Altri 3 mila euro recuperati in un’unica soluzione da un docente precario che ha presentato ricorso per non avere ricevuto i 500 euro della Carta del docente: ad assegnarli è stato il Tribunale di Livorno, che l’altro ieri ha accolto le rimostranze dei legali Anief in difesa dell’insegnante di scuola che tra il 2016 e il 2022 ha sottoscritto ben sei supplenze annuali.
A sostegno della tesi espressa dagli avvocati del giovane sindacato, il giudice ha citato due espressioni dall’enorme portata: quella della “Corte di Giustizia Europea che, con ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022 resa nella causa c 450/2, ha statuito che il comma 121 della legge 107 del 2015 oggetto di causa, nella parte in cui non attribuisce il bonus di € 500,00 al personale a termine, contrasti con la clausola 4 dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato (recepito con Direttiva 1999/70/CE)” e “quanto statuito dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 1842 del 16/3/2022, con cui ha censurato la scelta del Ministero convenuto di escludere dal beneficio i docenti a termine in quanto irragionevole e contraria ai principi di non discriminazione e buon andamento della P.A. (ex artt. 3, 35 e 97 della Costituzione)”.
“Oramai non vi sono a nostro avviso più dubbi – dichiata Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: la Carta del docente va data ogni anni anche ai precari: troppo netta è stata l’ordinanza della Corte di Giustizia UE del 18 maggio scorso e anche del Consiglio di Stato nel marzo del 2022: non si possono discriminare in modo così gratuito ed evidente dei lavoratori che da contratto hanno gli stessi doveri e diritti di formarsi e aggiornarsi professionalmente. Riteniamo che facciano quindi bene i docenti a decidere di presentare ricorso gratuito con Anief al giudice del lavoro per recuperare la Carta del docente: per ogni annualità di servizio svolto hanno la possibilità concreta di recuperare i 500 euro non assegnati e produrre l’ennesimo atto di giustizia. Vale anche per gli educatori, per i quali s’è espressa favorevolmente Cassazione: docenti e educatori possono ricorrere in modo collettivo o singolarmente”.
L’Anief mette a disposizione di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado precari dal 2016 la possibilità di presentare ricorso al giudice del lavoro, attraverso i legali del giovane sindacato, per chiedere l’assegnazione dei 500 euro annui prevista dalla Carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma, fino a 3.500 euro netti. È possibile visionare la video guida, lascheda rilevazione datie la modalità di adesione al ricorsoper chi non vuole sottostare alla sottrazione illegittima della Carta del docente finalizzata all’aggiornamento.
LE CONCLUSIONIN DELLA SENTENZA DI LIVORNO
“Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni altra istanza disattesa o assorbita, così dispone: accerta e dichiara il diritto di XXXXX XXXXX ad ottenere la carta docente per gli anni scolastici, 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023 per l’importo di euro 500,00 annui e per l’effetto; condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione di XXXXX XXXXX detta carta docente per poterne fruire nel rispetto dei vincoli di legge; condanna il Ministero convenuto al pagamento in favore dei procuratori di parte ricorrente dichiaratisi antistatari delle spese di lite che si liquidano in € 825,00 per compensi professionali, € 49,00 per CU, oltre 15% rimborso spese forfettario, IVA e CPA. Sentenza resa ex art 429 cpc pubblicata mediante lettura in udienza e allegazione al verbale Livorno, 19 aprile 2023”.
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