
[lid] – In tutta la Francia sono continuate le manifestazioni contro l’adozione della controversa riforma delle pensioni.
È improbabile che i manifestanti smettano di mobilitarsi anche dopo che il progetto di legge è stato adottato lunedì.
Martedì sera la violenza è esplosa a Parigi e in altre città, dove alcuni gruppi hanno vandalizzato arredi urbani, dando fuoco a vari oggetti, in particolare a Parigi.
La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni e ha arrestato 46 persone, riferisce il quotidiano Le Figaro.
Più di 300 poliziotti feriti
Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin martedì sera ha detto ai giornalisti che più di 300 agenti di polizia sono rimasti feriti dall’inizio del movimento sociale contro il piano di riforma, ha riferito l’emittente BFMTV.
Ha notato che 94 ufficiali sono stati feriti dal 16 marzo.
Darmanin ha aggiunto che 12.000 agenti di polizia, di cui 5.000 a Parigi, saranno schierati durante le manifestazioni previste dai sindacati per giovedì.
Arresti preventivi
Il difensore civico dei diritti della Francia Claire Hedon in una dichiarazione martedì ha messo in guardia le autorità sull’uso della forza contro i manifestanti.
Ha anche sottolineato che gli arresti preventivi durante le manifestazioni possono comportare la privazione della libertà in modo sproporzionato.
“La libertà personale può essere limitata solo all’interno del quadro e delle condizioni legali”, ha aggiunto Hedon.
Legittimità del movimento sociale
Il presidente Emmanuel Macron ha avuto un martedì intenso, durante il quale ha ricevuto funzionari del governo, del parlamento e dei partiti politici.
Durante gli incontri, secondo quanto riferito, ha affermato che le folle non hanno legittimità di fronte alle persone che si esprimono attraverso funzionari eletti, ha riferito Le Figaro, citando alcuni partecipanti.
“Gli sciami non prevalgono sui rappresentanti della nazione”, avrebbe detto Macron, aggiungendo che non avrebbe scelto nessuna delle opzioni evocate. Né un rimpasto di gabinetto, né uno scioglimento del parlamento o un referendum, hanno detto i partecipanti, secondo il rapporto.
Piano di riforma delle pensioni, fonte di furore popolare
Il governo francese ha utilizzato poteri costituzionali speciali la scorsa settimana per forzare il piano, spingendo le parti opposte a presentare mozioni di sfiducia sulla misura che avrebbe aumentato l’età pensionabile.
I membri del parlamento hanno però respinto entrambe le mozioni di censura, adottando così ufficialmente il disegno di legge.
Macron e il primo ministro Elisabeth Borne hanno deciso di invocare l’articolo 49.3 della Costituzione, un meccanismo che consente al governo di adottare il disegno di legge senza l’approvazione parlamentare.
La decisione è stata dettata dal timore che i legislatori potessero bloccare le riforme in quanto il governo non detiene la maggioranza assoluta nella legislatura.
Il governo ha rivelato il progetto di riforma a gennaio e il parlamento ha iniziato a esaminare e discutere il disegno di legge il mese successivo.
Da allora i lavoratori e i sindacati hanno espresso crescente indignazione organizzando manifestazioni e scioperi.
Il progetto di riforma prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni nel 2030, richiedendo almeno 43 anni di lavoro per poter beneficiare di una pensione completa.