizia Mazzamuto