
[lid] – E’ stato presentato nella sala stampa alla Camera il rapporto “Gli italiani e il taxi 2023”. L’indagine, realizzata da Lab21.01 sulla base di 1.600 interviste fatte nel mese di gennaio 2023 in 16 città italiane, analizza il gradimento del servizio taxi nel nostro Paese. Un gradimento che, rispetto allo scorso anno, è cresciuto del 3,2%. L’83,7% degli intervistati si dichiara infatti molto (16,8%) o abbastanza soddisfatto (66,9%). La città dove la soddisfazione è maggiore è Verona (90,6%), seguita da Siena (90,4%) e, al terzo posto, Perugia (90,3%). Bari 73,6%), Napoli (70,5%) e Palermo (69,1%) sono invece in fondo alla classifica di gradimento. Sotto la media nazionale anche Roma (80,4%) e Firenze (81,4%).
“Migliora il gradimento generale di altri tre punti percentuali – dichiara il Presidente nazionale Uritaxi, Claudio Giudici – e siamo molto soddisfatti di questo. In questo quarto rapporto annuale nazionale sono stati valutati, come sempre, il gradimento generale, i tempi di attesa, la cortesia, il comfort, il costo, ma anche alcuni dei cavalli di battaglia della narrazione che ci ha demonizzato negli ultimi mesi: ‘I tassisti non hanno il pos!’ e ‘I tassisti sono violenti!’. Ecco, l’indagine smonta questi negativi stereotipi che ci erano stati addossati”.
L’uso del PosUno dei temi per i quali la categoria dei tassisti è spesso sotto accusa è l’uso del Pos. Dall’indagine però emerge che quasi 7 clienti su 10 dichiarano che nei loro viaggi in taxi non è mai stato negato, o raramente, il pagamento con il Pos. Il maggior gradimento rispetto a questo si registra nelle due città toscane prese in considerazione: Siena (85,3%) e Firenze (85,1%).
“L’indagine dimostra come in generale trovare il pos a bordo di un taxi sia una costante. E non potrebbe essere diversamente, sia perchè obbligatorio per legge, sia per la tipologia della clientela taxi: 65% business e 25% turismo. Clientela che notoriamente usa quasi esclusivamente la carta di credito, e dunque è davvero improbabile trovare un tassista che non accetti questi pagamenti. Al sud, invece, a questo riguardo si registra qualche problema in più, ma non sui soli taxi, ma in ogni attività economica” afferma Giudici.
I tassisti non sono violentiL’88,9% degli intervistati dichiara che durante i viaggi in taxi non si è mai sentito minacciato dal tassista né di ritenere che il tassista avesse un comportamento violento. Solo il 2,5% dichiara che i tassisti siano violenti. La città percepita come la più virtuosa dagli italiani è Perugia (96,7%), seguita da Torino (94,3%) e Bologna (93,1%). Fanalino di coda è invece Palermo (80,2%).
“E’ veramente infamante e mistificatorio associare i tassisti alla violenza! I tassisti la violenza la subiscono, da anni, se consideriamo l’unicum per qualsiasi categoria professionale di cinque colleghi ammazzati in un solo decennio a causa di aggressione. Luca Massari, Alfredo Famoso, Gino Ghirelli – per il cui omicidio proprio ieri vi è stata una sentenza di condanna in appello a 4 anni e 8 mesi a carico dei due aggressori – Antonio Dodaro e Pasquale Di Francesco, ci ricordano quanto sia pericoloso questo mestiere e come ogni giorno i tassisti subiscano aggressioni che per fortuna non sempre finiscono con l’evento estremo” ci tiene a precisare Giudici.
I tempi medi di attesa Dalla chiamata, passano al massimo sei minuti perché il taxi arrivi. Lo dichiara l’88,3% degli intervistati, con punte del 96,3% a Firenze, del 94,2% a Siena, del 93,9% a Verona. Va peggio in invece Olbia (80,1%), Lecce (80,3%), che però hanno entrambe un indice generale di gradimento superiore alla media italiana.
L’identikit di chi usa il taxiChi usa il taxi lo fa soprattutto per lavoro (66,4%), per andare e tornare dalla stazione (42,4%) o come alternativa all’inefficienza di altri mezzi pubblici (34,8%). Non c’è un giorno in cui il taxi viene utilizza di più, dipende dalle esigenze di chi lo utilizza. Chi invece non utilizza il taxi è perché preferisce spostarsi con il proprio mezzo (85,6% degli intervistati).
Gli aspetti più ‘sentiti’ del servizio taxiCosto (95,6%) e sicurezza (94,5%) della corsa, rapidità di spostamento (90,2%) e chiarezza delle tariffe (90,2%) sono gli aspetti del servizio taxi ritenuti più importanti dai cittadini italiani.
Dall’analisi effettuata sugli utilizzatori di taxi in Italia emerge in maniera netta, costante e confermativa nel tempo come sul comparto taxi spesso vengano veicolati messaggi e leggende “metropolitane” più legati a preconcetti che analisi puntuali: parliamo di leggende “metropolitane” proprio perché spesso vengono amplificati casi sporadici accaduti nelle grandi metropoli presi a mo‘ di emblema per l’intero settore.
8 italiani su 10 sono soddisfatti del servizio taxi,; Il tempo di attesa medio per l’88,3% degli italiani non supera i 6 minuti; il 97,5% degli intervistati non si sente minacciato né fisicamente né verbalmente dai una tassisti.
Il quadro delineato dalla ricerca – continua il prof. Baldassari – mostra in maniera inequivocabile come gli italiani siano soddisfatti del servizio taxi ricevuto restano marginali alcune aree da migliorare su cui però ovviamente il comparto farà attente riflessioni.” Così il prof. Roberto Baldassari Direttore generale Lab21.01