
(AGENPARL) – VARESE ven 24 marzo 2023

Medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria di Calogero Marrone
Chi è Calogero Marrone
Un sergente in congedo che aveva combattuto nella Prima Guerra Mondiale, un segretario della “Sezione combattenti e reduci” a Favara, il Comune dove era nato in provincia di Agrigento che si rifiutò di iscriversi al Partito Nazionale Fascista, decisione che gli costò alcuni mesi in carcere, maturando la decisione di andarsene da Favara. Quest’uomo era Calogero Marrone.
Nel 1931 vinse un concorso come applicato comunale al Comune di Varese e si stabilì nella nostra città accompagnato dalla moglie e dai quattro figli e diventò nel 1937 capo dell’Ufficio Anagrafe comunale.
Dopo l’8 settembre del 1943 Calogero Marrone, Capo dell’Ufficio Anagrafe della nostra città, rilasciò centinaia di documenti falsi ad ebrei ed antifascisti che poterono rifugiarsi in Svizzera salvandosi la vita.
La sua attività fu denunciata da un delatore: Calogero Marrone fu sospeso dal lavoro e arrestato. Era stato avvertito da don Luigi Locatelli, canonico della Basilica di San Vittore, ma scelse di non fuggire per collaborare alle indagini che lo riguardavano e per evitare ritorsioni sulla sua famiglia.
Dopo una brevissima permanenza ai Miogni fu internato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di tifo il 15 febbraio 1945.
Marrone è stato insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni” ed è ricordato con orgoglio, gratitudine da Varese e dai varesini con una “Pietra d’inciampo” posta davanti al Comune.
“Membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Varese, ha contribuito alla Resistenza fornendo documenti agli ebrei e organizzando il trasporto di armi e di derrate alimentari in favore dei partigiani. Fu prima incarcerato e poi deportato nel campo di concentramento di Dachau. Esempio di coraggio e di spirito di solidarietà” è la motivazione della medaglia riportata nel Decreto firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella il 5 agosto 2022.
In onore di Calogero Marrone
Già insignito del titolo di “Giusto tra le nazioni”, a Marrone è stata anche dedicata una pietra d’inciampo, presentata in Provincia un anno fa dal Comitato per le onoranze ai Caduti del Monte San Martino e dall’Anpi provinciale Varese, e collocate recentemente all’ingresso del Comune di Varese.
Oggi alla cerimonia, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Varese Davide Galimberti, del Sindaco di Favara Antonio Palumbo, del Prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del Presidente di Provincia di Varese Marco Magrini, e della Presidente dell’A.N.P.I. provinciale di Varese Ester De Tomasi, la medaglia e il relativo brevetto sono stati consegnati ai nipoti di Marrone Loredana e Fulvio
.
Ospite della celebrazione anche la nuora di marrone, moglie del figlio Domenico, che ha custodito e tramandato le lettere consegnandole a Franco Giannantoni, storico e autore di testi che con le sue ricerche ha reso nota la vicenda di Marrone e che, nella giornata di oggi, ha rivelato che è ancora in vita, seppur in tarda età, la persona che segnalò Marrone alle autorità.
La cerimonia è proseguita con gli interventi degli studenti, con la lettura dell’articolo “Da Caino a Calogero: la responsabilità rende liberi” ed è terminata con la lettura delle lettere di Marrone da parte della Compagnia teatrale “Duse” di Besozzo.
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Fonte/Source: https://www.provincia.va.it/code/104291/13849