
(AGENPARL) – mar 01 agosto 2023 Gentilissime/i
vi invio nota stampa relativa al primo intervento per la cura delle
fratture vertebrali realizzato nella struttura di Radiologia
interventistica dell’Aou di Sassari.
Nella nota stampa tutti i dettagli e in allegato due fotografie: una
scattata durante l’intervento e un’altra del professor Salvatore Masala.
Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti
Andrea Bazzoni
Comunicato n. 0093/2023/US
*COMUNICATO STAMPA*
*In Radiologia interventistica la cura delle fratture vertebrali*
*Nella struttura al secondo piano del palazzo Clemente realizzato il primo
intervento dal professor Salvatore Masala, pioniere nel settore in Italia.
In Aou in atto un rinnovamento tecnologico*
Sassari 1 agosto 2023 – Un intervento *con doppia tecnica* che consente di
rialzare le vertebre e inserire una sostanza, l’acrilato, una sorta di
cemento, che riempie la cavità vertebrale e ripristina la giusta altezza
tra le vertebre. È stato *realizzato per la prima volta* a Sassari nella
struttura di *Radiologia interventistica* dell’*Aou* *di Sassari*, al
secondo piano del palazzo Clemente, diretta dal professor *Salvatore Masala*.
Una vera e propria novità per la struttura che in quest’ultimo periodo è
interessata da un importante sviluppo tecnologico.
L’intervento è stato realizzato su una paziente con *fratture vertebrali da
osteoporosi*, a livello della undicesima e dodicesima vertebra. «Abbiamo
eseguito una vertebro-plastica – spiega il direttore di Scienze
Radiologiche professor *Salvatore Masala, *considerato uno dei pionieri in
Italia dell’interventistica spinale – e abbiamo usato uno strumento che si
chiama *device intrasomatico*. Questo permette di rialzare il corpo
vertebrale crollato e, successivamente, di inserire il cemento.
«È inusuale eseguirlo simultaneamente sulla stessa persona, ma – prosegue
il *docente* sassarese – trovava indicazione in relazione a quella che era
la morfologia del corpo vertebrale fratturato».
L’intervento, fatto in blanda sedazione cioè con anestesia locale, è stato
eseguito senza incidere la cute del paziente ma realizzando dei “semplici”
fori, attraverso i quali il radiologo interventista ha effettuato le
procedure. La paziente, per circa 4 ore, è rimasta in *day hospital* e poi
è stata dimessa, con la programmazione di successivi controlli. Il tutto è