
(AGENPARL) – lun 02 gennaio 2023 Alle spett.li redazioni
NUORO, TRE MILIONI DI EURO DEL PNRR ASSEGNATI AL COMUNE PER INTERVENTI SUL SOCIALE. IL SINDACO SODDU: «MIGLIORIAMO LA QUALITA’ DELLA VITA IN CITTA’»
Tre milioni di euro per il “potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità”. È il finanziamento di cui è beneficiario il Comune di Nuoro grazie all’ammissione dei progetti presentati dall’amministrazione nell’ambito della misura “Inclusione e coesione” del Pnrr. In particolare gli interventi riguardano la riqualificazione e messa a norma della casa protetta di via Trieste, la realizzazione di un centro diurno per disabili e la creazione della biblioteca di comunità negli spazi del centro polifunzionale di via Roma.
Il progetto relativo alla casa protetta conta su un contributo di 900 mila euro e prevede la ristrutturazione dell’edificio (risanamento e riparazione dei solai, delle pareti interne ed esterne, rifacimento degli impianti idrici, elettrici e termici), l’acquisto di attrezzature e arredi (letti sanitari, sollevatori elettrici, deambulatori, sedie a rotelle, attrezzature per la cucina e la lavanderia), e l’adeguamento dell’impianto di climatizzazione nei piani dove si trovano le stanze degli ospiti e gli spazi comuni.
Il centro diurno per disabili, finanziato con 600 mila euro, riguarda la creazione di uno spazio rivolto a persone con disabilità di diverso grado e di età compresa tra i 18 e i 64 anni, ai quali si vuole dedicare un servizio che garantisca interventi educativi, formativi, assistenziali e di socializzazione, sulla base di progetti individualizzati volti a valorizzare e potenziare le risorse di ognuno e in particolare quelle relative all’autonomia personale e alla integrazione sociale e lavorativa. Tra le attività che si intendono realizzare, che si avvarranno dell’ausilio di figure professionali, ci sono percorsi formativi di avviamento al lavoro e acquisizione di competenze in collaborazione con gli enti preposti; realizzazione di eventi culturali, sportivi, musicali con il coinvolgimento delle associazioni del territorio; attività educative e laboratori; percorsi di vita indipendente e di emancipazione dal nucleo familiare d’origine; realizzazione di progetti e buone prassi da esportare in altre realtà.