
(AGENPARL) – sab 03 dicembre 2022 Nota stampa
SAVINO (MEF), “AMIAMO DI PIÙ QUESTA ITALIA, COME CI HANNO INSEGNATO I NOSTRI NONNI”
Udine – “Non vi nascondo un po’ di emozione nel ricordare oggi, in occasione del Centenario della sua nascita, Mario Toros. Parlamentare, Sottosegretario di Stato, Ministro, ma per me – prima di tutto – un amico ed un punto di riferimento politico, negli anni in cui mi sono appassionata all’impegno politico ed istituzionale.
Ho avuto modo di conoscerlo, di frequentare la sua casa, di ascoltare le sue “lezioni”, che erano piene di saggezza e di esperienze di vita.
Ha sempre difeso le sue origini contadine e la sua formazione, passata anche per l’Azione Cattolica e le ACLI.
Dicevano che «era capace di parlare agli operai in modo tale che lo capissero e lo seguissero; cosa che altri, più raffinati, oratori non sapevano fare».
È vero sapeva parlare agli operai, ma non solo agli operai. Sapeva farsi ascoltare dai “grandi” della politica.
È sempre stato dalla parte dei lavoratori e dei più deboli, negli anni del sindacato prima e dell’impegno parlamentare poi, ha saputo rappresentare al meglio le istanze del nostro territorio.
Lo ha fatto con tenacia, sempre, anche e soprattutto durante i suoi incarichi da Sottosegretario nei Governi di Rumor, Colombo e Andreotti e poi di Ministro in quellipresieduti da Rumor e Moro, proprio perché la sua passione politica – che non aveva mai nascosto – veniva da lontano.
Lui amava dire di “avere la politica nel sangue”, tanto da iniziare la sua militanza tra i banchi del Consiglio Comunale a Tavagnacco.
Da tutti gli è stato riconosciuto il grande impegno per fare fronte alla tragedia del terremoto del Friuli.
La sua attività fu determinante nel contribuire al processo di ricostruzione, e sviluppo, come lui stesso amava ricordare, che divenne un esempio di capacità e laboriosità in tutto il mondo.
Ricordo il racconto che Mario Toros fece del suo incontro con Aldo Moro, a Palazzo Chigi, alle 8 del mattino, di un giorno in cui il Governo si apprestava a varare un Decreto per la “ricostruzione e lo sviluppo” del Friuli Venezia Giulia.
Fu la parola “sviluppo”, sottolineava spesso, a consentire agli amministratori regionali e locali di non limitarsi alla ricostruzione, ma ad avviare le pratiche per la costituzione dell’Università, dell’autostrada e di tante altre opere.
Viene da pensare. Oggi ancora di più, anche alla luce delle grandi tragedie che hanno colpito, tra terremoto e dissesto idrogeologico, il nostro Paese.
“Amate questa Italia – disse alla Fao, nel palazzo dell’Onu, per conto del governo italiano, mentre presiedeva la prima Conferenza mondiale degli italiani nel mondo – credete in questa giovane democrazia dove è possibile che un operaio diventi ministro del lavoro!”.
Ecco, amiamo un po’ di più questa Italia. Come ci hanno insegnato i nostri nonni, come ci ha insegnato Mario”.
Lo ha detto, intervenendo alla commemorazione per il centenario della nascita di Mario Toros, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino.