
(AGENPARL) – gio 01 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA
*CROCE ROSSA: SCUDO BLU PER LA CULTURA AL TEATRO DONIZETTI*
*L’apposizione il 3 giugno, alle 18:15, in occasione della Donizetti Night*
Bergamo, 1 giugno 2023 -* Il Teatro Donizetti sarà il primo bene culturale
di Bergamo ad essere protetto dallo Scudo Blu*, l’emblema riconosciuto a
livello internazionale, previsto dalla Convenzione dell’Aja del 14 maggio
1954 per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati. La
cerimonia inaugurale si terrà sabato 3 giugno, alle 18:15, in occasione
della *Donizetti Night*, la festa musicale dedicata al celebre compositore
orobico.
L’apposizione è la prima nella provincia di Bergamo e rientra in “Uno Scudo
per la cultura”, progetto con cui Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia,
col supporto di Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo, punta ad apporre
lo Scudo Blu su 20 beni culturali tra le due città Capitale Italiana della
Cultura 2023.
Il progetto rientra nel solco della campagna "Il futuro ha una lunga
storia. Proteggiamola”, avviata nel 2022 da Croce Rossa Italiana, in quanto
ente promotore di Diritto Internazionale Umanitario. Visto quanto accaduto
nella Seconda Guerra Mondiale, infatti, con la Convenzione dell’Aja del
1954 gli Stati firmatari – tra cui l'Italia – si sono impegnati a
predisporre in tempo di pace le azioni necessarie a prevenire i rischi
legati ai conflitti armati, tra cui proprio l’individuazione dei beni
culturali destinatari dello Scudo Blu, descritto nella stessa Convenzione.
In Italia, l'applicazione è stata molto inferiore alle esigenze del
territorio e il contenuto stesso della convenzione non è stato
adeguatamente diffuso nemmeno tra gli addetti ai lavori, nonostante i
conflitti recenti anche in Europa dimostrino come i beni culturali siano un
obiettivo strategico delle forze in campo.
Con la campagna nazionale, è stato avviato un percorso che ha portato alla
sottoscrizione di un protocollo con l'Anci, per promuovere all'interno dei
territori l'individuazione di beni destinatari dello Scudo Blu, attraverso
un lavoro di collaborazione tra i comitati di Croce Rossa (enti
proponenti), Comuni, gestori, Soprintendenza.
“Uno Scudo per la cultura” fa di Brescia e Bergamo un grande “laboratorio”
per implementare una procedura replicabile anche a livello nazionale. Oltre
ai 20 Scudi che saranno affissi nel corso del 2023, altro obiettivo
fondamentale è di formare ed informare in merito al valore di questo
emblema internazionale, con progetti, convegni ed eventi sia per la
popolazione che per un target più specialistico (forze dell’ordine,
operatori museali, enti pubblici) fino ad arrivare alle scuole. Il progetto
ha ricevuto il contributo del Bando Capitale della Cultura 2023, emanato
congiuntamente da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e
Fondazione della Comunità Bergamasca ed ha inoltre il supporto di CNA
Brescia e di BCC dell’Agrobresciano.
“La protezione dei beni culturali è un percorso che non si esaurisce
nell’apposizione dello Scudo Blu – commenta Maurizio Bonomi, Presidente del
Comitato di Bergamo della Croce Rossa Italiana -. Individuare i beni
meritevoli di tutela significa, infatti, riconoscere la loro importanza
innanzitutto per la comunità locale, che attorno ad essi costruisce la
propria identità, ma anche per l’intera umanità, in quanto vuol dire
evidenziare il valore storico, culturale, artistico, sociale, che si
andrebbe a perdere qualora il bene fosse distrutto o depauperato”.
Il primo importante step del progetto è stata la delibera firmata dal
Comune di Bergamo il 4 maggio scorso, che indica l’elenco dei beni
culturali oggetto di protezione internazionale: Piazza Duomo, Piazza
Vecchia, Accademia Carrara, Chiesa di S. Spirito, Mura Veneziane, Ex
Complesso conventuale di S. Agostino, Ex Complesso monastico di Astino,
Teatro Donizetti. Per l'apposizione dello Scudo su tutti i beni, è prevista
l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per le province di Bergamo e Brescia.
“La delibera comunale – spiega Carolina David, Presidente del Comitato di
Brescia della Croce Rossa Italiana e istruttrice di Diritto Internazionale
Umanitario – approvata dal Comune, su proposta di Croce Rossa dopo la
consultazione con gli enti interessati, è l’atto ufficiale fondamentale per
innescare il processo virtuoso di protezione dei beni culturali nei
conflitti armati, in quanto attesta la volontà della comunità,
rappresentata dalla sua più alta istituzione, di prendere tutte le misure
possibili per evitare il danneggiamento o la distruzione del
bene”.
La delibera di Bergamo, come quella di Brescia, è stata trasmessa anche
agli uffici del Ministero della Cultura che, anche su sollecitazione di
Croce Rossa Italiana, sta lavorando alla predisposizione di un albo
nazionale in cui saranno inseriti tutti gli Scudi Blu, che avrà valore a
livello internazionale.
