
(AGENPARL) – lun 19 giugno 2023 Rapporto sulla delittuosità
e sulla percezione della
sicurezza in Toscana
Firenze, Dicembre 2022
RICONOSCIMENTI
La ricerca, svolta nell’ambito delle attività comuni di IRPET con Regione Toscana, è stata curata da Donatella
Marinari all’interno dell’Area Congiuntura e struttura economica coordinata da Leonardo Ghezzi.
Editing a cura di Elena Zangheri.
Indice
INTRODUZIONE
LA DELITTUOSITÀ IN TOSCANA NEL CONFRONTO CON LE ALTRE REGIONI ITALIANE
1.1 Totale dei delitti denunciati all’Autorità Giudiziaria nel 2021
1.2 Dinamiche di medio e lungo periodo della delittuosità totale
1.3 Il profilo della criminalità: le tipologie di reato
LA DELITTUOSITÀ NELLE PROVINCE E NELLE CITTÀ
2.1 Le province toscane nel panorama nazionale
2.2 Le città capoluogo e gli altri comuni
2.3 La città di Firenze
LA PERCEZIONE SOGGETTIVA DELLA SICUREZZA IN TOSCANA
INTRODUZIONE
Il rapporto presenta i principali dati sulla delittuosità a livello regionale, provinciale e dei
capoluoghi di provincia nel 2021. Nel primo anno della pandemia, le misure restrittive
imposte dall’emergenza sanitaria hanno portato a una forte riduzione dei reati predatori
(furti in abitazione, borseggi e rapine). Questi reati, che hanno toccato nel 2020 i valori più
bassi di tutta la serie storica, nel 2021 con l’allentamento delle misure restrittive alla
mobilità e ai contatti sociali sono tornati a registrare una lieve crescita (+12mila denunce),
rimanendo però molto di sotto i valori registrati nel periodo pre-pandemia (- 26mila denunce
pari a -16%).
Le tipologie di reato in calo sia nel 2020 sia nel 2021 sono i furti con destrezza, più che
dimezzati nell’anno del lock-down, le rapine in abitazione e negli esercizi commerciali, i
reati legati agli stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione. Anche il vasto gruppo
dei reati definiti “altri”, 31mila denunce il 21% del totale, si mostra ancora in diminuzione.
L’andamento del numero di delitti denunciati, negli ultimi due anni, mostra differenze tra le
città capoluogo e gli altri comuni delle province. In media nei comuni capoluogo si osserva
una crescita minore sul 2020 e una maggiore diminuzione rispetto al 2019 . La metà del
numero dei reati nel 2021 è stata denunciata nei comuni capoluogo di provincia, ma questi
ultimi hanno contribuito solo per il 36% all’aumento rispetto al 2020, +4mila reati contro i
+8 dei non capoluogo, e per il 75% alla diminuzione rispetto al 2019, -20mila denunce contro
le -7mila degli altri comuni.
Tra le città è Firenze quella che mostra un aumento dei reati tra i più contenuti sul 2020 e la
maggiore riduzione rispetto al 2019.
Nonostante l’effetto Covid sulla delittuosità non sia chiaramente quantificabile i dati del
2021 si inseriscono nel quadro della complessiva riduzione dei reati osservabile dal 2013 in
tutte le regioni italiane. Inoltre la Toscana è caratterizzata da una bassa incidenza dei reati
predatori più violenti, quali scippi e rapine, così come quelli contro la persona, omicidi
tentati e consumati,minacce, percosse, lesioni dolose.
Anche la percezione del rischio criminalità da parte delle famiglie, misurata da ISTAT
attraverso l’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, è in continua diminuzione dal 2016 e
nel 2021 raggiunge il valore più basso registrato dal 2005, solo il 18,6% degli intervistati
dichiara di percepire, molto o abbastanza, il rischio di criminalità nella propria zona di
residenza. Aumenta la percezione di sicurezza nel camminare di sera da soli e diminuisce la
percezione del degrado nel proprio quartiere.
