
(AGENPARL) – ven 16 dicembre 2022 Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
[Lavori Consiglio: Bilancio 2023, discussione generale – 9](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp?art=Suedt672131)
Consiglio -Gli interventi sulla manovra finanziaria 2023 di Tauber, Dello Sbarba, Alfreider
Nell’ambito della discussione generale del bilancio 2023 della manovra finanziaria 2023 della Provincia, contenuta nei disegni di legge [119/22](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667366&blank=Y): Legge di stabilità provinciale per l’anno 2023, [120/22](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667376&blank=Y): Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2023-2025 e [121/22](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667379&blank=Y): Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2023, ha preso la parola questa mattina Helmut Tauber (SVP), evidenziando le problematiche recenti quali pandemia, guerra in Ucraina, aumenti dei prezzi che mettevano a dura prova economia e cittadini. era necessario attutire costi energetici, inflazione e garantire la stabilità della Provincia dal punto di vista economico e sociale, queste erano le prioritá anche nel 2023. La Provincia aveva avviato misure per contrastare la crisi energetica: di questo ha ringraziato la maggioranza per la sua lungimiranza e il pacchetto di aiuti da 100 milioni, oltre agli 1,2 mld per contrastare la pandemia più della metá del pacchetto aiuti andava a famiglie, coppie, single e pensionati, una parte di esso sosteneva economia, Comuni e Comunitá comprensoriali; si darebbe dovuto far fare la loro parte anche ai fornitori di energia sul mercato altoatesino, e di fatto una nuova tariffa energetica èra stata introdotta. Il 95% delle imprese ne beneficiava, e più del 50% delle piccole imprese in maniera considerevole. Il sostegno pubblico era necessario fino alla fise della crisi energetica, soprattutto aiutando le imprese in termini di tassazione, IRAP in primis: Tauber ha annunciato un ordine dle giorno a questo scopo. Andava promossa l’autosufficienza energetica della Provincia, riducendo la dipendenza da fornitori esterni. La Provincia si era impegnata nella semplificazione e diffusione di impianti di energia rinnovabile, soprattutto fotovoltaici, e questo era positivo; servivano le necessarie risorse anche nel 2023. Anche nel n 2023 ci sarebbe stata carenza di personale qualificato, ogni anno 3.000 persone in più di quelle entranti avrebbero lasciato il mercato del lavoro: ci volevano sforzi per integrare il maggior numero di persone nel mercato del lavoro, come indicato da Kompatscher, con attenzione a donne e uomini che dovevano conciliare famiglia e lavoro; più fondi per le strutture di assistenza alla prima infanzia erano fondamentali, così come incentivi per le aziende che promuovevano la conciliabilità. In ambito turistico,bisognava finalmente concedere alle imprese di costruire case per i collaboratori; fondamentale era il contingente di stagionali che quest’anno non aveva ottenuto via libera da Roma, la nuova ministra dle Lavoro aveva promesso un contingente su base pluriennale e non anuale, cosa molto importante che doveva realmente verificarsi, insieme a un via libera giá a inizio 2023: era importante impegnarsi a Roma in quest’ambito, come faceva l’ass. Achammer. Bisognava rafforzare la formazione duale, che forniva competenze ottimali per il mercato del lavoro; un ringraziamento andava all’APA per la sua collaborazione; molto positivo era il premio per l’apprendistato. Bisognava poi riportare in provincia i giovani che studiavano alL#estero, promuovendo alloggi a costi accessibili. Il settore ricettivo stava cambiando per adattarsi alle novitá, ma doveva affrontare sempre nuove sfide: aveva tenuto il passo grazie al lavoro sodo di imprenditori e dipendenti, come dimostravano iu dati a disposizione: spiaceva quindi che alcune discussioni sul turismo fossero state superficiali, come il dibattuto sulla guest card – questo non favoriva un atteggiamento positivo della societá verso il turismo. Gli ass. Schuler e Alfreider andavano ringraziati per il loro impegno in quest’ambito. Il collega Alex Ploner aveva detto che si faceva tutto solo epr il turismo, ma per 10 anni ne aveva approfittato ricevendo tantissimi contributi, con la sua presenza a manifestazioni ed eventi. la giunta aveva avviato la strada per lo sviluppo turistico sostenibile con il concetto turistico provinciale, trovando un compromesso per superare lo stallo nel settore dello sviluppo edilizio; le piccole imprese a conduzione famigliare dovevano essere incluse in questo sviluppo, anche quantitativo; ci volevano incentivi per i giovani affinché rilevassero le aziende a conduzione famigliare sviluppüando nuove idee. Nel 2023, Provincia e Comuni avevano ancora compiti da svolgere: bisognava definire le regole esatte sulla distribuzione dei posti letto, procedere con i fondi di riserva per i Comuni, intervenire sull’affitto irregolare di alloggi privati anche tramite b&b doveva essere fermato, con meccanismi di controllo efficienti. Le aziende turistiche dovevano poter offrire alloggi ai