(AGENPARL) – Roma, 12 apr 2023 – Il ministro Roberto Calderoli ha partecipato oggi alla seduta del direttivo di Confagricoltura, su invito del Presidente Massimiliano Giansanti, intervenendo per presentare la riforma dell’autonomia differenziata e confrontarsi sul tema.
“Prosegue anche oggi la mia operazione verità sulle potenzialità dell’autonomia differenziata, presentando la riforma al direttivo di Confagricoltura. È stato un piacere accettare questo invito, essendo coltivatore diretto di un noccioleto quando ho tempo libero che me lo consente. L’incontro è stato proficuo, cordiale e molto positivo per esporre il nostro ambizioso progetto. Anche in questa sede ho ribadito la buona fede dell’autonomia e l’obiettivo alla base della riforma: permettere a tutti i territori di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, garantendo così a tutta l’Italia di correre unita come un treno ad alta velocità. A chi contesta questa visione, ho posto il caso di un padre con due figli di cui uno studioso e l’altro meno: la scelta giusta per ridurre il divario tra i due è stimolare il figlio meno studioso ad impegnarsi oppure frenare quello più studioso? Naturalmente la prima, e lo stesso voglio fare con l’autonomia. E’ una sfida di responsabilità che il Paese può vincere, rilanciando l’Italia da nord a sud”.
Lo afferma il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine dell’appuntamento con il direttivo di Confagricoltura.
Il Ministro si è poi intrattenuto con i presidenti delle federazioni regionali ed i componenti della giunta di Confagricoltura per un dibattito dove sono state poste questioni, perplessità e prospettive future dell’autonomia differenziata. Da parte di tutti i presenti c’è stato il ringraziamento per l’attenzione dimostrata dal Ministro non solo per l’incontro odierno, durato circa 2 ore e mezzo, ma anche per la puntualità delle risposte offerte, che hanno dipanato diversi dei dubbi sollevati. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, nell’esprimere il proprio favore di massima per il progetto dell’autonomia differenziata, ha posto l’accento sugli effettivi benefici che potranno esserci per il mondo dell’agricoltura. Al Ministro Calderoli è arrivata dunque la richiesta che l’autonomia costituisca un segnale per costruire, considerando più che i confini strettamente geografici le aree omogenee del Paese. “Produrre in Piemonte, ad esempio, non è così diverso da farlo in Lombardia e così via. Il sistema agricolo è interessato a capire quale e se ci sarà un impatto positivo per le nostre imprese e per il sistema-Paese. Le rigidità delle burocrazie centrali e periferiche sono ostacoli per la crescita e lo sviluppo. Vale in agricoltura e vale per il nostro Paese, unito nelle sue mille diversità, che vanno valorizzate da politiche attente e dedicate” ha detto Giansanti.