LA DELITTUOSITÀ IN TOSCANA NEL CONFRONTO CON LE ALTRE REGIONI ITALIANE
Totale dei delitti denunciati all’Autorità Giudiziaria nel 2021
In Toscana, nel corso del 2021, sono stati denunciati 140.460 reati, in aumento del 10%
(+12mila denunce) rispetto al 2020, anno segnato dalle restrizioni rese necessarie per
contrastare la pandemia, ma in calo sul 2019, -26mila denunce pari a -16%, la riduzione più
consistente registrata in Italia (Grafico 1).
Grafico 1
VARIAZIONE % DEL NUMERO DI REATI DENUNCIATI NELLE REGIONI ITALIANE. 2021-2020 e 2021-2019
2021/2020
2021/2019
+11%+11%
+6% +7%
-12%-12%
-11%-11%
-10%-10%
-7% -6%
-8% -7%
-9% -9% -9%
+7% +6%
-5% -4% -4%
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT – L’analisi dei delitti denunciati si basa sui dati delle denunce trasmesse
alla Magistratura dalle Forze dell’ordine. I dati utilizzati nel rapporto sono raccolti dal Ministero dell’Interno e
diffusi dall’Istat (http://dati.istat.it)
I reati denunciati nella nostra regione rappresentano il 6,7% del totale nazionale. Il
maggior numero di segnalazioni all’autorità giudiziaria si riscontra in Lombardia con un
valore di 399mila reati denunciati, al secondo posto si pone il Lazio con 248mila delitti.
Seguono la Campania (203mila) e l’Emilia Romagna (181mila).
Il tasso di delittuosità – numero di reati segnalati per 100mila residenti – è l’indicatore
comunemente utilizzato per effettuare confronti tra diversi territori; tuttavia, la mancata
corrispondenza tra residenti e popolazione che insiste quotidianamente nei diversi luoghi
(pendolari, turisti, studenti fuori sede e tutte le altre possibili categorie di “utenti” delle
città), porta a graduatorie distorte. Questa distorsione diviene progressivamente più
importante passando dal livello regionale a quello provinciale fino ai capoluoghi di
provincia. Non potendo, comunque, stimare in maniera adeguata l’entità della popolazione
effettivamente a rischio reati, anche in questo rapporto, il tasso di delittuosità viene
utilizzato per confrontare la nostra regione e le sue città con le altre realtà italiane.
In Toscana il numero di delitti denunciati per 100mila residenti nel 2021 è pari a 3.812
(circa 3,8 per 100 residenti) dato che colloca la nostra regione (Grafico 2) al sesto posto nella
graduatoria nazionale.
Grafico 2
TASSO DI DELITTUOSITÀ ANNO 2021. Reati denunciati per 100mila residenti.
4,500
4,000
3,812
3,560
3,500
3,000
2,500
2,000
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Dinamiche di medio e lungo periodo della delittuosità totale
Nel corso degli anni Novanta, il numero di reati denunciati in Toscana ha seguito
l’andamento medio nazionale (Grafico 3). Tra il 2001 e il 2007 la crescita delle segnalazioni
è stata più intensa nella nostra regione per poi diminuire, in linea con la media italiana,
fino al 2010. Dopo quest’anno, anche per i ritardati effetti della crisi economica e
finanziaria, i livelli della criminalità tornano a salire. Il picco viene raggiunto nel 2013 dopo
di che il numero delle denunce torna a decrescere, in Toscana come in tutto il territorio
nazionale, fino al minimo del 2020. Il numero di reati denunciati nel 2021 in Toscana,
140mila, riporta la regione ai livelli di fine anni ’90, 141mila le denunce nel 1998.
Grafico 3
NUMERO DI REATI DENUNCIATI IN TOSCANA E ITALIA. NUMERI INDICE 1991=100. ANNI 1991-2021
Toscana
Italia
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Oltre al numero assoluto di reati in tutte le regioni italiane si assiste al calo del tasso di
delittuosità (Grafico 4), in Toscana questo indicatore passa da 5.211 denunce per 100mila
abitanti nel 2013 a 3.812 nel 2021 (-27%). Tale riduzione è vicina al valore medio nazionale,
nel centro nord la regione con la maggior contrazione è l’Emilia Romagna (-32%).
