
(AGENPARL) – mer 17 maggio 2023 Gigi Cagni, allenatore, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni: «Secondo me la coppia Spalletti-De Laurentiis funziona e dovrebbe rimanere così e io lascerei anche Giuntoli. Spalletti è stato determinante come il presidente. Certo De Laurentiis a volte può essere non simpatico, delle volte dice delle cose che non fanno piacere ma se penso a quanto ha fatto per il Napoli e a quello che sta facendo per il Bari è un dirigente che fa bene al calcio italiano. Io non guardo i dati con troppa attenzione. Perché io ho vinto il campionato col Piacenza a 5 partite dalla fine. Fino a quel momento io avevo perso due partite, nelle ultime 5, invece, ne ho perse 4. Purtroppo non puoi fare diversamente perché non ce la fai, perché arrivi ad un traguardo importantissimo con la mente ed il corpo sempre sotto pressione. Motivo per cui il Napoli non è rimasto nelle coppe. Quindi nel finale non puoi pretendere che questa squadra vada alla stessa intensità e ritmi alti dell’inizio. Considerando anche che in questa città tu diventi Dio raggiungendo questi risultati.Secondo me il Napoli non può perdere Spalletti perché lui ha messo in atto quello che Giuntoli e il presidente avevano in testa, avendo preso giocatori sconosciuti che hanno sostituito i beniamini che sono andati via l’estate scorsa. Quindi significa che Spalletti ha le qualità per fare delle cose semplici e far rendere i giocatori che ti mettono a disposizione al meglio delle loro possibilità fisiche e tattiche. Un pregio che hanno pochi allenatori. Spalletti prima cura l’aspetto mentale e fisico dei giocatori, poi quello tecnico individuale e poi quello tattico. Fa giocare una squadra al meglio delle sue possibilità. La maggior parte degli allenatori negli ultimi anni, invece, partono dalla tattica e così non vinci niente. Quando vinci la difficoltà maggiore è ripetersi, vedi il Milan di quest’anno. Ora, dunque, la responsabilità del presidente e di Giuntoli, finché sarà direttore, è quella di mettere a disposizione dell’allenatore la possibilità di ripetersi. Spalletti, secondo me, avrà chiesto i giocatori da non vendere assolutamente e rimpiazzare quelli che andranno via con altri, migliorando sempre più la rosa. Per quello che ho visto non c’è nessun giocatore che non abbia dato una mano per la vittoria finale. Quindi non ne cederei neanche uno. Quando Ferlaino era presidente del Napoli e Bianchi Ds io sono stato vicino al Napoli. Poi, quando sono venuto ad allenare a Salerno, ho saputo che il presidente non mi prese perché a cena avevo un vestito nero. Ma era blu scuro. Prese Lippi e non sbagliò».
Luca Marchetti, giornalista, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni. «Per proseguire questo ciclo del Napoli è più importante la figura del presidente. E trovarne uno che trasforma gli investimenti in risultati, come è successo a Napoli, non è assolutamente facile. In generale i risultati che hanno continuità nel tempo dipendono dall’organizzazione societaria e dalla linea di condotta che detta la proprietà. Poi si può anche vincere in maniera estemporanea ma per avere una programmazione serve una proprietà solida e con le idee chiare. In questo Napoli sono stati tutti utili e indispensabili per portare a termine questa straordinaria stagione. Una certezza, finché non ci sono firme sui contratti ed in particolare nel Napoli, non c’è mai. Sicuramente Giuntoli è uno dei più ricercati sia in Italia che in Europa; sicuramente sta prendendo in seria considerazione l’ipotesi di considerare chiuso il suo ciclo a Napoli; sicuramente c’è un dialogo in corso con il Napoli, con De Laurentiis per capire. Se dovessi scommettere direi che Giuntoli il prossimo anno non sarà il Ds del Napoli anche se la certezza non c’è ancora. Per quanto riguarda Spalletti, io non so