
(AGENPARL) – mar 17 gennaio 2023 Nel nuovo numero un gruppo eterogeneo di giornalisti, intellettuali, scrittori, attivisti risponde in modo libero ai 25 quesiti…
LA SINISTRA È MORTA, VIVA LA SINISTRA?
Nel nuovo numero di MicroMega in uscita il 26 gennaio intellettuali, scrittori, attivisti si interrogano sul futuro della sinistra a partire da un questionario-tesi del direttore.
Esce il 26 gennaio il numero 1.2023 di MicroMega dal titolo: ”La sinistra è morta, viva la sinistra?”. Un gruppo eterogeneo di giornalisti, intellettuali, scrittori, attivisti risponde in modo libero ai 25 quesiti posti dal direttore Paolo Flores d’Arcais. Il volume è arricchito da un saggio inedito di Theodor W. Adorno.
Da tempo, la tesi di MicroMega è che a livello di politica organizzata di sinistra in Italia ci sia ormai poco e nulla, ma che i valori di giustizia-e-libertà continuino a circolare largamente nelle piazze e nelle iniziative della società civile. Tuttavia, negli ultimi anni il vasto e articolato tema che possiamo tenere insieme sotto il cappello di “politicamente corretto” e oggi la guerra di Putin contro l’Ucraina hanno fatto esplodere contraddizioni e lacerazioni anche in questa sinistra fuori dal Palazzo. Quali allora le speranze, le urgenze, le priorità su cui basarsi?
Gli interventi nel volume esprimono un quadro molto variopinto, fatto di sguardi sul mondo che sono inevitabilmente anche sguardi su di sé, secondo le diverse vocazioni, professioni e personalità.
Nelle “Considerazioni di un militante ‘impolitico’”, lo scrittore Erri De Luca trae ispirazione dalla guerra in Ucraina per intrecciare quella che lui definisce la trinità laica di libertà, uguaglianza e fraternità con rivoluzione e resistenza a tutti gli oppressori e gli invasori. Il sociologo Domenico De Masi con “La sinistra claudicante e il ruolo degli intellettuali” e il direttore di Radio Popolare Alessandro Gilioli rispondono alle domande di Flores d’Arcais punto per punto, dibattendo a distanza con lui su visioni diverse dei fenomeni sociali correnti, dal ruolo del Movimento 5 Stelle fino alla cosiddetta woke culture, ed esprimendo fiducia nell’impegno delle nuove generazioni.
La sinistra non è affatto morta per Ezio Mauro che in “La perdita dell’egemonia” sostiene l’importanza di abbracciare il cambiamento, puntando sul lavoro, sull’emancipazione e superando un’identificazione fideistica al simbolo di un partito. Diversi interventi rimettono al centro un’urgenza e una speranza di costruzione di nuove utopie necessarie e concrete partendo da elementi di analisi radicale della realtà: da Giuseppe De Marzo coordinatore della Rete dei Numeri Pari, a Monica Di Sisto secondo la quale “La sinistra è morta per chi non la frequenta”, passando per Marco d’Eramo che spinge in avanti l’analisi sui cambiamenti sociali intervenuti nella composizione delle classi oppresse e dei sistemi oppressivi, a Telmo Pievani, che riflette in modo amaramente ironico sulla caricatura che la politica italiana fa delle urgenze ecoclimatiche e ambientaliste.
Da personalità di lungo corso come Achille Occhetto e Furio Colombo, fino ai giovani redattori di Scomodo Edoardo Bucci, Susanna Rugghia e Francesco Paolo Savatteri e attivisti come Marco Lorenzo Baruzzo, dal punto di vista di artisti come Moni Ovadia e di scrittrici come Claudia Durastanti e Valeria Parrella, fino alle analisi di sociologi come Lucio Baccaro, Chiara Saraceno, filosofi come Roberto Esposito, intellettuali come Pierfranco Pellizzetti, amministratori come Jacopo Rosatelli emerge un quadro di pensiero vivace e nient’affatto sconfitto, disposto a interrogarsi anche in rispettoso e amichevole disaccordo con le tesi proposte.
Dal 26 gennaio nelle librerie (fisiche e online) e nel nostro negozio online [shop.micromega.net](https://micromega.us1.list-manage.com/track/click?u=90885b9679b7b85cc85d6c888&id=41fdede58c&e=d448f3909f) (in versione cartacea e digitale).