“I beni culturali – dice *Rosario Valastro*, Presidente della Croce Rossa
Italiana – sono il cuore pulsante della storia e dei valori di milioni di
uomini e donne, di interi popoli. Il Diritto internazionale umanitario li
protegge da atti ostili e violenze. Attraverso l’apposizione dello Scudo
Blu per la cultura al Teatro Donizetti, che fonda la sua storia nel XVIII
secolo, vogliamo ribadire questo impegno, con un’azione che volta a
tutelare la nostra cultura, crogiuolo di tradizione e principi”.
«La Capitale della Cultura di Bergamo e Brescia – commenta l'assessore alla
Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti – si fonda su valori
importanti, non ultimo, ovviamente, quello della pace. Ne è testimonianza
una delle ultime e più significative iniziative del nostro progetto, quel
"Culture for Peace" che la scorsa settimana ha portato 2 premi Nobel ad
affrontare il tema della Pace – in Ucraina e in Iran – sul palco del nostro
Teatro Sociale. E la pace è un valore fondante di tutti i sistemi
culturali: proprio qualche giorno fa, UNESCO ha annunciato che la guerra
mossa dalla Russia in Ucraina è costata circa 2,6 miliardi di dollari di
danni al patrimonio e ai siti culturali del Paese, un danno incalcolabile
all'identità stessa ucraina e degli ucraini. Non a caso la convenzione de
L'Aja prevede di individuare i luoghi e i beni culturali da proteggere, un
lavoro, questo, da fare in tempo di pace. Quale anno migliore per
sviluppare questa attività, se non quello della Capitale della Cultura? Non
è un caso, inoltre, che si inizi questo percorso di individuazione proprio
dal Teatro Donizetti, l'ultimo bene culturale al quale la nostra
Amministrazione ha garantito un futuro attraverso un certosino lavoro di
restauro, che ha consentito di restituire ai bergamaschi il teatro in tutto
il suo splendore».
*Lo Scudo Blu al Teatro Donizetti*
Il 3 giugno, l’affissione al Teatro Donizetti aprirà la Donizetti Night, volto
estivo del festival Donizetti Opera diretto da Francesco Micheli con la
direzione musicale di Riccardo Frizza, realizzata dalla Fondazione Teatro
Donizetti: 20 spazi e palcoscenici diversi ospiteranno più di 60
appuntamenti fra musica, parole e danza.
La cerimonia di inaugurazione dello Scudo Blu sarà alle 18:15, alla
presenza di autorità civili, militari e religiose. Dopo l’apertura con gli
inni d’Italia e di Croce Rossa, sono previsti alcuni brevi interventi
istituzionali. Ai presenti sarà distribuita la cartolina dedicata allo
Scudo Blu del Donizetti, che ne illustra il significato e le ragioni per
cui è stato scelto il Teatro, ovvero la sua rappresentatività per la
comunità, che lo percepisce come custode della sua storia, luogo di cultura
e spazio sociale che contribuisce a consolidare l’identità collettiva.
Lo Scudo, infatti, è simbolo di protezione non solo del bene architettonico
ma, in senso più ampio, del valore civico del teatro e del suo ruolo di
luogo dedicato all'arte.
«Come Fondazione Teatro Donizetti – sottolinea il presidente Giorgio Berta
– siamo molto onorati di ricevere lo Scudo blu per il nostro Teatro, in
coincidenza poi con una attività così significativa per tutti come la
Donizetti Night, volto popolare e senza barriere della nostra
programmazione musicale, ideata da Francesco Micheli. Il Donizetti è per la
città un simbolo di accoglienza e coinvolgimento, di produzione culturale e
divulgazione per tutti, dalle scuole agli adulti. Il recente restauro, il
senso di appartenenza dimostrato dai nostri mecenati e sponsor, l'impegno
dimostrato anche nelle fasi più buie della pandemia, dimostrano quanto
Bergamo ami questo luogo e quello che vi viene realizzato».
Il Teatro sarà inserito nel sito http://www.scudoperlacultura.it, che conterrà una
mappa con tutti gli Scudi Blu di Bergamo e Brescia e proseguirà poi con
Pesaro, prossima Capitale Italiana della Cultura, con cui, a fine anno,
avverrà il passaggio di testimone. Croce Rossa Italiana Comitato di Pesaro
sarà infatti invitata nella cerimonia di chiusura di tutto il progetto, per
un’ideale consegna della staffetta, affinché possa continuare l’opera di
protezione dei beni culturali attraverso lo Scudo Blu, quale eredità dei
Comitati di Croce Rossa alle città Capitale Italiana della Cultura.
*Il contributo dal bando Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura
2023*
Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede il coinvolgimento
attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca
e Fondazione della Comunità Bresciana. Le tre Fondazioni, partner
istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato, attraverso un bando
dedicato e un Comitato di valutazione congiunto, 92 progetti provenienti
dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo
complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di
iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una
particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di
fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali
e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo. Di Bergamo Brescia
Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che
resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono “sponsor” di eventi o
progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo
settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione –
crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo
per le comunità, di cui sono un solido riferimento.
*Si allegano foto*
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