propri dipendenti. La tassa di soggiorno era stata aumentata: le risorse finanziarie erano poche, mentre i concorrenti investivano imponenti finanze, per questo tale aumento era necessario, ma i fondi andavano gestiti con attenzione. Bisognava promuovere qualità e sostenibilità aiutando anche le piccole strutture, anche le aziende ricettive nelle zone miste, tutelate e agricole dovevano avere accesso al bonus energetico. Positivo era il sostegno dato all’approvvigionamento locale anche nell’ambito della ricettività, come già accadeva per il commercio: questo aiutava il mantenimento e lo sviluppo sociale nelle zone rurali periferiche; i criteri dovevano però essere più elastici. Nell’ambito di digitalizzazione e innovazione bisognava prestare attenzione al rafforzamento delle aziende, senza lasciare indietro le imprese più piccole o delle aree rurali, un passo giusto era stato il premio di digitalizzazione. Bisogna utilizzare ancora di più la possibilità di sostegni mirati. 406 milioni erano messi a disposizione del trasporto locale e delle infrastrutture, attenzione doveva essere posta al decongestionamento dal traffico: era necessario affrontare le misure infrastrutturali in zone congestionate, ovvero la circonvallazione di Colle Isarco, la circonvallazione di Bressanone e Merano, il tunnel del Monte Tondo ecc.; era necessaria anche la costruzione di barriere fonoassorbenti, per le quali Alfreider si era molto impegnato. in quanto alla ristrutturazione dle ponte Lueg, i lavori causavano molti problemi soprattutto agli operatori economici dell’Alta Val d’Isarco, bisognava intervenire per affrontare la situazione critica dle traffico, garantendo le carreggiate percorribili a due corsie in entrambe le direzioni. Molte erano le sfide da affrontare, e per questo egli sosteneva in pieno l’intervento del presidente: i 6,7 milioni non sarebbero stati sufficiente per tutti i fabbisogni, bisognava pianificare con grande cautela, al fine di avere una piazze economica e sociale solida. Tauber ha ringraziato presidente della Provincia, Giunta, Consiglio provinciale, dipendenti, aziende private e relativi collaboratori delle aziende private per far progredire quotidianamente la provincia nonostante gli ostacoli, e lodato la SVP per quanto fatto a favore della provincia negli ultimi 70 anni.
Riccardo Dello Sbarba (Gruppo verde) ha esordito facendo riferimento ai tanti cittadini e cittadine che questa mattina spalavano la neve, non solo davanti a casa ma anche sulla strada, a un ragazzo visto in piazza Walther, vestito in maniera leggera e con il cartello “ho fame”, e alla frenesia del mercatino di Natale: in una passeggiata aveva visto tutto il bello e tutto il brutto del Sudtirolo. Aveva quindi deciso di rinunciare al discorso preparato, cogliendo l’appello del vescovo alla rinuncia, che doveva essere colto per primi “da noi, vecchi, maschi, bianchi, europei”. Il cancelliere Scholz in un recente saggio aveva parlato di “cambio d’epoca globale”; nel cuore dell’Europa c’era una guerra che portava il rischio della terza guerra mondiale, il surriscaldamento del pianeta era una realtà, con aumento di 3 gradi entro la fine del secolo ovvero 6 gradi all’interno dei continenti, + 2,6 gradi sulle Alpi in estate. Eventi estremi, siccitá, grandi migrazioni ne erano la conseguenza. Un terzo aspetto era che si era usciti dalla pandemia con ricchezze sempre più grandi e povertá sempre piú estese, con connessioni sociali distrutte. Le peggiori previsioni si stavano realizzando: cosa poteva fare il piccolo Sudtirolo? Impegnarsi nei suoi piccoli compiti con serietà e responsabilità, senza dare più spazio alle chiacchiere: mancava una nuova consapevolezza collettiva e individuale, una nuova cultura anche sociale. serviva una societá fondata su empatia e non egoismo, sulla sufficienza e non sul profitto, su reti sociali solidali e non sulla fredda burocrazia, sulla condivisione di servizi e non sulla privatizzazione, sulla distribuzione e non sulla concentrazione dle potere, sulla partecipazione invece che sulla delega. Molte persone, soprattutto giovani e soprattutto donne, vivevano giá la trasformazione come presupposto di una vita che restasse umana. Più che “meno è di più” era meglio dire “diverso è di più”. Le strutture portanti erano tuttavia rimaste le stesse, trionfava il turismo mordi e fuggi del mercatino, un’orgia di stress che rendeva infelici sia chi vi partecipava sia chi i era escluso, menter Benko costruiva strutture di lusso in cittá: quello che mancava erano però alloggi a prezzi ragionevoli per la maggioranza “normale” della popolazione. Il bilancio dimostrava incapacitá di immaginare il cambiamento conservando la stessa struttura degli ultimi vent’anni, e mantenendo la stessa societá insostenibile ed egoista che aveva portato alla crisi climatica. Ci sarebbe invece voluto un bilancio concentrato su due missioni: finanziamento in tutti e settori della transizione ecologica e un fondo sociale per la giustizia climatica, affinché nessuno fosse lasciato indietro. Attorno a esse si sarebbero dovuti organizzare tutti gli investimenti. Bisognava fare in fretta, non si poteva piú perdere tempo.
