
(AGENPARL) – lun 05 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA
Il caso di Eurovita portato alla ribalta anche da “Mi Manda Rai Tre” –
Per il presidente Marucci della Federpromm invitato alla trasmissione necessita non strumentalizzare il fenomeno che può creare un effetto alone di panic selling agli investitori delle polizze e nuocerebbe in modo irreversibile la fiducia di tutto il settore assicurativo
Roma, 05 giugno 2023 – E’ andato in onda ieri 4 giugno il programma “ Mi Manda Rai TRE” in cui sono stati affrontati alcuni argomenti di attualità e in particolare il “caso” della compagnia Eurovita. Una trasmissione che – per il tempo limitato a disposizione – ha messo in luce la crisi strutturale della Compagnia che ha coinvolto oltre 350mila investitori titolari di polizze nel Ramo assicurativo Vita con un patrimonio superiore ai 15/16 miliardi di euro.
Alla trasmissione condotta da Federico Ruffo, è stato presente – più come osservatore partecipante – il presidente di Federpromm Marucci invitato a rappresentare gli operatori del settore e anche molti clienti che hanno chiesto di essere assistiti dall’organizzazione. Oltre naturalmente i vari esponenti del mondo delle associazioni dei consumatori.
Al di là dell’impatto visivo con le varie interviste dirette ai clienti che hanno sottolineato forti preoccupazioni sugli investimenti effettuati con Eurovita e nell’incertezza – visto il fermo dei riscatti derivanti dal commissariamento prolungato alla data del prossimo 30 giugno – di poter riavere i loro denari, è emerso secondo Marucci un effetto psicologico dirompente da panic selling fra i vari detentori delle polizze. Una preoccupazione certamente esistente ma non apocalittica come si è voluto evidenziare. Basti pensare che Eurovita rappresentanza appena lo 0,9% della quota di mercato del settore.
Molti gli interventi in atto per risanare il patrimonio di garanzia di Eurovita – afferma Marucci – e questo nonostante il clima di incertezza che regna nel tessuto sociale dei risparmiatori italiani. Interventi, purtroppo, che non sono stati espressi con un pensiero logico e trasparente causa il limitato tempo a disposizione ma che comunque trovano un terreno positivo ai vari tavoli di lavoro dove i grandi player del mercato (gruppi bancari, poste ed assicurativi) stanno misurando le loro logiche di interesse per non danneggiare la clientela tutta e soprattutto la loro reputazione.
Cause e concause che hanno generato una crisi di identità e fiducia e per questa ragione, anche la recente relazione annuale del Governatore di BankItalia, Visco ne ha evidenziato il caso affermando, come: ”Le compagnie italiane sono nel complesso robuste e ben capitalizzate e sono in grado di reagire alle mutate condizioni di mercato…” e ancora: “In un caso (sic Eurovita), caratterizzato da specifiche debolezze messe in luce dall’azione di vigilanza e della mancata tempestiva attuazione della ricapitalizzazione prudenziale richiesta dall’autorità di controllo, sono state assunte misure di risanamento e salvaguarda, tra cui la sospensione temporanea dei riscatti anticipati”. Ed in ultimo, ”In assenza di fondi di garanzia in grado di tutelare la clientela, sono in corso trattative per l’intervento di un gruppo di banche e assicurazioni a salvaguardia dei contraenti;…..”(cfr. Considerazioni finali del Governatore, relazione annuale 31 maggio 2023,pag.17) .
Sul tema vi è stata anche un’interrogazione parlamentare (question time) da parte dell’On.le Testa Guerino al Ministero del Made in Italy a cui ha risposto il Sottosegretario Massimo Bitonci il quale ha dato assicurazione che, anche il Ministero “è volto alla ricerca di soluzioni con minor disagio e piena salvaguardia dei diritti degli assicurati e la stabilità del mercato assicurativo” (Italia oggi del 31/5/2023)
Alla luce dei vari aspetti e complessi problemi di natura tecnica – conferma il presidente dell’organizzazione – vi sono comunque tutti i presupposti e le condizioni per superare la crisi che ha coinvolto Eurovita, indipendentemente dall’eventuale dilazione della data di scadenza del 30 giugno; così come appare “fortemente offensivo” – come hanno affermato nella trasmissione sia il conduttore che alcuni rappresentanti delle associazioni dei consumatori – l’aver attribuito responsabilità dirette a tutti i consulenti finanziari e assicurativi che non avrebbero svolto o sottaciuto alla propria clientela la situazione in cui versava la società.
Marucci ha rispedito ai mittenti tali lesive affermazioni, anche nell’interesse di tutelare i Cf e gli altri operatori professionali che proprio grazie al loro costante lavoro hanno evidenziato ai clienti la mancata trasparenza e corretta informativa da parte dei responsabili che dovevano vigilare (e non hanno attentamente vigilato) minando così la fiducia degli stessi titolari delle polizze e dell’intero sistema assicurativo.
Nel frattempo – conclude Marucci – oltre a tutelare con i nostri legali gli assicurati associati, siamo in attesa della convocazione da parte del Commissario e del Comitato di sorveglianza per poter illustrare e dare il nostro contributo tecnico alla soluzione del problema nell’interesse dei risparmiatori e della stessa comunità finanziaria e/o assicurativa (fine)