(AGENPARL) – mar 24 gennaio 2023 Programma di lavoro della Commissione europea, le osservazioni del Coordinamento imprenditori
«Coesione e coordinamento le parole chiave dello sviluppo dei territori dell’Unione europea»
Trento | 24/01/23
Il Coordinamento provinciale imprenditori ha elaborato le proprie osservazioni in merito alla comunicazione COM (2022) 548 final della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul programma di lavoro della Commissione per il 2023 “Un’Unione salda e unita”; tali osservazioni sono state presentate oggi alla Quinta Commissione provinciale.
«Come riportato nel documento che la Commissione ha inviato al parlamento europeo . è il commento del Coordinamento – l’Europa sta affrontando ormai da diversi anni un susseguirsi di crisi (pandemica, economico-finanziaria, costi energetici, di grave conflitto nelle relazioni internazionali per citare solo le principali) che stanno minando la robustezza del suo tessuto produttivo e l’hanno messo a dura prova, sia nella capacità di leadership delle sue istituzioni, sia nella tenuta del modello economico e sociale che essa rappresenta».
«La Commissione dimostra di essere consapevole che l’Europa e le sue istituzioni hanno bisogno di una nuova legittimazione dal basso, di un rapporto rinnovato con i cittadini europei e basato primariamente sulla loro fiducia: ciò emerge dalla volontà di raccogliere e portare – ove possibile – ad attuazione le sollecitazioni e le proposte emerse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa. L’intuizione di coinvolgere maggiormente i cittadini d’Europa nella definizione delle priorità, degli obiettivi e nella progettazione/elaborazione di politiche a livello europeo va guardata con estremo favore proprio perché tiene conto del maturare di una nuova generazione di cittadini europei».
In particolare, l’accento del Coordinamento è dedicato alla valorizzazione delle PMI: «Una politica europea per le PMI richiede un approccio complessivo che tenda a valorizzare l’importanza delle imprese diffuse e dell’impatto delle nuove norme per tali imprese. Analogamente questo approccio è richiesto nell’attività legislativa e amministrativa a livello provinciale anche in considerazione delle competenze autonomistiche. Per affrontare questa situazione in modo coeso, sarà fondamentale avere un dialogo costante e rapido con Bruxelles, attraverso un monitoraggio continuo delle misure al vaglio, in modo da poter preparare le imprese ad adattarsi con efficacia e prontezza alle normative europee».
«Sarà inoltre importante continuare a predisporre finanziamenti per tutto il mondo produttivo, sui temi della transizione digitale ed ecologica. Al fine di realizzare l’ambizioso progetto del Green Deal europeo, sarà indispensabile accompagnare le imprese nel tortuoso percorso che la transizione ecologica prevede. Come già riportato nelle linee guida del Next Generation EU e sopra sottolineato, non vi può essere transizione ecologica senza transizione digitale: per questo intensificare gli sforzi sulla transizione digitale, vuol dire concorrere a quella ecologica. Si dovrebbe pensare a un’azione di rilancio di incentivi per la transizione digitale, ampliando le tecnologie prese in considerazione, includendo ad esempio il tema della cybersecurity che sta diventando sempre più centrale per le aziende locali e nazionali».
«Sul piano degli strumenti – conclude il documento – Europa e Trentino sono chiamati a dare prova della capacità di una migliore regolamentazione, spingendo al massimo l’impegno sistematico rivolto a individuare e quindi eliminareoneri burocratici e costi inutili. Solo in questo modo e cioè creando il contesto normativo più adeguato, il “fare impresa” in Trentino potrà mantenere standard competitivi elevati, frutto di abilità, competenze e responsabilità, che lo rendono unico sui mercati».
dott. Walter Filagrana
Testo Allegato:
Comunicato stampa | 24 gennaio 2023Programma di lavoro della Commissione europea, le osservazioni del Coordinamento imprenditori«Coesione e coordinamento le parole chiave dello sviluppo dei territori dell’Unione europea» Trento | 24/01/23 Il Coordinamento provinciale imprenditori ha elaborato le proprie osservazioni in merito alla comunicazione COM (2022) 548 final della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul programma di lavoro della Commissione per il 2023 “Un’Unione salda e unita”; tali osservazioni sono state presentate oggi alla Quinta Commissione provinciale.«Come riportato nel documento che la Commissione ha inviato al parlamento europeo . è il commento del Coordinamento – l’Europa sta affrontando ormai da diversi anni un susseguirsi di crisi (pandemica, economico-finanziaria, costi energetici, di grave conflitto nelle relazioni internazionali per citare solo le principali) che stanno minando la robustezza del suo tessuto produttivo e l’hanno messo a dura prova, sia nella capacità di leadership delle sue istituzioni, sia nella tenuta del modello economico e sociale che essa rappresenta».«La Commissione dimostra di essere consapevole che l’Europa e le sue istituzioni hanno bisogno di una nuova legittimazione dal basso, di un rapporto rinnovato con i cittadini europei e basato primariamente sulla loro fiducia: ciò emerge dalla volontà di raccogliere e portare – ove possibile – ad attuazione le sollecitazioni e le proposte emerse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa. L’intuizione di coinvolgere maggiormente i cittadini d’Europa nella definizione delle priorità, degli obiettivi e nella progettazione/elaborazione di politiche a livello europeo va guardata con estremo favore proprio perché tiene conto del maturare di una nuova generazione di cittadini europei».In particolare, l’accento del Coordinamento è dedicato alla valorizzazione delle PMI: «Una politica europea per le PMI richiede un approccio complessivo che tenda a valorizzare l’importanza delle imprese diffuse e dell’impatto delle nuove norme per tali imprese. Analogamente questo approccio è richiesto nell’attività legislativa e amministrativa a livello provinciale anche in considerazione delle competenze autonomistiche. Per affrontare questa situazione in modo coeso, sarà fondamentale avere un dialogo costante e rapido con Bruxelles, attraverso un monitoraggio continuo delle misure al vaglio, in modo da poter preparare le imprese ad adattarsi con efficacia e prontezza alle normative europee». «Sarà inoltre importante continuare a predisporre finanziamenti per tutto il mondo produttivo, sui temi della transizione digitale ed ecologica. Al fine di realizzare l’ambizioso progetto del Green Deal europeo, sarà indispensabile accompagnare le imprese nel tortuoso percorso che la transizione ecologica prevede. Come già riportato nelle linee guida del Next Generation EU e sopra sottolineato, non vi può essere transizione ecologica senza transizione digitale: per questo intensificare gli sforzi sulla transizione digitale, vuol dire concorrere a quella ecologica. Si dovrebbe pensare a un’azione di rilancio di incentivi per la transizione digitale, ampliando le tecnologie prese in considerazione, includendo ad esempio il tema della cybersecurity che sta diventando sempre più centrale per le aziende locali e nazionali». «Sul piano degli strumenti – conclude il documento – Europa e Trentino sono chiamati a dare prova della capacità di una migliore regolamentazione, spingendo al massimo l’impegno sistematico rivolto a individuare e quindi eliminare oneri burocratici e costi inutili. Solo in questo modo e cioè creando il contesto normativo più adeguato, il “fare impresa” in Trentino potrà mantenere standard competitivi elevati, frutto di abilità, competenze e responsabilità, che lo rendono unico sui mercati». CONTATTI PER LA STAMPA Uff. stampa Confcommercio Trentino: Walter Filagrana | Email walter.filagrana@unione.tn.it – Cell. 348 8565455