(AGENPARL) – mer 25 gennaio 2023 Buongiorno,
si invia comunicato relativo all’ultimo bando di aiuti per agriturismi varato dalla Provincia.
Grazie della collaborazione
Damiano Tormen
addetto stampa Provincia di Belluno
Sostegno agli agriturismi, al via un bando di finanziamento
Deola: «Strutture importanti per lo sviluppo del turismo green su cui dobbiamo puntare»
È attivo da oggi (25 gennaio) il bando di sostegno agli agriturismi bellunesi. Si tratta di una misura varata dalla Provincia all’interno della cosiddetta “manovra Covid”, finanziata dal Fondo Comuni confinanti. E prevede il finanziamento degli investimenti degli agriturismi situati nei Comuni che rientrano nell’ambito di applicazione del Fondo.
Il plafond è di 221mila euro, le agevolazioni sono accordate sotto forma di contributi a fondo perduto. Rientrano negli interventi ammissibili le ristrutturazioni e gli ammodernamenti; l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi nuovi, di hardware e di programmi informatici, nonché l’innovazione digitale. Saranno possibili contributi massimi di 15mila euro (per una spesa pari o superiore a 25mila euro) e minimi di 3mila euro (per una spesa pari a 5mila euro). Per presentare la domanda c’è tempo fino al 10 marzo. La verifica e gestione delle pratiche è affidata a Unioncamere del Veneto e alla Camera di Commercio Treviso-Belluno, con cui la Provincia si è convenzionata per l’attuazione del progetto.
«Lo scorso anno avevamo avviato un bando per contributi a diverse tipologie di attività commerciali, per dare un sollievo all’economia fortemente colpita dalla pandemia Covid. In quella occasione erano rimasti in qualche modo in secondo piano gli agriturismi» sottolinea il consigliere provinciale delegato all’agricoltura, Simone Deola. «Adesso, con questo bando, vengono messe a disposizione risorse importanti, a valere sui Fondi Comuni confinanti. Gli agriturismi rappresentano uno strumento fondamentale per lo sviluppo di quel turismo green che non solo è sostenibile, ma costituisce spesso un integrazione del reddito delle aziende agricole. E quindi il finanziamento va a beneficio del territorio e di chi è maggiormente sensibile alla sua cura».
«Abbiamo messo al servizio della Provincia di Belluno l’esperienza maturata in questi anni da Unioncamere e dalla Camera di commercio di Treviso nella gestione dei bandi pubblici – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza -, per velocizzare l’istruttoria di concessione dei contributi consapevoli che le imprese agricole devono poter vivere e crescere per presidiare il territorio anche nelle realtà montane più difficili».
Testo Allegato:
Procura della Repubblica
Direzione
Distrettuale
Antimafia e Antiterrorismo
Presso il Tribunale di
Catanza
r
o
COMUNICATO STAMPA
Il 25 gennaio
,
il
ROS
,
con il
supporto in fase esecutiva del Comando Provinciale Carabinieri di Vibo
Valentia
, ha eseguito
unâ
ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal Tribunale di Catanzaro
, su
richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo,
a carico di 11
indagati
1
a vario
titolo per associazione di tipo
mafioso (imputazione riguardante 4 soggetti), riciclaggio internazionale,
trasferimento fraudolento di valori, truffa internazionale e altri reati, alcuni dei quali aggravati ex art. 416
bis 1 C.P.
Lâindagine
–
sviluppata
in un articolato contesto di
coope
razione internazionale
di polizia
e giudiziaria
con
autorità ungheresi, cipriote, francesi, danesi e britanniche
e giudiziaria con il coordinamento di Eurojust
–
si è avvalsa inoltre della collaborazione del
lâUnità di informazione finanziaria (UIF) della B
anca dâItalia
e
del supporto finanziario dal progetto @ON.
Lâoperazione
costituisce prosecuzione dellâindagine
RINASCITA
–
SCOTT, eseguita il 19.12.2019
dal ROS
che
–
oltre a fornire
ulteriore conferma dellâunitarietà della ândrangheta, al cui interno le
art
icolazioni
territoriali (locali/ândrine) godono di unâampia autonomia operativa, seppur nella comunanza delle regole
e nel riconoscimento dellâautorità del Crimine di Polsi
(RC)
–
aveva consentito di ricostruire
gli assetti
della
ândrangheta presenti nel v
ibonese
, attingendo 334 indagati
ritenuti responsabili,
a vario titolo
,
per
associazione di
tipo mafioso, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio,
detenzione di armi, traffico di stupefacenti, truffe, turbativa dâasta, traff
ico di influenze e corruzione.
Lâ
odierna
in
dagine
–
corroborata
da intercettazioni e propalazioni di diversi collaboratori di giustizia
–
ha
documentato
lâappartenenza allâarticolazione territoriale di ândrangheta attiva su SantâOnofrio (VV) di
quattro sog
getti uno dei quali
,
per
agevolare le attività di riciclaggio in favore della cosca
, ha costituito una
serie di società
di diritto
italian
o
, ungheres
e
e cipriot
a
, fittiziamente
intestate a terzi soggetti.
In tale contesto
è stato colpito da Mandato dâArresto
Europeo
un
avvocato ungherese
risultato
intestatario del 50% delle
quote societarie di una
delle predette
società
.
Sono state anche
ricostruire
le dinamiche
sottese
ad una
truffa
,
consumata nel 2017 d
a
llâarticolazione
mafiosa, a danno di investitori omaniti che hanno versato la somma di
1 milione di ⬠dietro la promessa di
ottenere il 30% delle quote di una società
cui era riconducibile
un
compendio immobiliare in
Budapest
.
È
stato eseguito un sequestro
preventivo finalizzato alla confisca di beni e società per un valore di circa 3
milioni di â¬
2
.
Lâesecuzione del mandato dâarresto europeo
è stata
garantita
dal
supporto della Direzione Centrale della
Polizia Criminale
–
Servizio per la
Cooperazione Internazionale
di
Polizia
(
progetto Ican
), mentre il
sequestro delle società e dei conti localizzati in Ungheria
è
coordinato da
Eurojust
e
,
nellâambito del
reciproco riconoscimento dei provvedimenti reali, si tradurrà in un congelamento
di beni
.
Gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.
Catanzaro, 25 gennaio 2023
1
In particolare 8 in carcere, di cui 1 in Ungheria, e 3 destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attivi
tà
imprenditoriali o uffici direttivi di persone giuridiche.
2
Il provvedimento ha riguardato 5 società immobiliari (4 delle quali
sedenti a Budapest e una a Milano), 2 immobili a Pizzo
Calabro (VV), uno yacht intestato a una società ungherese, 4 veicoli immatricolati in Italia nonché rapporti finanziari e con
ti
correnti italiani e ungheresi.