Dai banchi dei consiglieri, Daniel Alfreider (SVP) ha sostenuto che qualcuno non aveva letto bene il bilancio, perché non aveva riconosciuto il piano per il progetto della ferrovia in Alto Adige. L’infrastruttura della Venosta era stata realizzata dalla STA, e quindi era della provincia, la restante infrastruttura era di RFI, ma per la Provincia era importante potenziare la rete, perché solo la ferrovia poteva assorbire parte del traffico: la partnership con il ministero andava per questo ampliata. o snodo della val di riga non era a bilancio, bensí finanziata grazie agli sforzi di Kompatscher per inserirla nei programmi olimpici, era un grande onore che Anterselva fosse stata scelta, e i giochi olimpici davano la possibilitá di potenziare piú velocemente l’infrastruttura. Kompatscher andava ringraziato epr i negoziati, che aggiungevano ai fondi 220 milioni da fuori. Si era detto che un risparmio di 15 minuti non era una svolta copernicana, ma alla presentazione in Consiglio del piano mobilità cui avevano collaborato diversi soggetti e stakeholder erano presenti solo tre consiglieri, si era comunque rimasti aperti a proposte e richieste. Lo snodo della Val di riga non era stato fatto per far risparmiare tempo, ma per garantire un collegamento diretto e un miglioramento dell’offerta ferroviaria. Grazie alle trattative con RFI 150 milioni arrivavano per il tunnel del Virgolo: ulteriori risorse frutto di trattative, che non intaccavano il bilancio. Mezz’ora prima era stato bandito il progetto per lo snodo della val di Riga, e le ditte potevano consegnare le offerte. Fondamentale era l’accordo finanziario che aveva portato ulteriori 600 milioni l’anno, che l’opposizione si era ben guardata di citare, che avevano comportato scambi di note con l’Austria e per i cui sforzi Kompatscher andava ringraziato: insieme agli altri negoziati, essi garantivano una somma di 800 milioni. I negoziati potevano essere fruttuosi solo se la provincia aveva una rappresentanza forte, e questo era l’obiettivo dell’attuale maggioranza e della SVP. La SVP aveva lavorato per questo in tutti gli ultimi decenni. Per le infrastrutture c’erano 140 milioni in meno, ma si cercavano ulteriori risorse da Roma: esse erano essenziali anche per lo spazio rurale, come testimoniato da Locher. Nei programmi di investimento dovevano trovare spazio anche mezzi adeguati alla lotta al bostrico. Quando si promuovevano infrastrutture c’era chi si opponeva, ma con gli interventi, che consideravano anche Bolzano, si mirava a sollevare dal traffico le località: nonostante si mirasse a ridurre il traffico con la ferrovia, tali strutture sarebbero state sempre necessarie. Alfreider ha fatto riferimento all’impasse del trasporto pubblico, per uscire dalla quale tutti i concessionari avevano dato una mano, e accennato al nuovo sistema ticketing che permetterá una gestione in proprio dei dati e un potenziamento dei servizi di mobilità. Anche per questo andava ringraziato Kompatscher che aveva ottenuto nuove risorse con i negoziati a Roma.
(continua)
(Autore: MC)
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