Grafico 4
TASSO DI DELITTUOSITÀ. NUMERO DI DENUNCE PER 100.000 ABITANTI
VARIAZIONI PERCENTAULI 2021-2013
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Nella graduatoria regionale per tasso di delittuosità (Tabella 1), la Toscana, con un valore
di 3.812 denunce per 100mila residenti, si colloca, in modo stabile da vent’anni, nella sesta
posizione dopo Lazio (4.328), Liguria (4.134), Emilia Romagna (4.081), Lombardia (3.997) e
Piemonte (3.985).
Tabella 1
TASSI DI DELITTUOSITÀ: DELITTI DENUNCIATI PER 100MILA RESIDENTI. ANNI 1991-2021
Posizione graduatoria regionale
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino-A.Adige
Veneto
Friuli-V.Giulia
Liguria
Emilia Romagna
5.472
3.234
4.756
2.792
3.297
4.475
7.711
3.896
4.705
3.050
3.880
2.405
3.441
3.393
5.430
4.486
5.638
3.575
5.655
3.538
4.214
3.598
5.915
5.964
3.985
2.424
3.997
2.502
3.041
2.644
4.134
4.081
TOSCANA
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
4.294
1.903
2.498
7.310
2.956
1.617
4.389
5.098
1.918
2.791
4.924
5.859
3.644
3.169
2.466
5.057
2.605
1.662
3.300
3.212
2.032
3.077
3.227
3.419
5.211
4.319
3.637
5.830
4.080
3.032
3.854
4.225
2.599
3.413
4.223
3.569
3.812
3.143
2.451
4.328
2.765
2.686
3.615
3.190
2.379
2.836
3.139
2.709
ITALIA
4.665
Nord Ovest
5.281
Nord Est
3.615
Centro
5.302
4.408
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
3.736
4.341
3.758
4.107
3.147
4.802
5.659
4.754
5.237
3.919
3.560
3.994
3.348
3.841
3.169
Il profilo della criminalità: le tipologie di reato
In linea generale è possibile distinguere fra diversi tipi di reati che producono effetti molto
diversi fra loro in termini di allarme sociale e percezione del livello di sicurezza da parte dei
cittadini. Vediamo in dettaglio i livelli di delittuosità per alcune di queste tipologie.
Consideriamo i reati violenti che destano grande preoccupazione per la loro gravità, ovvero
gli omicidi tentati e quelli consumati e altri reati contro la persona come minacce, percosse,
lesioni dolose, violenze sessuali, sequestri di persona. Questo tipo di reati registra tassi per
100mila residenti decisamente più elevati nelle regioni del sud di Italia.
L’incidenza sulla popolazione degli omicidi volontari, consumati o tentati, in Toscana è
inferiore alla media nazionale (1,5 contro 2,1, in valore assoluto 53 denunce), così come ai
valori registrati in alcune regioni del nord, occupando la tredicesima posizione della
graduatoria regionale (Tabella 2); anche per gli omicidi colposi – 88 denunce di cui 54
omicidi stradali – la nostra regione mostra un valore del tasso tra i più contenuti (17°
posizione), lo stesso per i reati violenti la Toscana (14° posizione).
Tabella 2
TASSI DI DELITTUOSITÀ: DELITTI DENUNCIATI PER 100MILA RESIDENTI. 2021
In rosso la posizione in graduatoria delle 5 regioni con valori più alti
Tassi di delittuosità
Posizione nella graduatoria regionale
Omicidi
Omicidi Violenze
Omicidi volontari
Omicidi
Violenze
volontari
Colposi
consumati o tentati
Colposi
consumati o
tentati
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
256,6
438,2
250,7
222,7
203,3
214,5
293,3
288,7
244,9
Umbria
2,0 3,1
258,7
Marche
1,4 2,6
201,0
Lazio
2,5 3,1
247,0
Abruzzo
1,2 3,9
235,7
Molise
1,0 3,8
250,3
Campania
3,0 3,6
293,9
Puglia
3,1 3,6
234,4
Basilicata
2,0 6,5
262,7
Calabria
3,1 5,2
306,9
Sicilia
2,5 3,4
274,7
Sardegna
3,2 3,7
271,2
Italia
2,1 3,0
255,1
(*) sono considerati i reati di minacce, percosse, lesioni dolose, violenze sessuali, sequestri di persona
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Come si può osservare dai grafici nel Grafico 5 gli omicidi volontari consumati e tentati
risultano in diminuzione dal 2010, in Toscana come nel resto del paese (rispettivamente
-66% e -30%); le denunce per minacce (3.786) sono calate del 19%.
