
(AGENPARL) – gio 23 febbraio 2023 UN ANNO DALL’INIZIO DEL CONFLITTO IN UCRAINA. ZAIA: LA SOLIDARIETA’ DEI VENETI TESTIMONIANZA DI PACE
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Testo Allegato: UN ANNO DALLINIZIO DEL CONFLITTO IN UCRAINA. ZAIA LA SOLIDARIETA DEI VENETI TESTIMONIANZA DI PACE (AVN) Venezia 23 febbraio 2023 gi passato un anno da quando le forze armate russe hanno iniziato linvasione dellUcraina, trovando una fiera resistenza. una guerra vicino a casa nostra che, a distanza di ottantanni dal secondo conflitto mondiale, ha riportato lEuropa in una grave e tragica realt. La memoria corre alle immagini che in questi mesi ci hanno raggiunto tramite la televisione e i social media. I bombardamenti hanno devastato interi territori e hanno lasciato molti cittadini ucraini senza un tetto e senza alcuna certezza nel domani. Abbiamo visto citt simili alle nostre distrutte, ci siamo riconosciuti in persone vestite secondo la nostra moda che abbandonavano le citt, affollando stazioni ferroviarie che sembravano le nostre. In questo clima abbiamo assistito a una escalation di violenza ai danni del paese aggredito. Una realt gravissima, la cui cessazione non pu arrivare soltanto per opera delle armi, in una spirale distruttiva che sembra non potersi fermare. A differenza di altre guerre recenti, fino ad oggi stata praticamente assente lazione diplomatica. Personalmente auspico che parallelamente al sostegno verso gli Ucraini, i grandi della terra, a cominciare da Usa e Cina, lavorino per trovare una soluzione che ponga concretamente fine a questa terrificante carneficina. Sono le parole con cui il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda il primo anno dallinizio della guerra in Ucraina, cogliendo loccasione per stilare un bilancio di quanto stato fatto in Veneto Allindomani dellinvasione da parte della Russia ho definito criminale questa azione aggiunge il Governatore -. Non accettabile la realt di un conflitto cos cruento che oltre a procurare vere stragi rischia di radicalizzarsi, nonostante i molteplici appelli alla pace giunti da ogni parte del mondo. Fin dallinizio sono state ore difficilissime che hanno costretto intere famiglie ucraine a scappare molte di queste hanno raggiunto lItalia e anche il Veneto. La nostra Regione, anche grazie al servizio di Protezione Civile, ha dato prova dellaccoglienza di cui sono capaci i veneti. Creando in breve tempo una rete di accoglienza trasversale a istituzioni e associazioni. . Da subito la Regione ha avviato una raccolta fondi ha sottolineato il Presidente Zaia e lampia solidariet dei nostri cittadini ha permesso, alla fine dellanno scorso, di raccogliere donazioni per circa 900mila euro. Importante anche la disponibilit dei veneti allaccoglienza i privati, che sono rappresentati prevalentemente da famiglie, hanno messo a disposizione – nei mesi cruciali di richiesta di ricovero da parte degli ucraini che fuggivano dalla guerra – pi di 4mila alloggi per un totale di circa 13mila posti letto. In questo contesto di ampia solidariet veneta, il Presidente Zaia fa il punto anche di quanto stato fatto dalla Regione del Veneto in collaborazione con le Prefetture, i Comuni, le Province e la Citt metropolitana di Venezia, il Dipartimento di Protezione Civile e gli Enti del terzo settore. In Veneto ha spiegato il Presidente Zaia la popolazione ucraina presente passata da circa 17mila a circa 22mila cittadini. La maggior parte di loro ha raggiunto la nostra regione trovando una collocazione autonomamente. Oltre 2500 persone, i casi pi complessi, sono stati invece gestiti direttamente dalla Regione Veneto, tramite la struttura commissariale attivata ad hoc. Molti di questi profughi, alcuni dei quali bambini, hanno avuto bisogno di assistenza sanitaria e hanno effettuato laccesso nei nostri ospedali. Altri sono stati accolti presso gli ex ospedali che erano stati impiegati durante lemergenza COVID-19, o attraverso altre strutture del terzo settore convenzionate dal Dipartimento di Protezione Civile. Quando scoppiata la guerra in Ucraina, – ha ricordato Zaia abbiamo voluto dare, con concretezza, aiuto anche nelle zone di guerra. La nostra Protezione Civile, in accordo col sistema nazionale, si attivata per il trasporto in loco di materiale sanitario, tra cui farmaci, dispositivi medicali e attrezzature.. Un lavoro complesso ha concluso Zaia che ha ottenuto un buon risultato grazie allimpegno e alla dedizione di tutti, grazie alla solidariet dei veneti, al fatto che la nostra Regione tiene sempre alta lattenzione, per qualsiasi tipo di emergenza, anche non prettamente veneta. Un grande grazie ai veneti e a tutti coloro che si sono dati da fare, spesso con grande discrezione e senza alcuna visibilit, durante i mesi cruciali di questa tragedia il volontariato, le Ulss e Aziende Ospedaliere, i Comuni, le Province e alla Citt metropolitana di Venezia, le Prefetture e le strutture regionali dellassessorato alla protezione civile e della struttura commissariale per lemergenza Ucraina. Negli ultimi mesi il flusso dei profughi ucraini in Veneto si notevolmente ridotto fino a raggiungere poche unit a settimana. Oggi sono 170 i posti letto delle strutture della Regione del Veneto disponibili e liberi per una prima accoglienza oltre ad altri 100 messi a disposizione dal Terzo settore nellambito del sistema dellaccoglienza diffusa. Rinnovo lauspicio che questa guerra termini presto conclude il Presidente Zaia -. La voce delle armi deve lasciare spazio a quella della diplomazia. C un paese aggredito ed uno aggressore, impossibile pensare che trovino da soli una soluzione. LA comunit internazionale deve fare ogni sforzo possibile per salvare vite umane e sbloccare, non appena possibile, i progetti di ricostruzione e ripartenza, che coinvolgerebbero lintera Europa. Comunicato n. 300-2023 (PRESIDENTE-PROTEZIONE CIVILE) Regione del Veneto Giunta Regionale Agenzia Veneto Notizie PAGE Agenzia Veneto Notizie Ufficio Stampa della Giunta Regionale del Veneto Palazzo Balbi, Dorsoduro 3901 30123 Venezia – tel. 041 279 2910 / 041 279 3395 e-mail HYPERLINK mailtoufficiostampa@regione.veneto.it ufficiostampa@regione.veneto.it – http://www.regione.veneto.it Y, rWOyawSOKtuoxyAHXH.f1-Y,48O@jlAxFp1a5
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