
(AGENPARL) – sab 10 dicembre 2022 ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ANTOLOGIA SCELTA 2023
MILANO, Via Fatebenefratelli 36
inaugurazione martedì 13 dicembre 2022, ore 17.30
Comunicato stampa
Tornabuoni Arte torna puntualmente a presentare la sua Antologia, una
scelta delle più importanti opere di Arte moderna e contemporanea, che la
galleria ha selezionato nel corso dell’ultimo anno. Alcune delle opere più
prestigiose della mostra antologica saranno nella sede a Milano (Via
Fatebenefratelli, 36) da martedì 13 dicembre, con inaugurazione alle ore
17.30.
Questa esposizione offre, non solo ai collezionisti ma anche agli amanti dell’arte in
generale, l’opportunità di poter ripercorre i momenti più significativi della storia
dell’arte dagli inizi del XX secolo ad oggi, attraverso i capolavori di alcuni dei suoi
principali protagonisti. Tornabuoni Arte è una galleria aperta a tutti che, grazie al suo
fondatore Roberto Casamonti, si distingue per un attento spirito di ricerca. L’Antologia
2023, proprio in quest’ottica, è affiancata da una pubblicazione, corredata da un ricco
apparato fotografico, che approfondisce alcune tematiche di questa straordinaria
raccolta. Il volume è introdotto dalla storica dell’arte Sonia Zampini, che firma il saggio
dal titolo L’arte nel divenire della storia. Come sottolinea la Dott.ssa Zampini nel suo
testo, il fil rouge che sottende a questa mostra è il legame profondo tra la Storia
dell’Arte e la Storia, l’evoluzione dei linguaggi, “con il succedersi di condizioni sociali,
culturali, ideali ma anche con storie intime, personali” che danno vita a un ampio
affresco pittorico dai “molteplici intrecci narrativi”.
Dipinti che pongono l’attenzione verso la rappresentazione del paesaggio, come
Paysage che Pierre Auguste Renoir ha realizzato nel 1913, oppure uno straordinario
Impressioni di paesaggio, di qualche anno prima, del 1908, di Umberto Boccioni, un
soggetto en plein air, dall’atmosfera luminosa e satura di colori. Questo tema ritorna
in un nucleo degli anni Trenta, a cominciare dalla Casa dell’oblio, dove Galileo Chini
nel 1933 raffigura, con un velo di malinconia, la casa versiliese di Eleonora Duse, nella
quale l’attrice si era ritirata dopo la fine della sua storia d’amore con Gabriele
D’Annunzio. Un particolare curioso distingue questo quadro: sul retro Chini annota
parole, allude al dramma dell’amore finito, evoca nomi senza citarli, ed infine disegna
una planimetria di strade dove colloca la propria abitazione e quelle dei pittori Viani,
Chini e Nomellini. Anche in Paese (Paesaggio con albero), del 1935, un altro dei
maestri toscani, Ottone Rosai, presente in questa antologica con più opere, mette in
relazione la natura, l’albero nello specifico, con elementi come le case, con la solida
essenzialità che lo contraddistingue. Uno sguardo sugli interni, sulla narrazione
domestica, viene interpretato in modo assai diverso da Plinio Nomellini e Alberto
Savinio, rispettivamente in Interno con natura morta, 1938, e Les Prisonniers, IIème
version, 1931. Tra i massimi esponenti del Futurismo, abbiamo anche Giacomo Balla
con due opere, firmate FUTUR BALLA, di cui segnaliamo Balfiore, 1925 circa.
Chiudiamo questa sezione con autori che testimoniano il passaggio dal secondo
dopoguerra fino ai giorni nostri. Non possiamo non soffermarci su una gouache
Liberté, J’écris ton nom, 1953, a proposito di legame con la Storia, dove Léger si ispira
alla poesia Liberté di Paul Élaurad, un canto alla libertà stampato nel 1942 e lanciato
in migliaia di copie sulla Francia occupata dai nazisti. Così anche la gouache di Pablo
Picasso, Etude pour Taureau del 1957, ha una valenza politica, simbolo della Spagna,
della sua resistenza culturale.
A segnare questo momento di transizione storico, troviamo, tra gli altri, Felice
Casorati, Leoncillo, Osvaldo Licini, Marino Marini e Salvatore Scarpitta. Del 1961 è la
Natura morta di Morandi. Mai artista, prima di lui, come sottolineava Cesare Brandi,
aveva parlato con tale intensità attraverso l’evocazione di oggetti inanimati, con
squisite ricerche cromatiche e audaci soluzioni spaziali.
Ma molti altri sono gli artisti in mostra: Carla Accardi, Antonio Bueno, Alberto Burri,
Enrico Castellani, Sandro Chia, Jean-Michel Folon, Hans Hartung, Emilio Isgrò, Mimmo
Paladino, Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Uncini, Victor Vasarely, Gilberto Zorio, solo
per nominarne alcuni.
Info:
Tornabuoni Arte
Milano, Via Fatebenefratelli 34/ 36
orari apertura mostra: lunedì 15.00-19.00; dal martedì al sabato: 10.00-13.00 / 15.00-19.00



