
(AGENPARL) – ven 16 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA
Pensioni: Anp-Cia incontra i parlamentari. Al via la road map sul territorio
Mobilitazione nazionale verso la prossima legge di Bilancio. Documento di proposte e richieste
anche su donne, giovani e aree interne
Roma, 16 giu – L’aumento delle minime e la restituzione del giusto valore a tutte le pensioni, la
riforma di Opzione donna, la pensione di garanzia per i giovani e il rilancio delle aree interne, sono queste
le macro-questioni al centro della nuova mobilitazione nazionale di Anp, l’Associazione nazionale
pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che in vista della prossima legge di Bilancio, inaugura una fitta road
map di incontri e dibattiti con i parlamentari sul territorio.
In tutta Italia, le rappresentanze regionali, provinciali e locali di Anp-Cia, porteranno sui tavoli del
confronto istituzionale il documento programmatico messo a punto dall’Associazione per il Governo e il
Parlamento. Una piattaforma di proposte e richieste che, lungo tre assi d’intervento, partono dalla
necessità di avere pensioni dignitose, servizi sociosanitari efficienti, soprattutto nelle aree interne e rurali,
per poi sottolineare l’urgenza di politiche di sostegno per un invecchiamento attivo, e in sostanza, per
valorizzare il ruolo sociale dell’anziano nella società.
PENSIONI DIGNITOSE – Centrale il tema delle pensioni minime, questione irrisolta nonostante lo
sforzo, pur apprezzato da Anp-Cia, fatto con l’ultima legge di Bilancio. Vanno alzati gli assegni ad almeno
780 euro al mese e, comunque, a un importo non inferiore a quanto indicato dall’Europa riguardo la soglia
di povertà e rispetto alle pensioni di cittadinanza. Oggi, i pensionati con un trattamento al minimo, più di 2
milioni e mezzo di persone, non sono nella condizione di soddisfare le esigenze basilari, mentre il
perdurare della crisi energetica, l’aumento del costo della vita e l’inflazione, aggravano lo status quo.
PIÙ TUTELE PER DONNE E GIOVANI – Nel documento di Anp-Cia, il richiamo forte anche alla
misura Opzione donna, perché venga totalmente riformata per renderla accessibile ed evitare la
“punizione” di un calcolo interamente contributivo degli assegni, già magri, delle lavoratrici.
Parallelamente, i giovani per i quali viene sollecitata una vera pensione di garanzia, con la previsione di
una quota base minima, e la richiesta di ridurre il carico impositivo per gli under 40 che creano nuove
imprese. Poi, manca ancora il riconoscimento dell’attività agricola come lavoro gravoso e usurante,
attingendo ai benefici di legge connessi (Ape sociale) per anticipare la pensione e l’azzeramento dell’Imu
sui terreni agricoli per tutti i pensionati ex agricoltori, non più iscritti alla previdenza.
AREE RURALI DA RILANCIARE – Il Pnrr non è una nuvola, sostiene Anp-Cia perché, se ben
gestito e realizzato nei tempi previsti, può essere in grado di soddisfare le aspettative dei cittadini. In
particolare, a cominciare dalle aree interne, intervenendo sul Sistema sanitario nazionale. Serve un piano
sociosanitario con strutture ambulatoriali, case della salute di prossimità, potenziamento dell’assistenza
domiciliare, servizi di telemedicina, reti sociali e di volontariato, effettivamente valorizzate. C’è un’Italia di
serie B, con ben 3.834 comuni, il 48,5% del totale, lontani dai servizi essenziali, ospedali, ma anche
scuole e ferrovie che diversamente garantirebbero la tenuta, evitando il rischio spopolamento, di tante
comunità in collina e montagna. Bisogna lavorare per l’ammodernamento delle infrastrutture nelle aree
interne e realizzare sportelli digitali della Pa.
“Sono tutte sfide che dobbiamo vincere adesso -commenta il presidente nazionale di Anp-Cia,
Alessandro Del Carlo-. Non abbiamo mai abbandonato queste nostre battaglie, ma è tempo di rinnovare
le occasioni di confronto istituzionale, rafforzando l’azione dell’associazione sul territorio, attraverso
incontri mirati con i parlamentari. L’obiettivo -spiega Del Carlo- è lavorare insieme su argomenti decisivi,
come la condizione sociale e la qualità della vita di milioni di anziani, anticipando l’appuntamento con la
prossima Legge di Bilancio”.