se c’è una questione legata a garanzie che la società possa offrire. Io credo che la questione sia relativa allo sviluppo di questo progetto, cioè come intendi arrivarci ad essere competitivo, che tipo di situazione si verrà a creare con o senza il direttore sportivo. Credo che Spalletti ed il presidente dovranno ancora vedersi, anche più di una volta. Essendo Spalletti molto sincero gli credo quando dice di non scrivere che abbiamo risolto e che rimango sicuramente. Se anche in questo caso dovessi scommettere, lo farei su uno Spalletti ancora lontano da De Laurentiis ma con un trend di riavvicinamento.Io credo che Kim e Osimhen sono destinati ad essere oggetti di mercati. In Europa se c’è un giocatore che piace ai grandi club se vogliono prenderlo lo prendono. Non ne fanno una questione di soldi perché è un altro sistema. Sono abituati a comprare giocatori da 180mln quindi non hanno nessun problema. L’importante è che il giocatore piaccia. Sicuramente Osimhen e Kim sono fortemente interessanti e ci sono squadre importanti a cui loro piacciono. La forza del Napoli, e lo ha dimostrato, è quella di saper individuare i sostituti di calciatori importanti che sono anche più bravi e costano meno. Non è detto che Kim vada allo United se questa squadra andrà in Champions perché per un club italiano andarci significa avere 30-40mln su un fatturato di 150. Se tu, invece, fatturi 600mln, 20-30mln non fanno la differenza anche se è sempre meglio averceli.Su Lobotka il ragionamento non è così marcato non perché non sia bravo ma per il ruolo che è molto particolare. Per cui o ti serve proprio quel calciatore o dipende anche dall’allenatore che hai e dal calcio che fai. Secondo me Lobotka dipende anche da Spalletti e poi non è che il Napoli può vendere tutti i calciatori. Le cessioni servono anche a tenere in vita un progetto nel miglior modo possibile. Ma non bisogna esagerare con le cessioni. La clausola di Kim, che dovrebbe avvicinarsi ai 60mln, si può togliere o modificare se fai un contratto nuovo. Ricordiamo che quando il coreano è arrivato abbiamo detto che avere una clausola così alta era un vantaggio per il Napoli perché la società in un anno avrebbe fatto un guadagno enorme. Altrimenti il giocatore non sarebbe venuto. Ottimo compromesso per il Napoli che con Kim ha vinto il campionato e poi lo vende per 60-70mln di euro. Scalvini, Hojlund e Frattesi sono tre giocatori molto importanti che giocano in squadre che chiedono un sacco di soldi per il cartellino. Io credo che il Napoli cerchi di trovare delle occasioni migliori. Io non so se il Napoli sia stato o stia su Frattesi perché si tratta di un calciatore molto richiesto e quindi ti andresti a mettere in una situazione di grande competitività a tutto vantaggio del Sassuolo. Diciamo che il Napoli su questi tre non può non starci e almeno su uno deve affondare il colpo».
Fabiano Santacroce,ex difensore ed opinionista, è intervenuto a Radio Marte è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte: «Kim via? Il Napoli perderebbe tanto, la parte aggressiva della retroguardia. Scalvini sarebbe un gran colpo al suo posto, è uno dei giovani più interessanti del calcio italiano. Spalletti? Il tecnico sicuramente chiederà garanzie tecniche per rimanere, vorrà sapere che tipo di analista dovrà affrontare perché sa bene che Napoli è una piazza esigenze. Spero che il matrimonio si faccia, già un grosso pezzo di questo club, Giuntoli, sembra in uscita. Qualche rimpianto per la Champions? Sì c’è da parte dei qualche tifoso, ma io non ne ho troppi perché il Napoli ha vinto lo scudetto. Più forte il Napoli o l’Inter? Io vedo l’esito del campo, il Napoli nel gioco e dal punto di vista mentale ha dimostrato di essere la più forte, anche l’Inter ha giocato molto chiusa contro gli azzurri e questo è un indizio della forza»