Le violenze sessuali (350 segnalazioni) sono inferiori al 2018 nonostante l’aumento rispetto
al 2020.
Grafico 5
REATI SEGNALATI: NUMERI INDICE 2010=100. ANNI 2010-2021
Nord Ovest
Nord Est
TOSCANA
ITALIA
Violenze sessuali
Omicidi volontari consumati e tentati
Lesioni dolose
Minacce
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
L’indice di delittuosità relativo agli scippi, rapine in strada e in abitazione (39 denunce per
100mila residenti) assume in Toscana valori più contenuti rispetto alla media nazionale
(Tabella 3); i reati di estorsione, usura, gli attentati, i danneggiamenti a seguito d’incendio
e l’associazione per delinquere, eventi spia di infiltrazioni mafiose, hanno anch’essi
un’incidenza inferiore rispetto a quella osservata nelle maggiori regioni del nord; nel
complesso, questi reati sono più presenti nelle regioni meridionali.
Tabella 3
TASSI DI DELITTUOSITÀ: DELITTI DENUNCIATI PER 100MILA RESIDENTI. 2021
In rosso la posizione in graduatoria delle 5 regioni con valori più alti
Tassi di delittuosità
Posizione nella graduatoria regionale
Furti con
Usura,
Furti con
Usura,
strappo,
estorsioni,
strappo,
estorsioni,
rapine in
Rapine in
attentati,
rapine in
Rapine in
attentati,
pubblica
esercizi danneggiamento
pubblica
esercizi danneggiamento
via, rapine commerciali,
a seguito via, rapine commerciali,
a seguito
banche, d’incendio, reati
banche, d’incendio, reati
abitazione
poste
associativi abitazione
poste
associativi
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Italia
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Le rapine mostrano una tendenza generale alla diminuzione (Grafico 6). In Toscana il 2021
ha confermato questa tendenza dopo l’incremento nel 2018 delle rapine in abitazione e di
quelle negli esercizi commerciali. In forte riduzione gli scippi (da 1.139 denunce nel 2013 a
585).
Grafico 6
REATI SEGNALATI: NUMERI INDICE 2010=100. ANNI 2010-2021
Nord Ovest
Nord Est
TOSCANA
Rapine in esercizi commerciali
Furti con strappo
Rapine in strada
ITALIA
Rapine in banche, uffici postali
Usura, estorsioni, attentati,
danneggiamento seguito da incendio
Rapine in abitazione
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Lo spaccio, la detenzione e cessione illecita di stupefacenti sono reati che caratterizzano
molte realtà urbane e la Toscana, con 2.057 denunce e un tasso pari a 55,8 reati denunciati
per 100mila residenti, si colloca al settimo posto della graduatoria delle regioni italiane
(Tabella 4).
Tabella 4
VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA SUGLI STUPEFACENTI: DELITTI DENUNCIATI PER 100MILA
RESIDENTI. Anno 2021
In rosso la posizione in graduatoria delle 5 regioni con valori più alti
Tasso di delittuosità Posizione nella graduatoria regionale
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino AA
Veneto
Friuli VG
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Italia
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
La riduzione di questo tipo di reati è costante dal 2018 anno in cui è stato raggiunto il
massimo 3.046 denunce (Grafico 7).
Grafico 7
VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA SUGLI STUPEFACENTI. NUMERI INDICE 2010=100. ANNI 2010-2021
Nord Ovest
Nord Est
TOSCANA
ITALIA
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Nel termine “microcriminalità” è compresa una larga fetta di reati contro la proprietà:
borseggi, furti in appartamento, furti di motocicli, danneggiamenti, ma anche rapine di
entità modesta e di scarsa preparazione. Si tratta di reati particolarmente diffusi negli
ambiti urbani, tanto più presenti nelle grandi città, che impattano significativamente sulla
percezione della sicurezza-insicurezza di un luogo e che possono causare ricadute
psicologiche per le vittime anche al di là della valutazione del danno economico.
