
(AGENPARL) – mer 08 marzo 2023 Nota di Porzi (Misto)
(Acs) Perugia, 8 marzo 2023 – “E’ andato in scena l’ennesimo dibattito
che ormai da mesi si ripete in vari Comuni sulla riorganizzazione della rete
sanitaria regionale. Intervenuti in aula, la presidente Tesei con i vertici
della sanità regionale e il presidente della Commissione sanità, Franco
Zaffini, hanno continuato a ribadire che è necessario un vero cambio di
paradigma a fronte di una sanità che fa fatica a stare dietro ai bisogni di
cura”: è quanto afferma Donatella Porzi (gruppo Misto) in merito al
dibattito tenutosi nel Consiglio comunale di Foligno.
“Mettiamoci pure le ‘colpe’ della pandemia, che ha slittato i tempi –
aggiunge Porzi – resta l’incognita, è stato detto, della rapidità con la
quale si procederà con la riorganizzazione. Aspettiamo. Nel frattempo non
sono state erogate decine di migliaia di prestazioni in coda e le liste
d’attesa continuano a lievitare, così come gli accessi ai pronto soccorso;
nelle attività più complesse non si riesce a dare risposte
nell’immediato; i posti letto sono insufficienti a causa
dell’iperafflusso negli ospedali dovuto allo scarso presidio del
territorio”.
“La gravità di questa situazione – sottolinea Porzi – è che le
trasformazioni non si fanno, non si possono fare fermando la macchina,
perché nel frattempo la gente si ammala e ha bisogno di cure; nel frattempo,
come è accaduto a Spoleto, le persone muoiono a causa della
disorganizzazione e alla mancanza di personale dovuta alla scarsa
reperibilità, certo, ma anche al fatto che sempre più medici e operatori
sanitari abbandonati a sé stessi stanno fuggendo dalla sanità pubblica. Non
ci si può nascondere dietro al pretesto di aver ereditato un sistema
sanitario critico quando, come testimoniato dagli indicatori di qualità,
prima di questi ultimi tre anni di gestione i servizi sanitari venivano
erogati in tempi più brevi, il ricorso al privato era molto meno diffuso e
la mobilità fuori regione molto più bassa”.
“I nostri amministratori – conclude Porzi – dovrebbero ben sapere che una
vera riprogrammazione, soprattutto se c’è in ballo la salute e la vita
delle persone, dovrebbe viaggiare sul doppio binario delle riforme e del
mantenimento dei servizi. E che, come fatto intelligentemente da altre
regioni, pur tenendo conto degli standard ben precisi imposti dal DM 70,
sarebbe opportuno mediare con Roma per avere ulteriori eccezioni in deroga
che consentano di tutelare le esigenze specifiche del territorio umbro,
specialmente nelle aree interne e marginali”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74788
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO