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ATS Città Metropolitana di Milano vuole rassicurare gli operatori della Continuità assistenziale e i cittadini di Milano che, con la nuova organizzazione della ex Guardia medica, il servizio per i cittadini non solo sarà garantito, ma migliorato e reso più capillare ed efficiente.
Per maggiori informazioni tecniche, si rimanda al comunicato stampa di Lombardia Notizie, pubblicato e inviato ai media in seguito alla presentazione della riorganizzazione della CA di Milano lo scorso 5 luglio e alle slide presentate in tale occasione, che vengono allegate.
È, però, importante dare qualche altro dato per capire meglio perché si è deciso di dare una nuova organizzazione all’ex Guardia medica, operata all’interno degli accordi nazionali e regionali.
Secondo i dati raccolti dall’Agenzia nel 2023, questa è la situazione attuale delle postazioni telefoniche di Continuità Assistenziale .
Nei giorni feriali, ogni operatore riceve una chiamata ogni 42 minuti nella fascia oraria 20-24, mentre nella fascia 24-8 l’intervallo sale a 222 minuti (una chiamata ogni 3 ore e 42 minuti).
Nei giorni festivi, invece, ogni operatore riceve una chiamata ogni 42 minuti nella fascia oraria 20-24, mentre nella fascia 24-8 una chiamata ogni 113 minuti (un’ora e 53 minuti).
Con la nuova organizzazione della continuità assistenziale, invece, un operatore riceverà una chiamata ogni 35 minuti nella fascia 20-24 sia nei giorni festivi sia nei giorni feriali, una chiamata ogni 51 minuti nella fascia 24-8 nei giorni festivi e una chiamata ogni 111 minuti (un’ora e 51 minuti) nella fascia 24-8 nei giorni feriali.
Si tratta di tempi più che congrui per svolgere un’attività di risposta telefonica e anche per poter svolgere una televisita attraverso gli strumenti di telemedicina previsti dalla nuova Centrale UniC.A. In ogni caso ATS ha attivato un tavolo tecnico con i rappresentanti dei medici con cui ha definito molti dei passaggio operativi e che nei prossimi tre mesi continuerà a monitorare il servizio.
La rimodulazione dell’offerta delle postazioni telefoniche che confluiranno in UniC.A ha permesso di aumentare le ore dedicate all’attività ambulatoriale della continuità assistenziale e il numero sedi, con un aumento di 300 ore settimanali dedicati alle visite.
L’esperienza dell’ATS della Montagna, che ha già avviato questo progetto, ha dimostrato, fra l ‘altro che la Centrale UniC.A., grazie alle televisite e all’attività ambulatoriale, ha ridotto la necessità di esecuzione di visite domiciliari, che comunque non subiranno rallentamenti considerato che nelle ore notturne, prefestive e festive i tempi di percorrenza per raggiungere i diversi quartieri di Milano sono limitati.