In Toscana nel corso del 2021 sono stati denunciati 11.031 furti in appartamento, 5.665
borseggi, 6.046 furti di oggetti da auto in sosta, 4.349 furti in esercizi commerciali e 20.363
casi di danneggiamenti.
Danneggiamenti e furti diversi da quelli dei mezzi di trasporto vedono le regioni del centro
nord ai primi posti delle graduatorie, con la Toscana, rispettivamente, al 4° e 5° posto
(Tabella 5); le regioni meridionali presentano tassi più elevati per i furti di veicoli.
Tabella 5
TASSI DI DELITTUOSITÀ: REATI DENUNCIATI PER 100MILA RESIDENTI. 2021
Tassi di delittuosità
Posizione nella graduatoria regionale
Furti con
Furti di Danneggiamenti
Furti con
Furti di Danneggiamenti
destrezza, autoveicoli,
destrezza, autoveicoli,
scooter,
scooter,
abitazioni,
abitazioni,
esercizi
esercizi
commerciali
commerciali
e da auto in
e da auto in
sosta
sosta
Piemonte
780,4
780,8
Valle d’Aosta
168,1
325,8
Lombardia
855,3
129,2
579,1
Trentino Alto Adige
361,0
229,8
Veneto
641,6
331,5
Friuli Venezia Giulia
359,5
247,9
Liguria
650,1
119,5
734,9
Emilia-Romagna
821,7
454,7
Toscana
735,2
507,6
Umbria
518,2
421,7
Marche
300,3
Lazio
893,7
337,9
468,8
Abruzzo
339,0
350,1
Molise
271,8
142,5
291,3
Campania
409,6
508,6
193,9
Puglia
329,6
401,0
324,7
Basilicata
146,0
278,7
Calabria
173,6
114,0
365,5
Sicilia
303,3
287,1
281,1
Sardegna
238,9
396,6
Italia
600,8
186,0
431,6
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
In un contesto di generalizzata diminuzione delle denunce di questi reati in Toscana si
evidenzia la più consistente riduzione dei furti con destrezza tra 2019 e 2021, -62% contro
la media nazionale di -32%, anche i furti in appartamento sono inferiori al dato 2019 (-31%)
nonostante la crescita rispetto al 2020. Lo stesso accade per i furti negli esercizi
commerciali così come quelli compiuti all’interno di auto in sosta e per i danneggiamenti
(Grafico 8).
Grafico 8
REATI SEGNALATI: NUMERI INDICE 2010=100. ANNI 2010-2021
Nord Ovest
Nord Est
TOSCANA
Furti con destrezza
ITALIA
Furti in abitazioni
Furti di oggetti da auto in sosta
Furti in esercizi commerciali
Danneggiamenti
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
LA DELITTUOSITÀ NELLE PROVINCE E NELLE CITTÀ
Come già osservato nell’analisi regionale, sono le province del centro nord a far registrare i
livelli più alti nei tassi di delittuosità.
Figura 1
TASSI DI DELITTUOSITÀ NELLE PROVINCE ITALIANE. 2021
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Considerando i tipi di reato ritroviamo la diversa “specializzazione” delle province del centro
nord dove i furti in abitazioni, in esercizi commerciali, in auto in sosta e i borseggi
rappresentano più del 20% dei reati denunciati (Figura 2) mentre in quelle meridionali i reati
contro la persona e quelli associativi superano il 10%,
Figura 2
PROVINCE ITALIANE: PESO SUL TOTALE DEI REATI DI FURTO (a) E DEI REATI CONTRO LA PERSONA E
ASSOCIATIVI (b). 2021
a) Furti in abitazioni, in esercizi commerciali, in auto in sosta e borseggi
b) Minacce, percosse, lesioni dolose, violenze sessuali, attentati, omicidi volontari, tentati omicidi, associazione
mafiosa e associazione per delinquere
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Le province toscane nel panorama nazionale
Nel 2021 cinque delle dieci province toscane si collocano tra le prime 25 in Italia per tasso
di delittuosità (Tabella 6), Firenze, Prato e Livorno tra le prime dieci mentre Arezzo e Siena
registrano i valori più bassi, inferiori al valore mediano delle province italiane (2.976).
