
(AGENPARL) – ven 14 aprile 2023 A NAPOLI LA CERIMONIA DI CONSEGMA DEL PREMIO NAZIONALE DELL’ANPPE INTITOLATO A GIUSEPPE SALVIA,
VICEDIRETTORE DI POGGIOREALE UCCISO DALLA CAMORRA NEL 1981
Premiati gli appartenenti ai Corpi di Polizia dello Stato, alle Forze Armate, alla Polizia Locale ed ai Vigili del Fuoco che si sono particolarmente distinti a favore della comunità e delle fasce deboli
E’ in corso di svolgimento a Napoli, presso l’Aula Magna “Gaetano Salvatore” della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (in via Pansini, 5), la cerimonia della prima edizione del Premio nazionale “Giuseppe Salvia”, organizzata dall’’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ANPPE e destinato agli appartenenti ai Corpi di Polizia dello Stato, alle Forze Armate, ai Vigili del Fuoco ed alla Polizia Locale che si sono particolarmente distinti a favore della comunità e delle fasce deboli.
Tra i premiati, c’è l’Assistente Capo coordinatore del Corpo di Polizia Penitenziaria che, mentre si stava recando in servizio nella Casa di reclusione di Aversa, ha disarmato un uomo armato con un coltello che seminava il panico tra i cittadini; il personale della Polizia di Stato della 3^ Sezione della Squadra Mobile e del Commissariato Vicaria-Mercato che, dopo una lunga attività info investigativa, hanno sgominato a Forcella una banda camorrista che imponeva il pizzo agli abitanti di un palazzo; il vice brigadiere dei Carabinieri in servizio al Nucleo Radiomobile che a San Giorgio A Cremano salvò da un brutale selvaggio una minorenne aggredita da trenta coetanei.
Ma anche i militari della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria che hanno sgominato un imponente traffico illecito da parte di un gruppo criminale contiguo ad un clan camorristico egemone nella provincia di Napoli, le Agenti della Polizia Locale di Napoli che hanno tratto in salvo una neonata di soli due mesi che stava per abbandonare e quelli che hanno salvato la vita ad una donna caduta accidentalmente in mare; l’Ufficiale pilota dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli che, nell’emergenza umanitaria determinata dalla rapida avanzata dei talebani in Afghanistan, ha garantito l’evacuazione di oltre tremila persone dall’aeroporto di Kabul; il Vigile del Fuoco che a Caserta ha salvato dal suicidio un uomo in stato di forte agitazione e il Capitano di Vascello, comandante del Quartier Generale Marina, per le attività in favore dei giovani diversamente abili e di quelli coinvolti nell’area penale e per avere rafforzato i legami della Marina Militare con la città di Napoli.
“E’ una manifestazione molto emozionante e coinvolgente, fortemente voluta dall’Associazione di Polizia ANPPE per onorare il sacrificio e l’impegno svolto dal Giuseppe Salvia, ucciso dalla criminalità organizzata proprio il 14 Aprile del 1981 sulla Tangenziale di Napoli mentre era di ritorno a casa dal lavoro: un lavoro duro e difficile, che ha sempre svolto con coraggio, fedeltà ed alto senso del dovere, senza condizionamenti”, spiega il Presidente nazionale Donato Capece. Salvia “fu ucciso per ordine del boss della camorra, Raffaele Cutolo. Salvia stoppò l’ascesa al potere dall’interno del carcere del boss, detto ‘o professore, e fu per questo che, mentre era alla guida della sua auto senza nessuna scorta, Salvia venne ucciso. Aveva 38 anni, una moglie, Giuseppina Troianello e due figli, Antonino e Claudio, che sono oggi qui con noi”.
Agli organizzatori del “I° Premio nazionale Giuseppe Salvia” sono pervenute dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, la Medaglia della Presidenza della Repubblica italiana, e dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, la Medaglia di rappresentanza del Senato della Repubblica, mentre la cerimonia ha tra gli altri ottenuto i patrocini dei Ministeri della Giustizia, dell’Interno, della Difesa e della Regione Campania.
Roma, 14 aprile 2023
Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione
Dott. Donato CAPECE – presidente nazionale dell’ANPPE
Presidenza Nazionale Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria
L’Associazione Nazionale di Polizia Penitenziaria, che con Decreto del Ministro della Giustizia del 25 febbraio 2010 è stata posta sotto la tutela e il coordinamento del Ministero della Giustizia, annovera tra i propri scopi quello di contribuire alla prevenzione della criminalità attraverso un’opera d’ordine culturale, politica e sociale.
L’ANPPE è un faro di legalità composto da tutti i validi uomini e donne che hanno servito e servono lo Stato, come poliziotti penitenziari. Un ruolo difficile e di prima linea, poiché non è cosa facile stare tutti giorni a contatto con le diverse tipologie di detenuti, che rappresentano una popolazione spesso emarginata e dimenticata, con loro però troppo spesso ci si dimentica di chi vive quasi come un recluso, circondato da celle e sbarre come i poliziotti penitenziari. L’ANPPE è già intervenuta, con i propri associati, in molte situazioni di emergenza, come il terremoto dell’Aquila e dell’Emilia-Romagna e le alluvioni nel Nord e Centro Italia, e anche in questo caso vuole dare il suo fattivo contributo per aiutare le popolazioni coinvolte nella pandemia.
L’ANPPE è l’unica Organizzazione, a livello nazionale, rappresentativa del personale del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo di polizia penitenziaria in congedo. Tra le sue finalità statutarie vi sono quelle di tramandare le tradizioni del Corpo; di svolgere e migliorare ogni possibile assistenza sociale, culturale, ricreativa e sportiva; di attuare rapporti di solidarietà; di rinsaldare lo spirito di amicizia tra il personale in quiescenza e quello in servizio; di glorificare i Caduti del Corpo; di contribuire alla prevenzione della criminalità attraverso un’opera d’ordine culturale, politica e sociale; di collaborare con le Istituzioni, gli Enti locali e le Associazioni di categoria in attività di volontariato, di tutela dell’ambiente, di soccorso pubblico, di calamità naturali e di protezione civile.
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Fiore all’occhiello dell’ANPPE è la sua Banda musicale, che si è esibita in occasioni di importanti avvenimenti istituzionali, tra i quali anche alcune visite del Santo Padre.





