
(AGENPARL) – mer 12 aprile 2023 SANITÀ, M. RICCIARDI (M5S): “GOVERNO NON DÀ RISPOSTE A SPECIALIZZANDI E PAESE”
Roma, 12 apr. – “La risposta del ministro Schillaci sul personale sanitario non può soddisfarci. Ci sono 25mila specializzandi in attesa di poter dare il loro contributo al Paese e di poter risolvere le criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale, ma la loro assunzione viene bloccata dalle università. Gli atenei, evidentemente, non vogliono vedersi sottrarre manodopera a basso costo per produrre ricerca o pubblicazioni”. Lo scrive in una nota Marianna Ricciardi, Deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, intervenuta oggi in Aula alla Camera durante il Question Time.
“Bene aver reso strutturale una nostra norma – prosegue Ricciardi –, ma questa resta purtroppo largamente disattesa. Eppure è evidente che la sanità pubblica ha estremamente bisogno di queste assunzioni per garantire, da Nord a Sud, la tutela della salute pubblica. È evidente che ne ha bisogno perché sono sotto gli occhi di tutti noi i concorsi deserti, il ricorso ai cosiddetti “medici a gettone“, la chiusura dei presidi sanitari. Ma anche lo stato di precarietà dei Pronto Soccorso, con pazienti sistemati a terra per lunghissime ore in attesa di cure: è questa la fotografia di un’emergenza sanitaria che riguarda tutto il Paese. La soluzione è quella proposta dal Movimento 5 Stelle: serve rendere automatici gli accordi tra università e azienda ospedaliera, perché solo in questo modo si potrà impedire agli atenei di bloccare le assunzioni.
Il ministro, oggi, non rispondeva soltanto a me e ai miei colleghi. Il ministro, oggi, rispondeva alle 25mila persone che vogliono sapere se possono svolgere il loro lavoro. La sanità ha bisogno di loro e i giovani medici specializzandi non vedono l’ora di mettersi in gioco e dare il proprio contributo al Paese. Il ministro, oggi, rispondeva a migliaia di cittadini che non riescono a curarsi, che ogni giorno rinunciano a esami, visite e operazioni perché le attese nel pubblico sono troppo lunghe e i costi nel privato troppo alti. Che sono stufi di aspettare nei corridoi dei pronto soccorso che il loro diritto alla salute venga garantito. Il ministro, oggi, avrebbe dovuto rispondere al Paese. E la risposta non è stata sufficiente” conclude Ricciardi.