Tabella 6
TASSI DI DELITTUOSITÀ PER PROVINCIA. 2021
Tasso di delittuosità
Posizione nella graduatoria
Milano
5.981
Rimini
5.495
Torino
5.041
Bologna
4.978
4.851
Imperia
4.747
Firenze
4.719
Prato
4.403
Livorno
4.257
Napoli
4.203
Genova
4.165
Savona
4.029
Foggia
3.924
Parma
3.899
Pavia
3.895
Modena
3.845
Ferrara
3.808
Venezia
3.764
Trieste
3.719
Ravenna
3.696
3.624
Grosseto
3.569
La Spezia
3.533
Piacenza
3.521
Catania
3.509
Massa-Carrara
3.506
Lucca
3.389
Pistoia
3.228
Arezzo
2.724
Siena
2.548
TOSCANA
3.812
ITALIA
3.560
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Considerando l’andamento dei reati negli ultimi 25 anni si osserva come tra il 2000 e il
2007, in tutte le provincie della Toscana, sia aumentato il tasso di delittuosità (Grafico 9).
Segue, dal 2008 o dal 2013 a seconda dei territori, la fase discendente che raggiunge il
minimo nel 2020, segnato dalla pandemia. I livelli registrati nel 2021, pur in crescita sul
2020, riportano tutte le province ai livelli dei primi anni 2000.
Grafico 9
TASSI DI DELITTUOSITÀ PER PROVINCIA. ANNI 1996-2021
Siena
Arezzo
Pistoia
Grosseto
8,000
8,000
7,000
7,000
6,000
Massa-Carrara
Lucca
6,000
5,000
5,000
4,000
4,000
3,000
3,000
2,000
2,000
1,000
1,000
Livorno
Prato
Firenze
8,000
8,000
7,000
7,000
6,000
6,000
5,000
5,000
4,000
4,000
3,000
3,000
2,000
2,000
1,000
Toscana
1,000
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
La variazione congiunturale tra 2021 e 2020 è stata positiva per la quasi totalità delle
province (Grafico 10), solo Prato registra una lieve diminuzione della delittuosità (-1%). Il
confronto con i tassi dell’anno pre-Covid vede, invece, variazioni negative, con la sola
eccezione di Grosseto, e piuttosto consistenti. Il risultato della provincia di Firenze
rappresenta la riduzione più importante registrata in Italia.
Grafico 10
VARIAZIONE % DEI TASSI DI DELITTUOSITÀ NELLE PROVINCE TOSCANE. 2021-2020 e 2021-2019
2021-2020
2021-2019
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Le città capoluogo e gli altri comuni
L’indice relativo di reati denunciati può essere molto differente tra la città capoluogo e gli
altri comuni di una stessa provincia, in Toscana la distanza tra la città centrale e gli altri
comuni è particolarmente elevata a Pisa e Firenze (Tabella 7). A Pisa il tasso del capoluogo
è 2,7 volte superiore a quello rilevato nel resto della provincia, uno tra i valori più alti in
Italia; infatti, mentre la provincia si trova in 21° posizione nella graduatoria nazionale, la
città capoluogo risulta sesta in Italia per delittuosità mentre gli altri comuni si collocano al
48° posto. A Firenze il tasso del capoluogo è 2,3 volte più elevato di quello registrato negli
altri comuni della provincia, la città risulta seconda nella graduatoria dei capoluoghi
italiani mentre i suoi comuni diciannovesimi.
Opposto invece il caso di Lucca in cui il livello di delittuosità nel capoluogo e negli altri
comuni è lo stesso; questi ultimi si collocano al dodicesimo posto della graduatoria a livello
nazionale mentre la città è al 91°.
