
(AGENPARL) – Roma, 28 mar 2023 – “L’attacco del Dataroom alle Regioni a statuto speciale è evidentemente un tentativo, approssimativo e molto maldestro, di colpire il progetto dell’autonomia differenziata. Le Regioni a statuto speciale, in particolare quelle virtuose, dovrebbero essere prese ad esempio non solo per la condizione attuale ma anche per la crescita che ha interessato tutti i parametri riferibili a quel territorio. Si tratta di aree del Paese che prima dell’autonomia si connotavano per alta emigrazione, basso pil pro capite e cronica dipendenza dal mantenimento da parte dello Stato; mentre dopo l’ottenimento dello statuto speciale sono cresciute. Un caso di specie in questi termini è l’Alto Adige: grazie allo statuto speciale tali valori si sono invertiti, portando questo territorio ad essere il primo per crescita del pil a livello italiano, anche in rapporto all’Austria. Inoltre più entità regionali e provinciali sono arrivate ad avere un residuo fiscale negativo, ovvero che fanno introitare a livello regionale di più di quello che la Repubblica garantisce in termini di servizi. Ricordo anche che queste realtà godono di crescita demografica, occupazione in percentuali altissime e soprattutto apprezzamento da parte dei cittadini per i servizi resi. La ricostruzione del Dataroom è dunque fatta su criteri che non hanno alcuna base scientifica e soprattutto mischia i cavoli con le patate, considerando come ‘spesa pubblica territoriale’ concetti al limite del delirio quali pensioni, debito pubblico, spese per l’energia. Fare informazione vuol dire dare numeri reali, non quelli buoni solo per l’estrazione del lotto. Se si vuole fare un minestrone bisogna ricordarsi di farlo con le verdure, non di usare i metalli pesanti e le pietre rare, altrimenti non è più un minestrone ma qualcos’altro”.
Lo dichiara il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.