
(AGENPARL) – sab 22 luglio 2023 AUTORITÀ DI BACINO DELL’APPENNINO SETTENTRIONALE
COMUNICATO STAMPA
preghiera di pubblicazione e diffusione)
Severità idrica bassa in Toscana, grazie a un giugno piovoso
Meno bene per la Liguria, che si attesta su valori di severità media
I dati dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici
nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale
22 luglio 2023 – Stabile il livello di severità idrica in Toscana. Il report dell’Osservatorio permanente
sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, riunitosi lo scorso 14
luglio in seno all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, inquadra una
situazione differenziata sul distretto che vede appunto la Toscana, insieme a Umbria e bacino del
Magra (Liguria/Toscana) in un livello di severità idrica bassa mentre gli indicatori attestano un
livello di severità idrica media in Liguria, su tutto il territorio con tendenza ad aumento. Resta alta
l’attenzione sulla Val di Cornia (Toscana), anche per motivi legati ad aspetti qualitativi della falda, e
sui bacini di ponente in Liguria.
Grazie alle piogge degli ultimi due mesi e ai conseguenti volumi invasati (falde e invasi), la situazione
è migliore rispetto allo stesso periodo del 2022 per la Toscana (dove nel mese di giugno sono
piovuti 91 mm di pioggia contro i 54 attesi e il surplus su 12 mesi è di circa 80 mm) e Umbria (surplus
a livello regionale da ottobre del 10% e del 15% negli ultimi 6 mesi). La situazione ligure dovrà
invece essere oggetto di un attento monitoraggio e di specifica valutazione, anche in
considerazione delle modeste risorse invasabili e degli scarsi afflussi del periodo, in particolare in
ponente.
I dati sui livelli piezometrici, aggiornati al 30 giugno 2023, complice un mese di giugno abbastanza
piovoso, vedono un quadro generale di miglioramento delle falde, anche se resta la situazione di
criticità cronica in alcune aree, soprattutto costiere. In generale, la situazione piezometrica del
Distretto conferma il miglioramento già registrato a giugno. Si confermano comunque degli
elementi di criticità in alcune aree come la costa livornese, ma anche la falda del Roia in Liguria.
I prossimi mesi sono quelli tipicamente contraddistinti da piogge modeste e comunque ininfluenti
per la ricarica delle falde, da prelievi rilevanti (soprattutto nelle falde costiere) e da temperature
elevate, con il conseguente abbassamento stagionale della soggiacenza delle falde. Ad aggravare la
situazione nelle zone costiere potrebbe anche concorrere un possibile aumento della intrusione
salina dovuta anche dall’instaurarsi di livelli piezometrici più bassi dei valori medi, fenomeno che
può aumentare il rischio di ingressione del cuneo salino. Da qui l’importanza di monitorare anche i
parametri chimici ed in particolare la conducibilità in queste aree.
Non emergono segnalazioni di criticità dal settore irriguo né dai gestori del Servizio Idrico
Integrato.