Tabella 7
TASSI DI DELITTUOSITÀ PER CITTÀ CAPOLUOGO E ALTRI COMUNI. 2021
In rosso le province toscane
Tasso di delittuosità
Tasso Capoluogo su non
capoluoghi
Capoluogo
capoluoghi
Milano
4.075
8.605
Firenze
3.162
7.413
Bologna
3.545
7.280
Torino
3.636
7.270
Rimini
4.050
7.245
2.663
7.129
Pavia
3.440
6.865
Padova
2.457
6.735
Bolzano/Bozen
1.800
6.436
Catania
2.460
6.178
Napoli
3.374
6.022
Bergamo
2.645
5.948
Mantova
2.420
5.932
Modena
3.102
5.919
Piacenza
2.241
5.777
3.248
5.701
Biella
1.820
5.528
Parma
2.648
5.522
Venezia
3.012
5.505
Lecce
2.386
5.214
Salerno
2.796
5.205
Savona
3.723
5.111
Ferrara
3.025
5.072
Foggia
3.550
5.061
Brescia
2.851
5.015
Cagliari
2.152
4.961
Vicenza
2.410
4.929
Verona
2.611
4.859
Reggio nell’Emilia
2.472
4.843
Prato
3.227
4.826
Livorno
3.772
4.792
Massa
3.074
4.295
Grosseto
3.288
4.037
Siena
2.186
3.965
Pistoia
2.909
3.938
Arezzo
2.241
3.907
Lucca
3.383
3.399
TOSCANA
ITALIA
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Posizione nella graduatoria
Non capoluoghi Capoluogo
Questi risultati possono trovare spiegazione nell’inadeguatezza della popolazione residente
usata come denominatore nella costruzione del tasso di delittuosità.
Come già detto, la distanza che esiste tra numero di residenti e popolazione che
quotidianamente utilizza le città, quindi esposta al rischio criminalità, produce una
distorsione nella misura e la rende meno adatta ai confronti tra territori di dimensioni
demografiche diverse.
Il caso della provincia di Lucca, dove il tasso di delittuosità è lo stesso sia nel capoluogo sia
negli altri comuni, è spiegabile con la dimensione demografica degli altri comuni della
Versilia che insieme raggiungono circa 150mila residenti, in un’area densamente
urbanizzata e fortemente turistica, che hanno una popolazione presente, potenzialmente
vittima di reati, molto superiore al numero di residenti, almeno per una parte dell’anno.
Anche l’andamento del numero di delitti denunciati, negli ultimi due anni, mostra
differenze tra le città capoluogo e gli altri comuni delle province. In media nei comuni
capoluogo si osserva una crescita minore sul 2020 (+6,8% contro il +12,8% degli altri
comuni) e una maggiore diminuzione rispetto al 2019 (-22,2% contro -8,5%). La metà del
numero dei reati nel 2021 sono stati denunciati nei comuni capoluogo di provincia, questi
ultimi hanno contribuito solo per il 36% all’aumento rispetto al 2020, +4.436 contro +8.033
dei non capoluogo, e per il 75% alla diminuzione rispetto al 2019, -19.812 denunce contro
-6.607 degli altri comuni.
Tra le città è Firenze quella che mostra la riduzione maggiore dei reati rispetto al 2019
(-31%) e un aumento tra i più contenuti sul 2020 (Grafico 11-a). Tra gli altri comuni si
segnala Pistoia (-15% sul 2019, +10% sul 2020) seguita da Firenze (Grafico 11-b).
Grafico 11
VARIAZIONE % DEL NUMERO DI REATI DENUNCIATI NEI COMUNI CAPOLUOGO E NON CAPOLUOGO
DELLE PROVINCE TOSCANE. 2021-2020 e 2021-2019
a-Comuni capoluogo di provincia
2021/2020
2021/2019
b- Altri comuni
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
La città di Firenze
Nella città di Firenze le denunce di furti nel rappresentano il 45% del totale, pesavano il
60% nel 2019, la loro riduzione su quest’ultimo anno (-11.645) rappresenta la totalità della
differenza con il 2019 (-12.499 reati). Nel 63% dei casi si tratta di furti con destrezza
(borseggi) e altri furti. Questi ultimi sono prevalentemente della tipologia definita furti
“senza contatto” quali il furto di una borsa su un treno mentre il proprietario si è
allontanato, di un bagaglio mentre si è in coda al check-in in aeroporto.
Nel 2021 i borseggi e i furti in esercizi commerciali sono in calo sia sul 2020 sia sul 2019
(Tabella 8). Anche le violazioni della normativa sugli stupefacenti diminuiscono per due
anni di seguito. In crescita sia sul 2020 sia sul 2019 troviamo le truffe e i delitti informatici,
le rapine nella pubblica via e le percosse, le lesioni dolose e le minacce.
Tabella 8
FIRENZE: PRINCIPALI REATI DENUNCIATI, DIFFERENZA 2021-2018 E TASSI DI DELITTUOSITÀ
Var. % 2021/2020 Var. % 2021/2019
23.873
11.587
12.228
furti “senza contatto”
8.396
4.106
5.232
furti con destrezza
8.324
3.301
2.499
furti in abitazioni
2.231
1.080
1.387
furti in auto in sosta
1.855
1.171
1.169
furti in esercizi commerciali
1.755
1.088
furti veicoli
1.092
3.857
3.154
3.504
TRUFFE/DELITTI INFORMATICI
2.306
2.581
2.750
PERCOSSE, LESIONI, MINACCE
1.343
1.245
1.351
FURTI TOTALI
furti con strappo
DANNEGGIAMENTI
RAPINE TOTALI
rapine in abitazione
rapine in pubblica via
NORMATIVA SUGLI STUPEFACENTI
ALTRI REATI
TOTALE
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
7.226
6.117
6.571
39.762
25.517
27.263
Nel grafico 12 viene comparato l’andamento dei tassi di delittuosità di Firenze, tra il 2010 e
il 2021, con quello di altri grandi comuni italiani.
Grafico 12
TASSI DI DELITTUOSITÀ A FIRENZE E IN ALTRE CITTÀ CON PIÙ DI 250MILA RESIDENTI
Firenze
Bologna
Milano
Venezia
13,500
13,500
12,500
12,500
11,500
11,500
10,500
10,500
9,500
9,500
8,500
8,500
7,500
7,500
6,500
6,500
5,500
5,500
4,500
4,500
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Torino
LA PERCEZIONE SOGGETTIVA DELLA SICUREZZA IN TOSCANA
Gli indicatori soggettivi che misurano l’evoluzione della sicurezza in Toscana e nelle altre
regioni del paese mostrano una generale tendenza al miglioramento sia nel lungo periodo
sia nei due anni di pandemia.
La percezione del rischio criminalità da parte delle famiglie, misurata da ISTAT attraverso
l’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, è in continua diminuzione dal 2016 e nel 2021
raggiunge il valore più basso della serie dal 2005, solo il 18,6% degli intervistati dichiara di
percepire il rischio di criminalità nella propria zona di residenza (Grafico 13).
Grafico 13
PERCEZIONE DEL RISCHIO DI CRIMINALITÀ NELLA ZONA DI RESIDENZA 2021
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Aumenta la percezione di sicurezza camminando al buio da soli e diminuisce la percezione
del degrado.
La quota di persone che si dichiarano molto o abbastanza sicure quando camminano al buio
da sole nella zona in cui vivono si attesta al 67,1% (era il 58,5% nel 2019). Si tratta del
valore più alto registrato dal 2010. Solo il 6,3% dichiara di percepire elementi di degrado
sociale e/o ambientale nella zona in cui vive (Grafico 14).
Grafico 14
PERCEZIONE DI SICUREZZA CAMMINANDO DA SOLI QUANDO È BUIO (SIN) E PRESENZA DI ELEMENTI
DI DEGRADO NELLA ZONA IN CUI SI VIVE (DX) 2021
Percezione di sicurezza camminando da soli quando è buio (sin)
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati ISTAT
Presenza di elementi di degrado nella zona in cui si vive
Percezione di sicurezza camminando da soli quando è buio
Presenza di elementi di degrado nella zona in cui si vive (dx)